Specie italiane di Artemisia

lista di un progetto Wikimedia
Voce principale: Artemisia.

La voce elenca le specie spontanee della flora italiana del genere Artemisia.

Specie spontanee italiane modifica

Per meglio comprendere ed individuare le varie specie del genere (solamente per le specie spontanee della flora italiana) l'elenco che segue utilizza in parte il sistema delle chiavi analitiche (vengono cioè indicate solamente quelle caratteristiche utili a distingue una specie dall'altra)[1].

  • SEZIONE A: le foglie hanno una lamina grande e ben sviluppata, verde e glabra nella parte superiore, tomentosa in quella inferiore;
  • SEZIONE B: le foglie sono divise in lacinie sottili, sono glabre e verdi su entrambe le facce;
  • Gruppo 1A: le piante di questo gruppo sono perenni; le foglie sono indivise;
  • Artemisia dracunculus L. - Assenzio dragoncello: è una pianta stolonifera; i segmenti delle foglie superiori sono interi. L'altezza della pianta varia da 6 a 12 dm; il ciclo biologico è perenne; la forma biologica è camefita suffruticosa (Ch suffr); il tipo corologico è Sarmatico - Siberiano. Questa pianta sul territorio italiano in genere è sterile e viene indicata come “specie esotica coltivata”[3].
  • Gruppo 1B: le piante di questo gruppo sono annue; le foglie sono divise del tipo 2-3 pennatosette;
  • Gruppo 2A: i segmenti delle foglie del secondo ordine sono poco divisi (interi o con poche lacinie laterali); il colore dei fiori è rossastro;
  • Gruppo 2B: i segmenti delle foglie del secondo ordine sono visibilmente divisi (dentati o partiti); il colore dei fiori è biancastro;
  • SEZIONE C: le foglie sono divise in sottili lacinie, e sono tomentose o vischiose; quelle inferiori sono pennatosette con due diramazioni per lato; il picciolo alla base si allarga in due orecchiette;
  • Gruppo 2A: la dimensione dei capolini è minore di 3 mm con peduncoli di 1 – 2 mm; le lacinie delle foglie cauline sono larghe al massimo 1 mm;
  • Artemisia campestris L. subsp. variabilis (Ten.) Greuter - Assenzio napoletano: le foglie bratteali dei rami dell'infiorescenza sono lunghe da 6 a 15 mm. L'altezza della pianta varia da 6 a 15 dm; il ciclo biologico è perenne; la forma biologica è camefita fruticosa (Ch frut); il tipo corologico è Endemico. L'habitat tipico sono gli incolti aridi e sassosi.
  • Artemisia campestris L. subsp. campestris - Assenzio di campo: le foglie bratteali dei rami dell'infiorescenza sono sub-nulle. L'altezza della pianta varia da 2 a 6 dm; il ciclo biologico è perenne; la forma biologica è camefita suffruticosa (Ch suffr); il tipo corologico è Circumboreale. L'habitat tipico sono le zone aride; la distribuzione di questa pianta in Italia è discontinua (nord e sud) fino ad una altitudine di 2500 m s.l.m..
  • Gruppo 2B: la dimensione dei capolini è superiore ai 3 mm con peduncoli fino a 12 mm; le lacinie delle foglie cauline sono larghe 1 - 2 mm;
  • Gruppo 1B: le squame dell'involucro sono lanose;
  • Gruppo 3A: il diametro dei capolini varia da 1 a 2 mm;
  • Gruppo 4A: la dimensione delle squame maggiori dell'involucro (quelle interne) varia da 3,8 a 4,2 mm; la dimensione dei fiori supera i 4 mm;
  • Artemisia caerulescens L. subsp. caerulescens - Assenzio litorale: le foglie basali dei rami sterili sono intere o 1–2-pennatosette con segmenti finali larghi oltre 2 mm. L'altezza della pianta varia da 3 a 8 dm; il ciclo biologico è perenne; la forma biologica è camefita suffruticosa (Ch suffr); il tipo corologico è Euri-mediterraneo. L'habitat tipico sono gli ambienti salini dei litorali; la distribuzione di questa pianta in Italia (considerata rara) è soprattutto centrale.
  • Artemisia caerulescens L. subsp. cretacea (Fiori) Brilli-Catt. & Gubellini - Assenzio dei calanchi: le foglie basali dei rami sterili sono sempre 2-pennatosette con segmenti finali larghi al massimo 2 mm. L'altezza della pianta varia da 2 a 5 dm; il ciclo biologico è perenne; la forma biologica è camefita suffruticosa (Ch suffr); il tipo corologico è Endemico. L'habitat tipico sono i calanchi su strati argillosi; si trova al centro dell'Italia fino ad una altitudine di 300 m s.l.m..
  • Gruppo 4B: la dimensione delle squame maggiori dell'involucro varia da 2,4 a 4,0 mm; la dimensione dei fiori non supera i 3,5 mm;
  • Gruppo 5A: le foglie dell'infiorescenza hanno una lamina semplice;
  • Gruppo 5B: le foglie dell'infiorescenza hanno una lamina di tipo 1-2-pennatosetta;
  • Gruppo 3B: il diametro dei capolini varia da 4 a 6 mm;
  • Gruppo 6A: il ricettacolo è peloso; i capolini contengono fino a 22 fiori; le foglie maggiori del fusto sono del tipo 2-pennatosette con i segmenti del 2º ordine interi;
  • Gruppo 6B: il ricettacolo è glabro; i capolini contengono più di 22 fiori; le foglie maggiori del fusto sono del tipo 3-pennatosette con i segmenti del 2º ordine a loro volta suddivisi;
  • SEZIONE D: le foglie sono divise in sottili lacinie, e sono tomentose o vischiose; quelle inferiori sono pennatosette con due diramazioni per lato; il picciolo è privo di orecchiette;
  • Gruppo 1A: l'altezza della pianta arriva a 15 dm e forma un cespuglio;
  • Gruppo 2A: le lacinie delle foglie sono larghe 3 – 4 mm; il diametro dei capolini è di 3 – 5 mm;
  • Gruppo 2B: le lacinie delle foglie sono larghe 0,5 – 2 mm;
  • Artemisia arborescens L. - Assenzio arbustivo: il diametro dei capolini è di 5 – 8 mm; il ricettacolo è peloso. L'altezza della pianta varia da 5 a 15 dm; il ciclo biologico è perenne; la forma biologica è fanerofita cespugliosa (P caesp); il tipo corologico è Sud Mediterraneo. L'habitat tipico sono le rupi calcaree; è comune soprattutto nell'Italia del sud e si trova fino ad una altitudine di 1000 m s.l.m..
  • Artemisia abrotanum L. - Abrotano: il diametro dei capolini è di 2 – 5 mm; il ricettacolo è glabro. L'altezza della pianta varia da 5 a 10 dm; il ciclo biologico è perenne; la forma biologica è camefita suffruticosa (Ch suffr). È una specie naturalizzata e in Italia si trova solo se coltivata.
  • Gruppo 1B: l'altezza della pianta raggiunge al massimo i 30 – 45 cm;
  • Gruppo 3A: il fusto ha un portamento eretto; la superficie delle foglie si presenta con sparsi peli semplici; il diametro dei capolini è di 7 – 8 mm; il ricettacolo è glabro;
  • Gruppo 3B: il fusto ha un portamento più o meno incurvato; le foglie sono bianco (o grigio)-lanose e la superficie delle foglie si presenta con peli a navetta (peli a forma di “T” con i bracci aventi un'angolazione minore di 180°); il diametro dei capolini è minore di 6 mm; il ricettacolo è peloso;
  • Gruppo 4A: i capolini sono sessili e sono raccolti all'apice del fusto; la corolla è glabra;
  • Gruppo 4B: i capolini sono peduncolati e distribuiti lungo il fusto; la corolla è pelosa alle fauci;
  • Gruppo 5A: le squame dell'involucro sono densamente pelose (il margine bruno è ricoperto dalla pelosità);
  • Gruppo 5B: le squame dell'involucro sono brevemente pubescenti (il margine bruno rimane in vista);
  • Artemisia nitida Bertold. - Assenzio lucido: l'infiorescenza si presenta unilaterale; i capolini contengono 15 – 40 fiori. L'altezza della pianta varia da 10 a 45 cm; il ciclo biologico è perenne; la forma biologica è camefita suffruticosa (Ch suffr); il tipo corologico è Endemico. L'habitat tipico sono le rupi soleggiate su substrato calcareo; si trova nel nord Italia (verso oriente) fino ad una altitudine compresa fra 1300 e 1800 m s.l.m..
  • Artemisia umbelliformis Lam. - Assenzio genepi bianco: l'infiorescenza si presenta con i capolini distribuiti a 360°; i capolini contengono 10 – 15 fiori. L'altezza della pianta varia da 6 a 12 cm; il ciclo biologico è perenne; la forma biologica è camefita suffruticosa (Ch suffr); il tipo corologico è Orofita – Sud Ovest Europeo. L'habitat tipico sono le rupi, le ghiaie, le sabbie e greti glaciali ; si trova nel nord Italia fino ad una altitudine compresa fra 2400 e 3000 m s.l.m..
  • SEZIONE C: le foglie sono divise in sottili lacinie, e sono tomentose o vischiose; quelle inferiori sono divise due volte in tre segmenti;
  • Artemisia genepi Weber - Assenzio genepi a spiga: le squame dell'involucro sono brevemente pubescenti (il margine bruno rimane in vista); i capolini contengono 10 – 20 fiori. L'altezza della pianta varia da 5 a 12 cm; il ciclo biologico è perenne; la forma biologica è camefita suffruticosa (Ch suffr); il tipo corologico è Endemico Alpico. L'habitat tipico sono le rupi e le ghiaie della fascia nivale alpina; si trova nelle Alpi fino ad una altitudine compresa fra 2400 e 2800 m s.l.m..
  • Artemisia umbelliformis Weber subsp. eriantha (Ten.) Vallès-Xirau & Bañas - Assenzio rupestre: le squame dell'involucro sono densamente pubescenti (il margine bruno rimane coperto). L'altezza della pianta varia da 2 a 20 cm; il ciclo biologico è perenne; la forma biologica è camefita suffruticosa (Ch suffr); il tipo corologico è Orofita Sud Europeo. L'habitat tipico sono le rupi e i pendii ghiaiosi; si trova nelle Alpi fino ad una altitudine compresa fra 2000 e 3135 m s.l.m..


Alla precedente lista va aggiunta la specie Artemisia tournefortiana Rchb. inserita nella pubblicazione “An annotated checklist of the Italian Vascular Flora”[2]. Si tratta di una specie naturalizzata presente solamente nella regione Friuli Venezia Giulia.

Specie spontanee italiane alpine modifica

Delle circa 30 specie spontanee della nostra flora 2/3 vivono sull'arco alpino. La tabella seguente mette in evidenza alcuni dati relativi all'habitat, al substrato e alla diffusione delle specie alpine[4].

Specie Comunità
vegetali
Piani
vegetazionali
Substrato pH Livello trofico H2O Ambiente Zona alpina
A. abrotanum 5 collinare Ca-Si neutro medio secco B2 B7 B9 NO BS BZ
A. absinthium 5 subalpino
montano
collinare
Ca-Si basico alto secco B2 F2 tutto l'arco alpino
A. alba 9 montano
collinare
Ca basico basso arido C2 C3 F2 tutto l'arco alpino
(escl. AO VC NO VA SO)
A. annua 2 collinare Ca-Si neutro alto medio B2 B5 tutto l'arco alpino
(escl. CO SO UD)
A. atrata 10 alpino
subalpino
Ca-Ca/Si basico basso secco F5 CN TO UD
A. campestris alpina 9 alpino
subalpino
Ca/Si-Si neutro basso arido F2 TO AO
A. campestris borealis 3 alpino
subalpino
Ca-Si neutro basso secco C3 TO AO NO BZ
A. campestris campestris 9 montano
collinare
Ca-Si basico basso arido B2 F2 tutto l'arco alpino
(escl. CO BG UD)
A. chamaemelifolia 9 subalpino
montano
Ca-Si neutro basso arido F2 CN TO AO
A. genipi 3 alpino
subalpino
Ca-Si neutro basso secco C2 C3 F5 tutto l'arco alpino
A. glacialis 3 alpino
subalpino
Ca-Si neutro basso secco C2 C3 CN TO AO VC NO
A. dracunculus 5 montano
collinare
Ca-Si neutro alto medio B9 coltivata
A. lanata 12 montano
collinare
Ca basico basso arido C2 C3 F2 CN
A. nitida 3 subalpino
collinare
Ca basico basso secco C2 F5 TN BZ BL UD
A. pontica 9 collinare Ca-Si neutro alto secco B2 F2 UD ?
A. scoparia 5 collinare Ca-Si neutro alto secco B1 B2 F2 UD ?
A. umbelliformis umbelliformis 3 alpino Ca/Si-Si neutro basso medio C2 F5 tutto l'arco alpino
(escl. UD)
A. umbelliformis eriantha 3 alpino
subalpino
Si acido basso secco C2 CN TO
A. vallesiaca 9 montano
collinare
Ca basico basso arido F2 AO
A. verlotiorum 5 montano
collinare
Ca-Si neutro alto medio B2 tutto l'arco alpino
A. vulgaris 5 montano
collinare
Ca-Si neutro alto medio B1 B2 B5 tutto l'arco alpino
Legenda e note alla tabella.

Substrato con “Ca-Si” si intendono rocce di carattere intermedio (calcari silicei e simili); vengono prese in considerazione solo le zone alpine del territorio italiano (sono indicate le sigle delle province).

Comunità vegetali: 3 = comunità delle fessure, delle rupi e dei ghiaioni; 5 = comunità perenni nitrofile; 9 = comunità a emicriptofite e camefite delle praterie rase magre secche; 10 = comunità delle praterie rase dei piani subalpino e alpino con dominanza di emicriptofite; 12 = comunità delle lande di arbusti nani e delle torbiere

Habitat: B1 = campi, colture e incolti; B2 = ambienti ruderali, scarpate; B5 = rive, vicinanze corsi d'acqua; B7 = parchi, giardini, terreni sportivi; B9 = coltivi umani; C2 = rupi, muri e ripari sotto roccia; C3 = ghiaioni, morene e pietraie; F2 = praterie rase, prati e pascoli dal piano collinare al subalpino; F5 = praterie rase subalpine e alpine

Note modifica

  1. ^ Pignatti, vol. 1 – pag.102.
  2. ^ a b c Checklist of the Italian Vascular Flora, p. 57.
  3. ^ Flora Alpina, Vol. 2 - p. 520.
  4. ^ AA.VV., Flora Alpina. Volume secondo, Bologna, Zanichelli, 2004.

Bibliografia modifica

  • Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Volume terzo, Bologna, Edagricole, 1982, p. 101-109, ISBN 88-506-2449-2.
  • D.Aeschimann, K.Lauber, D.M.Moser, J-P. Theurillat, Flora Alpina. Volume secondo, Bologna, Zanichelli, 2004, p. 512-522.
  • F.Conti, G. Abbate, A.Alessandrini, C.Blasi, An annotated checklist of the Italian Vascular Flora, Roma, Palombi Editore, 2005, p. 57, ISBN 88-7621-458-5.
  Portale Botanica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di botanica