Stegodyphus lineatus

specie di aracnidi

Stegodyphus lineatus (Latreille, 1817) è un ragno appartenente alla famiglia Eresidae[1].

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Stegodyphus lineatus
Stegodyphus lineatus, femmina
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumProtostomia
PhylumArthropoda
SubphylumChelicerata
ClasseArachnida
OrdineAraneae
SottordineAraneomorphae
SuperfamigliaEresoidea
FamigliaEresidae
GenereStegodyphus
SpecieS. lineatus
Nomenclatura binomiale
Stegodyphus lineatus
(Latreille, 1817)
Sinonimi

Eresus lineatus
Latreille, 1817

Distribuzione

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La specie è stata reperita in diverse località dell'Europa, specialmente nelle zone del Mar Mediterraneo come nell'Isola di Creta, in Sicilia o nella Costa del Sol spagnola, e della regione compresa fra l'Africa settentrionale ed il Tagikistan.[2].

Tassonomia

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È la specie tipo del genere Eresus Walckenaer, 1805[2] di cui non sono stati esaminati esemplari di questa specie dal 2012[2].

Attualmente, a dicembre 2013, non sono note sottospecie[2].

Comportamento

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Lo Stegodyphus lineatus si trova in habitat desertici, soprattutto nel deserto del Negev in Israele e nei climi mediterranei secchi. Questi ragni costruiscono una ragnatela tra i ramoscelli, per lo più risiedendo in bassi arbusti spinosi, preferendo costruire in aree concentrate sulle prede: nel deserto, questo significa di solito essere vicino alla crescita di piante, che attirerebbero prede come gli insetti impollinatori. La ragnatela ha un diametro di circa 30 cm ed è attaccata a un rifugio fatto di seta e ricoperto di detriti e resti di cibo. Questo è una struttura a forma di cono lunga circa 5 cm, con un'entrata a un'estremità[3].

I ragnetti si schiudono in questo rifugio venendo liberati dal bozzolo dalla madre e per poi essere da lei protetti per altre due settimane. Il comportamento di costruzione della ragnatela comporta un dispendio di tempo ed energia, ma offre un vantaggio nella capacità di catturare le prede. Il fissaggio e la costruzione delle ragnatele avvengono solo di notte, ma la cattura delle prede può avvenire di giorno o di notte. Sia i maschi che le femmine possono creare ragnatele per catturare le prede, ma i maschi possono lasciare la loro ragnatela in cerca di compagne. Questi possono essere trovati in primavera e sono noti per il presentare comportamento come l'infanticidio, in quanto uccidono la prole delle femmine già accoppiate:: questo comportamento presenta un vantaggio riproduttivo, in quanto le femmine sono in grado di deporre più di una covata, per cui l'infanticidio può offrire al maschio l'opportunità di accoppiarsi con la femmina[4][5]. La prole di questa specie si caratterizza per essere matrifaga, cioè per mangia la propria madre una volta finito il periodo di cure parentali (fra i ragni, lo Stegodyphus lineatus è la specie dove meglio si è osservato e studiato questo comportamento). La madre inoltre, durante la covata, può produrre anche un gran numero di uova trofiche, che serviranno come alimento per la prole nelle prime settimane di vita e aumenteranno le possibilità di quest'ultima di sopravvivere, migliorandone la crescita[6].

  1. ^ (EN) Natural History Museum Bern, NMBE - World Spider Catalog, su wsc.nmbe.ch. URL consultato il 13 ottobre 2022.
  2. ^ a b c d The world spider catalog, Eresidae
  3. ^ A. Maklakov, T. Bilde e Y. Lubin, Vibratory courtship in a web-building spider: signalling quality or stimulating the female?, in Animal Behaviour, 2003, DOI:10.1006/anbe.2003.2245. URL consultato il 13 ottobre 2022.
  4. ^ (EN) JUTTA M Schneider e YAEL Lubin, Infanticide by males in a spider with suicidal maternal care,Stegodyphus lineatus(Eresidae), in Animal Behaviour, vol. 54, n. 2, 1º agosto 1997, pp. 305–312, DOI:10.1006/anbe.1996.0454. URL consultato il 13 ottobre 2022.
  5. ^ (EN) Aditi Pai, Lauren Bennett e Guiyun Yan, Female multiple mating for fertility assurance in red flour beetles (Tribolium castaneum), in Canadian Journal of Zoology, 15 febbraio 2011, DOI:10.1139/z05-073. URL consultato il 13 ottobre 2022.
  6. ^ David Ward e Yael Lubin, Habitat Selection and the Life History of a Desert Spider, Stegodyphus lineatus (Eresidae), in Journal of Animal Ecology, vol. 62, n. 2, 1993, pp. 353–363, DOI:10.2307/5366. URL consultato il 13 ottobre 2022.

Bibliografia

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  • Latreille, P.A., 1817 - Articles sur les araignées. N. Dict. hist. nat. Paris. N. Ed., Paris, art.7-11, 13, 17-18 (Eresus lineatus, pag.393)
  • Pavesi, P., 1876a - Le prime crociere del Violante, comandato dal Capitano-Armatore Enrico d'Albertis. Risultati aracnologici. Ann. Mus. civ. stor. nat. Genova n.8, pp. 407–451. (pag.443)
  • Nenilin, A.B. & M.V. Pestova, 1986 - Spiders of the family Eresidae in the fauna of the USSR. Zool. Zh. vol.65, pp. 1734–1736.
  • Heiko Bellmann, Guida ai ragni d'Europa, Roma, Franco Muzzio Editore, 2011, pp. 66-67, ISBN 9788874132393.
  • Miller, J.A., C.E. Griswold, N. Scharff, M. Rezác, T. Szüts, & M. Marhabaie, 2012 - The velvet spiders: an atlas of the Eresidae (Arachnida, Araneae). ZooKeys vol.195, pp. 1–144 (pag.106) Articolo in PDF

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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