Entemena

sovrano sumero

Entemena, o Enmetena (𒂗𒋼𒈨𒈾, EN-TE-ME-NA) (... – ...; fl. XXV-XXIV secolo a.C.), fu il quinto re della prima dinastia di Lagash, ed era figlio di En-anna-tum I. Il suo regno durò 29 anni. Il suo nume tutelare era il dio Šul-utula, patrono di tutti i sovrani della sua dinastia..

Entemena
Lagash di Sumer
In carica2405 a.C. –
2375 a.C.
PredecessoreEn-anna-tum I
SuccessoreEnannatum II
Morte2375 a.C.
Dinastiadi Lagash
PadreEn-anna-tum I
Statua acefala di Entemena indossante il kaunakes, Museo nazionale iracheno, Baghdad.

Biografia modifica

Il suo nome è legato ad una fase del secolare conflitto che Lagash sostenne contro la città di Umma, inizialmente legato al controllo ed allo sfruttamento di un fertile territorio chiamato gu-edinna, presso la città santa di Girsu, città che faceva parte del territorio sotto il controllo di Lagash. In seguito lo scontro divenne un vero e proprio conflitto regionale con il coinvolgimento di varie potenti città come Uruk, Mari e Kish[1].

 
Rappresentazione della dea Nisaba in cui è citato il nome di Entemena, Pergamon Museum di Berlino, Germania.

In principio si tentò di risolvere la contesa sottoponendola al giudizio dell'autorità del re di Kish, Mesilim, che si pronunciò a favore di Lagash, ma dopo poco il conflitto si riaccese perché Umma contestò il giudizio[1] ed invase la gu-edinna. Entemena sconfisse Il, re di Umma, anche grazie all'alleanza con Lugal-kinishe-dudu di Uruk, successore di Enshakushanna, che compare nella Lista reale sumerica.

Al regno di Entemena risalgono numerosi manufatti fra cui alcune pietre di fondazione (pietre inserite nelle fondamenta di edificio, in genere un tempio, quando veniva costruito o ristrutturato, con iscrizioni che glorificavano il re che aveva avviato i lavori)[2]. Grazie a queste iscrizioni, abbiamo una approfondita descrizione del conflitto fra Lagash ed Umma, che ne consente una ricostruzione, solo parziale però, perché non abbiamo documenti con la versione di Umma[1].

 
Mappa della bassa Mesopotamia con indicato il terreno della Guedenna, vicino a Girsu

Durante il suo regno, Entemena, oltre a stimolare una intensa attività edilizia, si impegnò anche in operazioni militari, confermando la supremazia di Lagash sulla Mesopotamia, sconfiggendo gli eserciti di varie città vicine come quello del Lugal-kinishe-dudu di Uruk, che poi siglò un'alleanza con Lagash, contro Il, re di Umma, che fu a sua volta sconfitto[2]. Secondo quanto riportano le sue iscrizioni, egli avrebbe così "ristabilito la libertà"[3] non solo in Lagash, ma anche ad Uruk, Larsa e Bad-tibira[1][2].

Territorio modifica

Entemena di Lagash controllava le città della Mesopotamia meridionale, da Badtibira a Uruk.

«A quel tempo, Entemena costruì e ricostruì l'E-mush, il suo amato tempio, a Badtibira, per il dio Lugalemush, (e) liberò i cittadini di Uruk, Larsa e Badtibira.»

Trattato di alleanza modifica

Uno dei documenti più importanti in cui viene menzionato Entenema, è un cono di argilla trovato a Bad-tibira e che commemora l'alleanza che concluse con Lugal-Kinishe-Dudu di Uruk, la più antica menzione di un trattato di pace tra due re che conosciamo[5][6].

 
"Entemena Ensi Lagash-ki" (𒂗𒋼𒈨𒈾𒑐𒋼𒋛𒉢𒁓𒆷𒆠) Cono di fondazione di Entemena, re di Lagash, ritrovato nel tempio del dio di Bad-Tibira, Dumuzi, menzionante il trattato di pace fra Lagash ed Uruk. Questo testo è la più antica citazione conosciuta di un documento diplomatico (circa 2400 a.C.). British Museum.
(SUX)

«Dinanna-ra / Dlugal-e2-muš3-ra / en-mete-na / ensi2 / lagaški-ke4 / e2-muš3 e2 ki-ag2-ga2-ne-ne / mu-ne-du3 / KIBgunû mu-na-du11 / en-mete-na / lu2 e2-muš3 du3-a

D-ra-ni / dšul-utul12-am6 / u4-ba en-mete-na / ensi2 / lagaški / lugal-ki-ne2-eš2-du7-du7 / ensi2 / unuki-bi / nam-šeš e-ak»

(IT)

«Per Inanna / e Lugal-emuš / Enmetena / lugal / di Lagaš, / L'E-muš, il loro amato tempio, / costruì / ed ordinò (questi) coni d'argilla per loro. / Enmetena, / che costruì l'E-muš.

Il suo dio personale / è Šul-utul. / A quel tempo, Enmetena, / ensi / di Lagaš, / e Lugal-kineš-dudu, / lugal / di Uruk, / conclusero un patto di alleanza.»

Note modifica

  1. ^ a b c d Liverani.
  2. ^ a b c Lambert.
  3. ^ Formula che indicava la remissione dei debiti e, quindi, la libertà economica dei debitori
  4. ^ Maeda.
  5. ^ (EN) William Hayes, Chronology, Cambridge Ancient History, 1950, p. 51.
  6. ^ (EN) Deena Ragavan, Cuneiform Texts and Fragments in the Harvard Art Museum / Arthur M. Sackler Museum, Cuneiform Digital Library Journal, vol. 2010:1[collegamento interrotto], ISSN 1540-8779 (WC · ACNP).
  7. ^ (EN) Deena Ragavan,, Cuneiform Texts and Fragments in the Harvard Art Museum / Arthur M. Sackler Museum, Cuneiform Digital Library Journal, vol. 2010:1, ISSN 1540-8779 (WC · ACNP).

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