Sphodros rufipes

specie di aracnidi

Sphodros rufipes (LATREILLE), 1829 è un ragno appartenente al genere Sphodros della famiglia Atypidae.

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Sphodros rufipes
Sphodros rufipes, vista laterale
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Protostomia
Phylum Arthropoda
Subphylum Chelicerata
Classe Arachnida
Ordine Araneae
Sottordine Mygalomorphae
Superfamiglia Atypoidea
Famiglia Atypidae
Genere Sphodros
Specie S. rufipes
Nomenclatura binomiale
Sphodros rufipes
(LATREILLE), 1829
Sinonimi

Atypus rufipes
LATREILLE, 1829
Atypus bicolor
LUCAS, 1836
Oletera bicolor
WALCKENAER, 1837
Sphodros milberti
WALCKENAER, 1837
Atypus milberti
BANKS, 1907
Atypus bicolor
GERTSCH, 1936
Sphodros rufipes
GERTSCH & PLATNICK, 1980

Il nome deriva dal greco σφοδρός, sphodròs, cioè forte, eccedente, poderoso, ad indicare l'abnorme grandezza dei cheliceri in proporzione alla lunghezza del corpo.

Il nome proprio è composto dal latino rufus, che significa rosso, rossastro e dal sostantivo latino pes, che significa zampa, piede, ad indicare il colore rosso vivo delle zampe di questa specie[1].

Nomenclatura modifica

L'esemplare studiato e descritto originariamente da Latreille, era indicato con le zampe rosso vivo, mentre pochi anni dopo Lucas, nel descrivere un esemplare che risultava inviato dal corrispondente del Museo di Storia Naturale di Parigi M. Milbert, indicò per le zampe il colore rosso vermiglio e manifestò dei dubbi che fosse la stessa specie di Latreille, designandola quindi come bicolor per distinguerla. Infine la descrizione effettuata a Filadelfia nel 1837 da Walckenaer con la designazione Sphodros milberti fa pensare quasi certamente che i nomi rufipes, milberti e bicolor si riferiscono ad un solo esemplare maschio inviato lì da Parigi prima del 1829 e analizzato e descritto da tutti e tre gli studiosi in tempi diversi[1]

Caratteristiche modifica

Questa specie è il più grande atipide americano: ha caratteristiche più strettamente legate a S. atlanticus e a S. fitchi che non alle altre specie. Con queste due specie ha infatti in comune la bicolorazione delle zampe nei maschi: il rufipes se ne distingue appunto nell'avere il femore e i segmenti più distali delle zampe completamente di color rosso carminio e le femmine nell'avere i sigilla sternali larghi e ben distinti[1].

Maschi modifica

I maschi di questa specie hanno una lunghezza del corpo, compresi i cheliceri, di 14,5 millimetri; il cefalotorace, di forma ovale, 5,4 x 4,7 millimetri, è di colore bruno rossiccio abbastanza uniforme con molte piccole macchie giallastre; la pars cephalica è più scura, la pars thoracica ha una striatura nera ai margini. Lo sterno è di dimensioni 3,3 x 3,3 millimetri, il labium, invece, è 0,65 x 1,3. L'opistosoma è di forma ovale, 5,0 x 3,5 millimetri, rivestito di peli neri. Le filiere sono sei: le due anteriori laterali, le due mediane posteriori e le due posteriori laterali, solo queste ultime trisegmentate[1]. Nella seguente tabella vengono riportate le dimensioni delle filiere di Sphodros rufipes[1]:

Filiere Maschio Femmina
ALS[2] 0,55[3] 0,90
PMS[4] 0,85 1,50
PLS totale[5] 2,25 5,10
PLS basale[6] 0,5 1,30
PLS mediano[7] 0,75 1,30
PLS apicale[8] 1,00 2,50
 
Sphodros rufipes, vista quasi frontale

Femmine modifica

Le femmine di questa specie hanno una lunghezza del corpo, compresi i cheliceri, di 24 millimetri; il cefalotorace, di forma ovale, 9,5 x 8,3 millimetri, è di colore bruno-rossiccio scuro con sfumatura nerastra sui solchi e sulle depressioni; la pars cephalica è scura ai margini, la pars thoracica ha una cucitura marginale nera e strisce scure che scaturiscono dall'incavo del torace; i tubercoli oculari sono neri. Lo sterno è di dimensioni 5,3 x 5,3 millimetri, il labium, invece, è 1,5 x 2,5. I cheliceri sono lunghi il doppio che larghi, più spessi sulla base e ruvidi al vertice, e hanno undici denti dritti in fila sul margine anteriore. L'opistosoma è di forma ovale, 10 x 6,0 millimetri, rivestito di fini peli neri. Le filiere sono sei: le due anteriori laterali, le due mediane posteriori e le due posteriori laterali, solo queste ultime trisegmentate. Hanno l'epigino fornito di due tubi sottili di forma regolare[1].

Comportamento modifica

Come tutti i ragni del genere Sphodros, anche questa specie vive in un tubo setoso parallelo al terreno, per una ventina di centimetri circa seppellito e per altri 8 centimetri fuoriuscente. Il ragno resta in agguato sul fondo del tubo: quando una preda passa sulla parte esterna, le vibrazioni della tela setosa allertano il ragno che scatta e la trafigge, per poi rompere la sua stessa tela, portarsi la preda nella parte interna e cibarsene.[9].

Habitat modifica

Predilige boschi umidi, palmeti e foreste temperate[1].

Distribuzione modifica

Sono stati rinvenuti in varie località degli Stati Uniti orientali e centrali:

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g h A revision of the American spiders of the family Atypidae (Araneae, Mygalomorphae) (PDF), su digitallibrary.amnh.org. URL consultato il 6 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2007).
  2. ^ filiere anteriori laterali
  3. ^ le misure qui descritte sono in millimetri
  4. ^ filiere posteriori mediane
  5. ^ filiere posteriori laterali
  6. ^ filiere posteriori laterali, segmento basale
  7. ^ filiere posteriori laterali, segmento mediano
  8. ^ filiere posteriori laterali, segmento apicale
  9. ^ Murphy & Murphy 2000

Bibliografia modifica

  • Frances e John Murphy, An Introduction to the Spiders of South East Asia, Kuala Lumpur, Malaysian Nature Society, 2000.

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