Natura morta con custodia di sax. Storie di jazz

Natura morta con custodia di sax. Storie di jazz è un libro di Geoff Dyer del 1991[1], pubblicato in Italia nel 1993 dalla Instar Libri.

Natura morta con custodia di sax
Storie di jazz
Titolo originaleBut Beautiful: A Book About Jazz
AutoreGeoff Dyer
1ª ed. originale1991
1ª ed. italiana1993
GenereSaggio
SottogenereMusica
Lingua originaleinglese

Si tratta di una delle opere più famose di Dyer, che ha vinto il Somerset Maugham Award nel 1992 e del quale il pianista Keith Jarrett disse:

«L'unico libro attorno al jazz che ho consigliato ai miei amici. Una piccola gemma contraddistinta anche dal fatto di essere "attorno" al jazz piuttosto che "sul" jazz. Se un grande assolo è definito dall'intensità con cui il suo materiale è percepito dall'autore, il libro di Dyer è un assolo.»

Titolo modifica

Il titolo originale But Beautiful, in italiano Però bello, fa riferimento allo standard omonimo, composto da Johnny Burke e Jimmy Van Heusen, che vanta moltissime registrazione da parti di famosissimi jazzisti. Il titolo italiano invece si riferisce alla famosa fotografia di Herman Leonard (Cappello e custodia del sax di Lester Young), riportata sulla copertina.

Trama modifica

È composto di sette storie, ognuna incentrata sulla biografia di un famoso personaggio della storia del jazz, intervallate dalla narrazione di un viaggio di trasferimento di Duke Ellington e del suo sassofonista Harry Carney. Corredato da una discografia di accompagnamento, a cura di Luciano Viotto, il libro cerca di comunicare un quadro di riferimento estetico ed esistenziale ove situare l'esperienza e la storia della musica jazz, l'autodistruzione e l'ispirazione che fanno da corona alla creatività. Il senso del libro è anche discusso nella postfazione, in sette parti, che è essenzialmente un saggio sul jazz scritto dall'autore.

Musicisti trattati modifica

Edizioni modifica

Note modifica

  1. ^ But Beautiful, Geoff Dyer, su jazzscript.co.uk (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2014).
  2. ^ But Beautiful, Geoff Dyer Archiviato l'8 agosto 2014 in Internet Archive.