Landru

film del 1963 diretto da Claude Chabrol
Disambiguazione – Se stai cercando Henri Désiré Landru, assassino seriale francese, vedi Henri Landru.

Landru è un film del 1963 diretto da Claude Chabrol, basato sulla storia vera dell'assassino seriale Henri Landru, interpretato da Charles Denner.

Landru
Charles Denner in una scena del film
Titolo originaleLandru
Lingua originalefrancese
Paese di produzioneFrancia, Italia
Anno1963
Durata115 min
Rapporto1,66:1
Generebiografico, drammatico
RegiaClaude Chabrol
SceneggiaturaFrançoise Sagan
ProduttoreCarlo Ponti, Georges de Beauregard
Casa di produzioneCompagnia Cinematografica Champion, Rome Paris Films
Distribuzione in italianoInterfilm
FotografiaJean Rabier
MontaggioJacques Gaillard
MusichePierre Jansen
ScenografiaJacques Saulnier
CostumiMaurice Albray
TruccoLouis Bonnemaison
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Alla stessa celebre vicenda di cronaca nera era già stato ispirato Monsieur Verdoux (1947) di Charlie Chaplin.

Trama modifica

Durante la prima guerra mondiale, monsieur Landru trova un modo originale per mantenere la propria famiglia: attira con annunci matrimoniali donne sole dotate di un discreto patrimonio, le conduce nella sua villetta di campagna e, non appena riesce a farsi nominare loro erede, le uccide e le brucia nella stufa a legna, finché un giorno viene riconosciuto dalla sorella di una delle vittime ed imprigionato. Il suo processo coincide con la firma dei trattati di pace e il primo ministro francese Georges Clemenceau fa in modo che le notizie sul "mostro" abbiano il massimo rilievo sulla stampa, in modo da distogliere l'attenzione dalla sofferta conferenza di pace.

Produzione modifica

Cast modifica

Il cast presenta la partecipazione amichevole[1] dello scrittore Raymond Queneau nel ruolo di Georges Clemenceau e del regista Jean-Pierre Melville nel ruolo di Georges Mandel.

Accoglienza modifica

Critica modifica

Il Dizionario Morandini definisce il film «elegante, capzioso e prezioso [...] sotto il segno di un macabro umorismo».[2]

Note modifica

  1. ^ Espressione utilizzata nei titoli di testa del film.
  2. ^ Il Morandini - Dizionario dei Film 2000. Bologna, Zanichelli editore, 1999. ISBN 8808021890 p. 694

Collegamenti esterni modifica

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