Giovanni Taulero

mistico e teologo tedesco

Giovanni Taulero, in tedesco Johannes Tauler, latinizzato Taulerus (Strasburgo, 1300 circa – Strasburgo, 15 giugno 1361), è stato un mistico, teologo e religioso tedesco.

Statua sulla Chiesa protestante di Saint-Pierre-le-Jeune di Strasburgo (Francia).

Biografia modifica

Proveniva da una famiglia benestante del patriziato di Strasburgo il padre Nicola era stato "Ratsherr" (Consigliere) della città. Entrò nei Domenicani intorno al 1318. Studiò anche a Colonia, dove avrebbe ascoltato maestro Eckhart (che egli chiama amabile e grande[1]) del quale divenne discepolo.

Ebbe il compito di predicare e fare da maestro spirituale in vari monasteri femminili domenicani, tra i quali quelli di Strasburgo, Spira, Worms, Magonza, Coblenza, Bonn, Colonia, e Medingen. Lo scontro fra il papa Giovanni XXII (1316-1334) e l'imperatore Ludovico il Bavaro, che portò all'interdetto sulla città di Strasburgo, costrinse Taulero, come quasi tutti i domenicani che avevano obbedito al papa, ad abbandonare la città nel 1338 e a trasferirsi a Basilea, dove si legò a Enrico di Nördlingen, Margherita e Cristina Ebner, formando e unendosi al movimento degli Amici di Dio[2].

La mistica di Taulero è fondata sul pensiero di Eckhart, ma ha un carattere più pratico ed etico, e meno speculativo. Egli postula una totale sottomissione alla volontà di Dio in tutte le dimensioni della propria esistenza. Per raggiungere un tale stato di disponibilità l'uomo deve offrirsi a Dio in pura passività, rinunziando alle facoltà personali. «Solo un uomo semplice, che si è abbandonato a Dio ed è umile, sperimenta e sente questa unione con Dio nel suo fondo interiore»[3]. Questa concezione intimistica che l'uomo deve instaurare con Dio venne infatti fatta propria da Taulero grazie all'influsso agostiniano e neoplatonico che la lettura delle opere dello Pseudo-Dionigi ebbero su di lui[4]. Inoltre, pur riconoscendo l'essenza delle creature come equivalente a quella del Creatore, egli – a differenza di Eckhart –, ritiene che lo Spirito divino non si amalgami con quello degli esseri creati, bensì rimanga intatto, puro, e si ponga sempre a un gradino superiore rispetto a quello delle creature[5].

Il problema della recezione cattolica di Taulero è complicato da certi sospetti di pre-luteranesimo[6] «Ego plus in eo reperi theologiae solidae et sincerae quam in universis omnium universitatum scholasticis doctoribus repertum est, aut reperiri possit in suis sententiis» afferma Lutero e aggiunge: «nessuno dei teologi del passato, ad eccezione di Paolo e Agostino, ha parlato così bene come Taulero»[7]. All'apprezzamento di Lutero si deve anche l'interruzione della causa di santificazione di Taulero. Fu Lutero, artefice principale della lingua tedesca moderna, a modificare la grafia del cognome da Thauler a Tauler; l'acca è ancora presente nel ramo italiano della famiglia, distaccatosi alla fine del ‘400[8][9]. Morì nel monastero femminile domenicano di S. Nicola in Undis, nelle braccia della sorella suora domenicana, a Strasburgo, dove fu sepolto nel 1361.[10].

 
Sermoni di Johannes Tauler

Molte opere a lui attribuite sono dubbie, o non autentiche. Certamente suoi furono i Sermoni, la cui prima edizione apparve a Lipsia nel 1498 ed includeva 84 sermoni; una seconda edizione del 1521 ne includeva altri 42; un'edizione critica del 1910 ne contava in tutto solo 81.

I suoi scritti furono messi all'Indice nel 1578, ma furono ampiamente riabilitati da Santa Teresa d'Avila e San Giovanni della Croce.

Note modifica

  1. ^ vedi: http://www.domenicani.net/page.php?id_cat=3&id_sottocat1=95&id_sottocat2=98&id_sottocat3=0&titolo=Giovanni%20Taulero
  2. ^ Preger, Wilhelm, "Tauler, Johann", in Allgemeine Deutsche Biographie 37 (1894), pp. 453-465, Onlinefassung
  3. ^ L. Gnädinger, Giovanni Taulero. Ambiente di vita e dottrina mistica, Torino, 1997, p. 70, ISBN 88-315-1351-6.
  4. ^ Johannes Tauler, su Enciclopedia on line Treccani.
  5. ^ Nicola Abbagnano, Storia della filosofia, Torino, UTET, 1993, capitolo XIV, § 331, p. 697, ISBN 978-88-418-9808-6.
  6. ^ G. Taulero, I sermoni, introduzione e note di Marco Vannini; traduzione di Franca Belski, Roma, 1997
  7. ^ M. Luther, V. Vinay, Scritti religiosi, Torino 1967
  8. ^ N. Palma, Storia ecclesiastica e civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli detta dagli antichi Praetutium, ne' bassi tempi Aprutium, oggi città di Teramo e diocesi aprutina, scritta dal dottor Niccola Palma, Teramo, 1832-1836
  9. ^ Enrico Di Carlo [a cura di], Gente d'Abruzzo. Dizionario biografico, Castelli (Te) 2006
  10. ^ (EN) Fr. John Burke, O.P. History and Theology of Preaching November 3, 1994 Archiviato il 23 settembre 2015 in Internet Archive.

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Collegamenti esterni modifica

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