Worms
Worms (AFI: /ˈvɔrms/[2], in tedesco standard /vɔɐ̯ms/; in tedesco palatino Woʳms, in italiano storico Vormazia[3], derivato dal latino Vormatia), è una città extracircondariale di 83 850 abitanti della Renania-Palatinato, in Germania, situata a 58 km S-SO da Francoforte sul Meno, sulla sponda occidentale del Reno; fa parte della regione metropolitana Reno-Neckar.
Worms Città extracircondariale | |
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Veduta dal fiume Reno | |
Localizzazione | |
Stato | Germania |
Land | Renania-Palatinato |
Distretto | Non presente |
Circondario | Non presente |
Amministrazione | |
Sindaco | Adolf Kessel (CDU) |
Territorio | |
Coordinate | 49°37′55″N 8°21′55″E |
Altitudine | 101 m s.l.m. |
Superficie | 108,73 km² |
Abitanti | 83 850[1] (31-12-2021) |
Densità | 771,18 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 67547, 67549, 67550 e 67551 |
Prefisso | 06241, 06242, 06246 e 06247 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice Destatis | 07 3 19 000 |
Targa | WO |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Caratteristiche
modificaVivace centro commerciale e manifatturiero (settori alimentare, conciario, della birra, tessile e chimico), possiede un duomo romanico (Cattedrale di Worms, sec. XII-XIII, le chiese di S. Paolo, S. Andrea, S. Martino, tutte del XIII secolo, e la Liebfrauenkirche del XV secolo, oltre al museo di Belle Arti.
Già centro celtico (Borbetomagus), fu occupata (I secolo a.C.) dai Vangioni da cui prese il nome (Oppidum Vangionum). Fu quindi civitas romana, centro del regno dei Burgundi e degli Alemanni. Fu importante sede vescovile specialmente nel X e XI secolo. Fu sede di trattati, diete e colloqui religiosi, dando il nome a una dieta di principi e a un concordato (vedi sotto). Nel 1519 divenne città libera per concessione dell'imperatore. Inoltre in quel secolo Worms passò al protestantesimo e ospitò diverse conferenze su temi religiosi.
Storia
modificaCittà dei Nibelunghi
modificaWorms è considerata la "città dei Nibelunghi". La maggior parte degli episodi medievali riguardanti i Nibelunghi sono ambientati a Worms e nei suoi dintorni e con l'apertura del museo dei Nibelunghi nel 2001 tornano a rivivere personaggi come Hagen, Sigfrido, Crimilde, Brunilde, Gunther. I Nibelungenfestspiele, messi in scena da Dieter Wedel, sono rappresentati da attori del calibro di Mario Adorf.
Worms è stata anche un sito ebraico sin dall'XI secolo e vanta il cimitero ebraico più antico d'Europa e una Sinagoga romanica del 1034.
La lotta per le investiture
modificaLa città di Worms dà il nome al concordato stretto nel 1122 fra l'imperatore Enrico V di Franconia e papa Callisto II. Con tale atto i due contraenti si impegnavano a rispettare i limiti delle proprie competenze nell'investitura dei vescovi-conti: la Chiesa aveva il diritto di nominare i vescovi, mentre l'imperatore conservava la prerogativa di conferire loro i poteri politici e civili.
Il concordato di Worms segna una tappa importante nella strada che porta alla soluzione della secolare lotta per le investiture fra Impero e Papato. La figura dei vescovi-conti era stata istituita dall'imperatore Ottone I di Sassonia (936-973) per creare una classe di funzionari statali fedeli al potere centrale, in antagonismo ai feudatari laici. Il vantaggio per l'imperatore era che il vescovo-conte dopo la morte non lasciava eredi legittimi e pertanto il feudo ritornava nelle mani dell'imperatore.
Protestantesimo
modificaA Worms si riunì anche una dieta di principi tedeschi nel 1521. Durante tale riunione l'imperatore Carlo V d'Asburgo bandì Martin Lutero dall'Impero e ne proscrisse le dottrine. Tuttavia Lutero fu ospitato da Federico il Saggio, elettore di Sassonia, nel suo castello di Wartburg, dove poté in tutta tranquillità redigere la sua traduzione delle Sacre Scritture in lingua tedesca. Intanto molte città tedesche rifiutarono di dare applicazione ai deliberati imperiali di Worms e il Luteranesimo si diffuse nei Paesi di lingua tedesca e nei Paesi Bassi: eruppero così nella società germanica le spinte radicali implicite nel messaggio della Riforma.
Storia moderna
modificaIl 13 settembre 1743 fu concluso a Worms un trattato che suggellava l'alleanza antifrancese dei Savoia con Maria Teresa d'Austria e l'Inghilterra nella guerra di successione austriaca.
Con l'occupazione francese di fine Settecento Worms perse il suo status di città libera dell'Impero, dopo il congresso di Vienna la città fu annessa dal granducato d'Assia.
Durante la seconda guerra mondiale il centro storico medioevale fu completamente raso al suolo ad eccezione della grande cattedrale romanica.
Monumenti e luoghi d'interesse
modifica- Duomo di Worms: rappresenta uno dei migliori esempi dell'architettura romanica in Germania e il capolavoro dell'architettura renana. Venne eretto a partire dal 1171 fino a tutto il XIII secolo.
- Andreaskirche, la Chiesa di Sant'Andrea è un edificio romanico eretto insieme alla sua abbazia nel 1020.
- Martinskirche, la Chiesa di San Martino venne eretta in stile romanico-renano nel 1245.
- Stadtmauer, le mura medievali della città
- Museo dei Nibelunghi
- Casa Rashi, museo ebraico
Amministrazione
modificaGemellaggi
modifica- Parma, dal 1984
Galleria d'immagini
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Il Duomo
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Le mura cittadine.
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Wasserturm
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Nibelungenmuseum
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Worms Heylshofgarten
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Nibelungenbrücke
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Martinskirche
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Cimitero ebraico
Note
modifica- ^ Ente statistico Rheinland-Pfalz - Popolazione dei comuni
- ^ Luciano Canepari, Worms, in Il DiPI: dizionario di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, 1999, ISBN 88-08-09344-1.
Da evitare la pronuncia [ˈwɔrms]. - ^ Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "Vormazia", in Dizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2010, ISBN 978-88-397-1478-7.
Bibliografia
modifica- A. Desideri, Storia e storiografia, 1988, vol. I.
- Enciclopedia multimediale di Gente, 2000.
- Enciclopedia geografica De Agostini "Compact", 1989
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Worms
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Worms
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su worms.de.
- Worms, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Hans Mohle, Karl Jordan, Raffaello Morghen, Carlo Antoni, Elio Migliorini, WORMS, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1937.
- WORMS, in Enciclopedia Italiana, II Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1949.
- Worms, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- (EN) Worms, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (DE) Sito dell'università di Worms., su fh-worms.de.
- (DE) Sito che parla delle origini del luteranesimo e Worms., su luther.de.
- (DE) Sito dei Vigili del Fuoco di Worms., su feuerwehrworms.de. URL consultato il 30 giugno 2008 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2008).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 158197473 · ISNI (EN) 0000 0001 1092 7908 · SBN TO0L003743 · BAV 497/23552 · LCCN (EN) n79074239 · GND (DE) 4066942-7 · BNE (ES) XX5425147 (data) · BNF (FR) cb15286242s (data) · J9U (EN, HE) 987007564343605171 |
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