Ancelle dei poveri di Jeanne Delanoue

Le ancelle dei poveri di Jeanne Delanoue (in francese Servantes des Pauvres de Jeanne Delanoue) sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio.[1]

Storia modifica

 
Giovanna della Croce Delanoue, fondatrice della congregazione

La congregazione, originariamente nota come le Suore di Sant'Anna della Provvidenza, venne fondata a Saumur da Jeanne Delanoue (1666-1736). Dopo aver abbandonato il commercio, Jeanne iniziò a dedicarsi al servizio dei poveri, e nel 1703 le prime compagne si unirono a lei. Il 26 luglio 1704, la comunità si costituì in congregazione religiosa[2], e le sue regole vennero approvate da Michel Poncet de La Rivière, vescovo di Angers, il 28 settembre 1709.[3]

Le suore di Sant'Anna della Provvidenza vennero approvate civilmente da Napoleone I come congregazione ospedaliera il 4 dicembre 1810 e da Napoleone III come congregazione insegnante e ospedaliera il 9 dicembre 1854: quest'ultimo riconoscimento permise alle religiose, fino ad allora in numero esiguo, una rapida espansione.[3]

L'istituto ha assunto l'attuale denominazione il 3 dicembre 1964 e ha ottenuto il pontificio decreto di lode il 7 novembre 1968.[3]

La fondatrice (in religione Giovanna della Croce), beatificata nel 1947, è stata proclamata santa da papa Giovanni Paolo II il 31 ottobre 1982.[4]

Attività e diffusione modifica

Le ancelle dei poveri si dedicano all'istruzione, alla catechesi e a opere di assistenza sociale e sanitaria.

Oltre che in Francia, sono presenti in Indonesia, Madagascar e Mali:[5] la sede generalizia è a Saint-Hilaire-Saint-Florent (presso Saumur, nei Paesi della Loira).[1]

Al 31 dicembre 2005 l'istituto contava 364 religiose in 60 case.[1]

Note modifica

  1. ^ a b c Ann. Pont. 2007, p. 1661.
  2. ^ Histoire [collegamento interrotto], su jeanne.delanoue.free.fr. URL consultato il 21-7-2009.
  3. ^ a b c DIP, vol. I (1974), coll. 591-592, voce a cura di G. Rocca.
  4. ^ Tabella riassuntiva delle canonizzazioni avvenute nel corso del pontificato di Giovanni Paolo II, su vatican.va. URL consultato il 21-7-2009.
  5. ^ Actualités des Soeurs de Jeanne Delanoue, su catholique-angers.cef.fr. URL consultato il 21-7-2009 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2008).

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN168339106 · ISNI (EN0000 0001 2203 2079 · LCCN (ENn87132429 · WorldCat Identities (ENlccn-n87132429
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