Nazionale di pallamano femminile dell'Italia

Bandiera dell'Italia Italia
Uniformi di gara
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Sport Pallamano
Federazione FIGH
Confederazione IHF
Codice CIO ITA
Selezionatore Bandiera dell'Italia Giuseppe Tedesco
Campionato del mondo
Partecipazioni 1 (esordio: 2001)
Miglior risultato 16º posto nel 2001

La nazionale di pallamano femminile dell'Italia è la rappresentativa pallamanistica femminile dell'Italia ed è posta sotto l'egida della Federazione Italiana Giuoco Handball (FIGH). Rappresenta l'Italia nelle varie competizioni ufficiali o amichevoli riservate a squadre nazionali, la selezione maggiore è anche denominata Nazionale A. A livello internazionale vanta una sola partecipazione al campionato mondiale nell'edizione 2001, in qualità di rappresentativa della nazione ospitante, e conclusa al 16º posto. Non ha mai partecipato al campionato europeo né ai Giochi olimpici.

Stefanie Egger, atleta meranese della Nazionale italiana.[1]

Storia modifica

La nazionale femminile di pallamano dell'Italia ha partecipato per la prima volta alle qualificazioni al campionato mondiale nel 1975, venendo pesantemente sconfitta dalla Cecoslovacchia per 8-22 nell'andata disputata a Roma e per 3-36 nel ritorno disputato a Trnava[2]. Tra il 1977 e il 1992 ha partecipato in alcune edizioni ai preliminari per l'accesso al campionato mondiale B, torneo valido per la qualificazione al campionato mondiale, senza riuscire a qualificarsi ai turni principali. Negli stessi anni la nazionale italiana ottenne due risultati importanti ai Giochi del Mediterraneo. Nella prima edizione del 1979 nella quale venne disputato il torneo femminile di pallamano la nazionale conquistò il bronzo; mentre nell'edizione del 1987, disputata a Laodicea, la nazionale conquistò l'oro dopo aver sconfitto in finale la nazionale francese.

Nel corso degli anni novanta la nazionale italiana ha partecipato ai tornei di qualificazione per le fasi finali dei campionati mondiali e dei campionati europei, senza ottenere risultati di rilievo né avvicinarsi alla qualificazione alla fase finale. Il 2001 fu l'anno della prima partecipazione della nazionale italiana al campionato mondiale in qualità di rappresentativa della nazione ospitante. Sorteggiata nel gruppo D, giocatosi a Trento, assieme alle nazionali di Norvegia, Slovenia, Brasile, Tunisia e Uruguay, la nazionale italiana ottenne 2 vittorie (contro Tunisia e Uruguay) e 3 sconfitte, classificandosi al quarto posto e conquistando l'accesso alla fase a eliminazione diretta[3]. Negli ottavi di finale l'Italia ha affrontato la Russia, venendo sconfitta per 24-19 e venendo così eliminata dal torneo, concluso al sedicesimo posto finale[3].

Nel 2004 la nazionale italiana ha partecipato alla terza edizione dell'EHF Challenge Trophy Cup, trofeo organizzato dall'EHF per nazionali emergenti[4]. Dopo aver vinto agevolmente il girone A del primo turno, l'Italia ha battuto prima in semifinale Israele e poi in finale le Fær Øer, vincendo il trofeo da imbattuta[4]. Ad oggi, è l'unico trofeo di un certo rilievo vinto da una rappresentativa di tale sport in un torneo internazionale. Nel corso degli anni duemila e duemiladieci la nazionale italiana non ha ottenuto risultati di rilievo nel corso delle qualificazioni per i campionati mondiali ed europei, rimanendo lontana dalla possibilità di qualificazione alle fasi finali.

Palmarès modifica

Giochi del Mediterraneo modifica

EHF Challenge Trophy Cup modifica

Partecipazioni ai tornei internazionali modifica

Pallamaniste modifica

Rosa della nazionale italiana al campionato mondiale 2001[5]. Il selezionatore era lo spagnolo Francisco Sánchez[6].

Rosa modifica

Lista delle giocatrici convocate dalla selezionatrice Ljljana Ivaci per i play-off di qualificazione al campionato mondiale 2021 del 16 e 18 aprile 2021 contro l'Ungheria[7].

Nome Ruolo Anno di nascita Squadra
Monika Prünster PO 1984   Brixen Südtirol
Anja Rossignoli PO 1999   Ariosto Ferrara
Francesca Luchin PO 1991   Mestrino
Giada Babbo AS 1998   Brixen Südtirol
Silvia Basolu AS 2001   Nuoro
Beatrice Pugliara AS 2000   Oderzo
Carelle Djiogap AD 2000   Cellini Padova
Ilaria Dalla Costa TS 1995   PDO Salerno
Giovanna Lucarini TS 2001   Mestrino
Giulia Fabbo TS 2003   Metz
Laura Rotondo TS 1992   Rotweiss Thun
Giorgia Di Pietro TS 1994   Oderzo
Ramona Manojlovic TS 2002   Erice
Irene Fanton CE 1994   Le Havre
Irene Stefanelli CE 1998   Mestrino
Bianca Del Balzo PI 1996   Cassano Magnago
Angela Cappellaro PI 1995   Mestrino
Cyrielle Lauretti Matos PI 1997   PDO Salerno

Rose passate modifica

Angela Cesari, Giuliana Arduini, Elena Torboli, Cinzia Signoretti, Simona Maestri, Ingrid Mittelberger, Patrizia Bona, Tiziana Anzidei

'Dagmar Gitzl Adriana CorazziPaola FaddaStefania Zamagni

Giochi del Mediterraneo 1987

Maria Numa, Marwa Kuseta, Maria Didomenico, Laura Slavec, Mirjana Cecchini, Adriana Corazzi, Dagmar Gitzl, Maria Colombini, Greta Saporiti, Fulvia Carciotti, Elke Niederwieser, Marina Pellegatta - Allenatore: Leonello Attias

Note modifica

  1. ^ Si raduna anche la Nazionale femminile, su pallamanoitalia.it. URL consultato il 7 febbraio 2012.
  2. ^ (EN) Qualificazioni europee al campionato mondiale 1975, su todor66.com, 14 dicembre 2018. URL consultato il 21 marzo 2020.
  3. ^ a b (EN) Campionato mondiale 2001, su todor66.com. URL consultato il 21 marzo 2020.
  4. ^ a b (EN) EHF Challenge Trophy Cup 2004, su eurohandball.com. URL consultato il 21 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 21 marzo 2020).
  5. ^ (EN) Rose delle nazionali partecipanti al campionato mondiale 2001, su todor66.com. URL consultato il 21 marzo 2020.
  6. ^ Pallamano. L'atleta sassarese è stata richiamata a far parte della nazionale Gran ritorno di Luana Pistelli Con la Profili e la Muretto parteciperà ai mondiali, su ricerca.gelocal.it, 29 novembre 2001. URL consultato il 21 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 21 marzo 2020).
  7. ^ Qualificazioni Mondiali 2021: a Chieti l'Italia prepara i play-off contro l'Ungheria, su figh.it, 11 aprile 2021. URL consultato l'11 aprile 2021.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

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