La Vespa PX è uno scooter italiano prodotto dalla Piaggio di Pontedera dal 1977 al 2017.

Piaggio Vespa PX
CostruttoreBandiera dell'Italia Piaggio
TipoScooter
Produzionedal 1977 al 2017
Stessa famigliaP 125 X, P 150 X, P 200 E,
PX 125 E, PX 150 E, PX 200 E,
Piaggio Cosa
Modelli similiBajaj Chetak
LML Star
Serveta Lambretta
NoteProduzione interrotta dal 1988 al 1994 e dal 2007 al 2010

Nel 2013 il modello ha superato i 3 milioni di esemplari venduti.[1]

Storia modifica

La Vespa PX è il modello di maggior successo della serie Piaggio Vespa. Alla sua presentazione al Salone di Milano del 1977, la nuova vespa fu battezzata come Nuova Linea.[2]

A Milano il 10 ottobre 1977 la PX venne presentata al pubblico con una versione "gigante" pesante 700 kg, con a bordo alcune ragazze vestite con tuta da meccanico. La P125X fu l'apripista del nuovo telaio che vantava novità tecniche di rilievo come la nuova sospensione anteriore anti-affondamento, che garantiva una maggiore stabilità in frenata e la nuova sospensione posteriore con escursione maggiorata da 70 a 91 mm.

Venduta a 808.630 lire, l'ottavo di litro di casa Piaggio offriva freni a tamburo, motore monocilindrico con testa in alluminio, telaio a scocca portante in acciaio di 1,5 mm di spessore e una discreta autonomia grazie ai quasi 30 km con un litro di miscela al 2%. Gli indicatori di direzione, non obbligatori all'epoca, erano offerti come optional a costo di Lire 45.000.

Insieme al modello di 125 cm³, la casa di Pontedera presentò anche la P 200 E (che, nonostante il nome, faceva parte della stessa famiglia di scooter) che rappresentava il top di gamma in fatto di cilindrata ed era dotata di accensione elettronica Ducati. Pochi mesi più tardi, nel 1978, venne presentata al pubblico anche la P 150 X.

I tre modelli della PX mantennero queste caratteristiche fino al 1981 quando venne introdotta su tutta la gamma l'accensione elettronica già presente sulla 200. Le sigle dei modelli vennero di conseguenza modificati in PX125E, PX150E e (dal 1982) PX200E, dove la E indicava appunto "Elettronica". Il 1981 fu inoltre l'anno del lancio della PX80E, con motore da 79,77 cm³ (alesaggio 46 mm, corsa 48 mm) con potenza di 5 kW a 6000 giri/min, destinata esclusivamente all'esportazione concepita per le norme di limitazione di cilindrata vigenti in alcuni paesi d'Europa. Nel Gennaio 1982 nasce la prima serie Arcobaleno caratterizzata dalla stessa sigla dei precedenti modelli con l'aggiunta di una piccola banda a quattro colori sotto la sigla (azzurro, rosso, giallo e verde, appunto un arcobaleno). La Vespa PX Arcobaleno fu rivista in diversi particolari estetici e meccanici (la sella era di diverso disegno e più imbottita, la pedana centrale più ampia, non più di gomma ma in plastica grigio/nera, la strumentazione più grande di diverso disegno con inserito l'indicatore di livello carburante, il bordoscudo non più in alluminio corodal ma in plastica, il bauletto portaoggetti di forma diversa più ampio, il nuovo faro posteriore, la nuova griglia copriclacson, il freno anteriore con camma flottante autocentrante, la forcella anteriore di sezione grande, il paraschizzi posteriore di nuovo disegno interamente in plastica grigia. Nel 1983 con l'ufficializzazione ci fu la prima evoluzione significativa con l'aggiunta della batteria servizi (optional) e nel 1984 fu disponibile anche l'inedita versione "Elestart" con avviamento elettrico, con pulsante di avviamento motore [3].

Il 1985 vide il lancio della 125 T5 Pole Position[4], versione sportiva della gamma PX, il cui nome indica l'alimentazione a cinque travasi e il nome di un trofeo assegnato dalla Piaggio all'autore della pole position nei Gran Premi di Formula 1, il cui premio consisteva in una Vespa. Nelson Piquet, vincitore del trofeo nel 1984, ne ottenne nove e l'opportunità di firmare con il proprio nome una linea di accessori per lo scooter di Pontedera[5]. L'estetica era connotata dal faro rettangolare (anziché tondo) sormontato da un cupolino, dal posteriore a "coda tronca" e da uno spoiler anteriore; nuova e più completa la strumentazione, dotata anche di contagiri digitale. La meccanica fu ampiamente rivista rispetto alla 125 Arcobaleno: nuovo il gruppo termico, caratterizzato dal cilindro in alluminio cromato (prodotto da Gilardoni) anziché in ghisa come le altre PX, con diverse misure di alesaggio e corsa (da 52,5x57 mm a 55x52 mm) ed alettatura di testa e cilindro maggiorata, incrementato il rapporto di compressione a 11:1, carburatore da 24 mm, marmitta ad espansione, freni potenziati. Con tutte queste modifiche la potenza saliva a quasi 12 CV (contro i 7,75 della versione standard) e la velocità massima a 105 km/h (contro 97). Anche la T5 era disponibile con avviamento elettrico e miscelatore.

La Vespa PX rimase in listino per il mercato italiano fino al 1988 quando venne sostituita dalla Piaggio Cosa, continuando ad essere commercializzata all'estero.[6][7]

Ritornò sul mercato nazionale nel 1994, a seguito del mancato riscontro commerciale della Cosa, quando la Piaggio decise di riproporre la gamma PX Arcobaleno al completo aggiornandone la meccanica (ora con avviamento elettrico e miscelatore di serie) ma mantenendo una linea fedele all'originale. L'anno successivo, per celebrare il 50º anniversario della Vespa, fu lanciata la serie speciale Classic, contraddistinta dal colore giallo e dalla sella di color senape.

 
Particolarità del cruscotto e dei comandi della nuova Vespa PX

Un importante aggiornamento avvenne nel 1998, con l'introduzione del freno a disco anteriore (modello M09). L'anno seguente la PX si adeguò alle norme antinquinamento, adottando un catalizzatore a due vie (modello M18). Ciò impose l'eliminazione dalla gamma della cilindrata 200.

Nel 2000 in occasione del nuovo millennio venne prodotto un modello in serie limitata di 2000 pezzi PX Time 2000 con un colore azzurro argento sella di color azzurro bauletto in cuoio con logo piaggio a fuoco e specchietti cromati.

Nel 2001 la PX subì un restyling, in seguito al quale mutarono i fanali, la strumentazione, gli indicatori di direzione e la sella; ritornò inoltre sullo scudo il marchio Piaggio a "scudetto"[8], non più impiegato dal 1967[9].

La PX esce di produzione alla fine del 2007 con la serie Vespa P125X Ultima Serie che va dal telaio numero ZAPM0930200020001 fino al ZAPM0930200021000 e riportante una targhetta rivettata sulla parte superiore sinistra del bauletto, indicante anche il numero progressivo[10], ma già l'anno successivo il produttore indiano LML, approfittando della scadenza dei limiti temporali di validità dei brevetti sui disegni e dei brevetti sulle invenzioni industriali del longevo scooter, produce e vende in tutto il mondo un motociclo esteticamente identico, ma aggiornato ai nuovi requisiti antinquinamento Euro 3. Il successo di questo modello ha indotto Piaggio a rivedere la sua politica[11]; la PX è stata ripresentata al Salone di Milano nel 2010[12] ritornando poi a listino nel 2011.

Da gennaio 2017, anno in cui anche la concorrente LML chiude per insolvenza e di conseguenza la Star (concorrente diretta della Vespa) non viene più prodotta, la Piaggio sospende la produzione del PX per via dell'eccessivo costo nell'adeguamento alle nuove normative anti-inquinamento "Euro 4" e per l'obbligo di avere l'ABS, a fronte dei numeri di vendita sempre più ridotti[13].

Caratteristiche tecniche modifica

Caratteristiche tecniche - Piaggio Vespa P125X - 1977
 
Dimensioni e pesi
Ingombri (lungh.×largh.×alt.) 1760 × 695 × 1110 mm
Altezze Sella: 800 mm - Pedane: 225 mm
Interasse: 1235 mm Massa a vuoto: 98 kg Serbatoio: 8 l
Meccanica
Tipo motore: monocilindrico orizzontale a 2 tempi Raffreddamento: ad aria forzata
Cilindrata 123,4 cm³ (Alesaggio 52,5 × Corsa 57 mm)
Distribuzione: albero motore facente funzione di distributore rotante e tre travasi Alimentazione: carburatore Dell'Orto SI 20/20 D (Dell'Orto SI 24/24 E); miscela al 2% (miscelatore optional per la 200)
Potenza: 8 CV a 5.600 giri/min Coppia: Rapporto di compressione: 8,2:1
Frizione: multidisco Cambio: 4 marce in blocco con innesti a crociera scorrevole, comando a manopola
Accensione a volano magnetico
Trasmissione primaria a ingranaggi elicoidali; secondaria tramite gli ingranaggi del cambio
Avviamento a pedivella
Ciclistica
Telaio scocca portante in lamiera stampata
Sospensioni Anteriore: forcella monobraccio a levetta oscillante e ammortizzatore teleidraulico / Posteriore: motore oscillante e ammortizzatore teleidraulico a molla biconica
Freni Anteriore: a tamburo, diametro 125 mm / Posteriore: a tamburo, diametro 125 mm
Pneumatici anteriore e posteriore 3.50-10"
Prestazioni dichiarate
Velocità massima 93 km/h
Accelerazione 400 metri da fermo in 21 secondi s
Consumo medio: 27 km/l
Altro
Note velocità, accelerazione e consumo rilevati da Motociclismo
Fonte dei dati: Mario Colombo, Carlo Perelli, Riccardo Selicorni, "Storico" il passo avanti delle nuove Vespa, Motociclismo marzo 1978, pagg. 108-118
Caratteristiche tecniche - Piaggio Vespa PX125E 1983
 
Dimensioni e pesi
Ingombri (lungh.×largh.×alt.) 1760 × 695 × 1110 mm
Altezze Sella: 800 mm - Pedane: 225 mm
Interasse: 1235 mm Massa a vuoto: 98 kg Serbatoio: 8 l
Meccanica
Tipo motore: monocilindrico orizzontale a 2 tempi Raffreddamento: ad aria forzata
Cilindrata 123,4 cm³ (Alesaggio 52,5 × Corsa 57 mm)
Distribuzione: albero motore facente funzione di distributore rotante e tre travasi Alimentazione: carburatore Dell'Orto SI 20/20 D (Dell'Orto SI 24/24 E); miscela al 2% (miscelatore optional per la 200)
Potenza: 8 CV a 5.600 giri/min Coppia: Rapporto di compressione: 8,2:1
Frizione: multidisco Cambio: 4 marce in blocco con innesti a crociera scorrevole, comando a manopola
Accensione elettronica
Trasmissione primaria a ingranaggi elicoidali; secondaria tramite gli ingranaggi del cambio
Avviamento elettrico a pedivella
Ciclistica
Telaio scocca portante in lamiera stampata
Sospensioni Anteriore: forcella monobraccio a levetta oscillante e ammortizzatore teleidraulico / Posteriore: motore oscillante e ammortizzatore teleidraulico a molla biconica
Freni Anteriore: a tamburo, diametro 125 mm / Posteriore: a tamburo, diametro 125 mm
Pneumatici anteriore e posteriore 3.50-10"
Prestazioni dichiarate
Velocità massima 93 km/h
Accelerazione 400 metri da fermo in 21 secondi s
Consumo medio: 27 km/l
Altro
Note velocità, accelerazione e consumo rilevati da Motociclismo
Fonte dei dati: Mario Colombo, Carlo Perelli, Riccardo Selicorni, "Storico" il passo avanti delle nuove Vespa, Motociclismo marzo 1978, pagg. 108-118
Caratteristiche tecniche - Piaggio Vespa P 125 T5 - 1985
Dimensioni e pesi
Ingombri (lungh.×largh.×alt.) 1820 × 700 × 1170 mm
Altezze Sella: 770 mm - Minima da terra: 100 mm - Pedane: 225 mm
Interasse: 1250 mm Massa a vuoto: 105 kg Serbatoio: 8 l (2 l riserva)
Meccanica
Tipo motore: monocilindrico orizzontale a 2 tempi Raffreddamento: ad aria forzata
Cilindrata 123,5 cm³ (Alesaggio 55 × Corsa 52 mm)
Distribuzione: albero motore facente funzione di distributore rotante e cinque travasi Alimentazione: un carburatore Dell'Orto SI 24/24 E; miscela al 2% (miscelatore optional)
Potenza: 11.95 CV a 6.500 giri/min Coppia: 1.34 kgm a 6.250 giri/min Rapporto di compressione: 11,3:1
Frizione: multidisco Cambio: 4 marce in blocco con innesti a crociera scorrevole, comando a manopola
Accensione elettronica
Trasmissione primaria a ingranaggi elicoidali; secondaria tramite gli ingranaggi del cambio
Avviamento a pedale (elettrico optional)
Ciclistica
Telaio scocca portante in lamiera stampata
Sospensioni Anteriore: forcella monobraccio a levetta oscillante e ammortizzatore teleidraulico / Posteriore: motore oscillante e ammortizzatore teleidraulico a molla biconica
Freni Anteriore: a tamburo a camma flottante, diametro 125 mm / Posteriore: a tamburo, diametro 125 mm
Pneumatici anteriore e posteriore 3.50-10"
Prestazioni dichiarate
Velocità massima 106,450 km/h
Accelerazione 400 metri da fermo in 20,164 s
Consumo medio: 20,9 km/l
Altro
Note velocità, accelerazione e consumo rilevati da Motociclismo
Fonte dei dati: Motociclismo
Caratteristiche tecniche - Piaggio Vespa P200E - 1978
 
Dimensioni e pesi
Ingombri (lungh.×largh.×alt.) 1760 × 695 × 1110 mm
Altezze Sella: 800 mm - Pedane: 225 mm
Interasse: 1235 mm Massa a vuoto: 102 kg Serbatoio: 8 l
Meccanica
Tipo motore: monocilindrico orizzontale a 2 tempi Raffreddamento: ad aria forzata
Cilindrata 197,97 cm³ (Alesaggio 66,5 × Corsa 57 mm)
Distribuzione: albero motore facente funzione di distributore rotante e tre travasi Alimentazione: un carburatore Dell'Orto SI 20/20 D (Dell'Orto SI 24/24 E); miscela al 2% (miscelatore optional)
Potenza: 12,35 CV a 5.700 giri/min Coppia: Rapporto di compressione: 8,2:1
Frizione: multidisco Cambio: 4 marce in blocco con innesti a crociera scorrevole, comando a manopola
Accensione elettronica
Trasmissione primaria a ingranaggi elicoidali; secondaria tramite gli ingranaggi del cambio
Avviamento elettrico e a pedale
Ciclistica
Telaio scocca portante in lamiera stampata
Sospensioni Anteriore: forcella monobraccio a levetta oscillante e ammortizzatore teleidraulico / Posteriore: motore oscillante e ammortizzatore teleidraulico a molla biconica
Freni Anteriore: a tamburo, diametro 125 mm / Posteriore: a tamburo, diametro 125 mm
Pneumatici anteriore e posteriore 3.50-10"
Prestazioni dichiarate
Velocità massima 104 km/h
Accelerazione 400 metri da fermo in 19 secondi s
Consumo medio: 22 km/l
Altro
Note velocità, accelerazione e consumo rilevati da Motociclismo
Fonte dei dati: Mario Colombo, Carlo Perelli, Riccardo Selicorni, "Storico" il passo avanti delle nuove Vespa, Motociclismo marzo 1978, pagg. 108-118
Caratteristiche tecniche - Piaggio Vespa PX 125 - 2010
 
Dimensioni e pesi
Ingombri (lungh.×largh.×alt.) 1780 × 745 × ? mm
Altezze Sella: 805 mm
Interasse: 1250 mm Massa a vuoto: Serbatoio: 8 l
Meccanica
Tipo motore: monocilindrico orizzontale a 2 tempi Raffreddamento: ad aria forzata
Cilindrata 123,4 cm³ (Alesaggio 52,5 × Corsa 57 mm)
Distribuzione: [albero motore facente funzione di distributore rotante] Alimentazione: carburatore con miscelatore automatico di serie
Potenza: 6.5 cv (4.8 kW) / 6000 giri Coppia: 9.5 Nm a 4.250 rpm Rapporto di compressione:
Frizione: multidisco a secco Cambio: 4 marce con comando al manubrio
Accensione elettronica CDI
Trasmissione primaria a ingranaggi elicoidali; secondaria tramite gli ingranaggi del cambio
Avviamento elettrico e kick starter
Ciclistica
Telaio scocca in acciaio
Sospensioni Anteriore: forcella monobraccio a levetta oscillante e ammortizzatore teleidraulico / Posteriore: motore oscillante e ammortizzatore teleidraulico a molla biconica
Freni Anteriore: a disco da 200 mm / Posteriore: a tamburo da 150 mm
Pneumatici anteriore e posteriore 3.50-10"
Prestazioni dichiarate
Velocità massima 83 km/h
Consumo 40 km/l a velocità costante 45 km/h
Fonte dei dati: [14]
Caratteristiche tecniche - Piaggio Vespa PX 150 - 2010
Dimensioni e pesi
Ingombri (lungh.×largh.×alt.) 1780 × 745 × ? mm
Altezze Sella: 805 mm
Interasse: 1250 mm Massa a vuoto: Serbatoio: 8 l
Meccanica
Tipo motore: monocilindrico orizzontale a 2 tempi Raffreddamento: ad aria forzata
Cilindrata 150 cm³ (Alesaggio 57,8 × Corsa 57 mm)
Distribuzione: [albero motore facente funzione di distributore rotante] Alimentazione: carburatore con miscelatore automatico di serie
Potenza: 7.9 cv (5.8 kW) / 6000 giri Coppia: 11.2 Nm a 4.000 rpm Rapporto di compressione:
Frizione: multidisco a secco Cambio: 4 marce con comando al manubrio
Accensione elettronica CDI
Trasmissione primaria a ingranaggi elicoidali; secondaria tramite gli ingranaggi del cambio
Avviamento elettrico e kick starter
Ciclistica
Telaio scocca in acciaio
Sospensioni Anteriore: forcella monobraccio a levetta oscillante e ammortizzatore teleidraulico / Posteriore: motore oscillante e ammortizzatore teleidraulico a molla biconica
Freni Anteriore: a disco da 200 mm / Posteriore: a tamburo da 150 mm
Pneumatici anteriore e posteriore 3.50-10"
Prestazioni dichiarate
Velocità massima 86 km/h
Consumo 38 km/l a velocità costante di 45 km/h
Fonte dei dati: [14]

Note modifica

  1. ^ Vespa PX 150, su it.vespa.com, vespa.com. URL consultato il 9 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2015).
  2. ^ Dopo sei milioni di unità vendute lanciata una “nuova linea Vespa” (PDF), su archivio.unita.news, 14 ottobre 1977. URL consultato il 26 agosto 2021.
  3. ^ Pagina Vespa PX, su vespagt.it, http://www.vespagt.it. URL consultato il 31 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 27 giugno 2012).
  4. ^ Marco Riccardi, La storia infinita della Vespa continua con la scalpitante T5 125, Motociclismo agosto 1985, pag. 77.
  5. ^ Motociclismo agosto 1985, pag. 71.
  6. ^ LA PIAGGIO LANCIA LA NUOVA VESPA SI CHIAMA 'COSA', su ricerca.repubblica.it, 28 ottobre 1987. URL consultato il 2 settembre 2021.
  7. ^ DALLA VESPA ALLA COSA INTERESSE E NOSTALGIA, su ricerca.repubblica.it, 21 novembre 1987. URL consultato il 2 settembre 2021.
  8. ^ Leardi, Frisinghelli, Notari, op. cit., pag. 145.
  9. ^ Leardi, Frisinghelli, Notari, Vespa Tecnica 3 - 1965/1977, CLD S.r.l., Fornacette (PI), 2000, pag. 188.
  10. ^ L'ultima Vespa P125X, su dueruote.it, 11 ottobre 2007. URL consultato il 2 settembre 2021.
  11. ^ Piaggio torna a produrre la Vespa PX, su moto.it, 14 luglio 2010. URL consultato il 2 settembre 2021.
  12. ^ Vespa PX 125 e 150 2011, su motociclismo.it, http://www.motociclismo.it. URL consultato il 21 aprile 2011.
  13. ^ Addio Vespa PX, ha incollato tutti allo schermo
  14. ^ a b Brochure ufficiale Piaggio (PDF), su vespa.com. URL consultato il 12 settembre 2016.

Bibliografia modifica

  • Otto Grizzi, Massimo Clarke, La moto italiana, tutti i modelli dalle origini a oggi, con la collaborazione di Marco Masetti e Michele Verrini, Prato, Giunti Editore Spa, 2007, ISBN 978-88-09-04872-0.
  • Roberto Leardi, Luigi Frisinghelli; Giorgio Notari, Vespa Tecnica 5 - PX 1977/2002, Fornacette (PI), CLD S.r.l., 2002, ISBN 88-7399-093-2.

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