Supermanzana

spazio urbano che a differenza del isolato tradizionale - è tipicamente una zona pedonale nel quale si sviluppano attività ricreative o un complesso residenziale di edifici circondati da giardini e con traffico limitato

La supermanzana (in francese super-îlot, in inglese superblock, in catalano superilla) è uno spazio urbano che a differenza della manzana tradizionale - uno spazio urbano edificato o destinato all'edificazione generalmente quadrangolare, delimitato da strade da tutti i lati[1] - è tipicamente una zona pedonale nel quale si sviluppano attività ricreative[2] o un complesso residenziale di edifici circondati da giardini[3] e con traffico limitato.[4] La sua estensione è minore di quartiere tradizionale.[5]

La superilla Poblenou vista dall'uscita della strada Carrer de la Ciutat de Granada, in una foto del 2017

Il modello urbanistico è comune all'empirismo e razionalismo architettonico,[6] anche se differiscono nel loro approccio ai centri urbani e alle zone residenziali.[6]

Sebbene possano essere appena creati, come una parrocchia 23 de Enero, di Caracas, progettata da Carlos Raúl Villanueva,[6] o delle superquadras di Brasilia, costruite tra il 1956 e il 1960,[7] di solito a causa di una rinnovazione urbana, come nella ricostruzione di una zona distrutta dalla guerra come l'area commerciale di Lijnbaan a Rotterdam,[6] progettata da Jo van den Broek e Jaap Bakema, o il centro di Coventry.[6]. Inoltre derivano dalla riqualificazione di aree industriali per uso residenziale, come nel caso di Stuyvesant Town-Peter Cooper Village, di Manhattan, una supermanzana composta da 110 edifici, che occupa solo 25 % di una area con giardino, creata nella dacade del 1940 in linea con le idee di Le Corbusier per le «torres en un parque»,[3] il Lincoln Center e il World Trade Center, tanto nella sua versione originale, che è stato un esempio dei fallimenti del progetto iniziale del supermanzana,[8] come nella sua ricostruzione dopo gli Attentati dell'11 settembre 2001, progettata da Daniel Libeskind.[8]

Altre esempi in Europa sono: La Défense (il distretto affaristico di Parigi),[6] AZCA a Madrid, l'area residenziale di Barbican[6] a Londra o il centro commerciale L'illa Diagonal di Barcellona, un progetto di Rafael Moneo e Manuel de Solà-Morales, inaugurato nel 1993.[9]. Alla stessa maniera, con il fine di dar maggior spazio ai cittadini e creare una città più sostenibile, a settembre 2016 parte il progetto di creare una supermanzana nel quartiere di Poblenou a Barcellona come esperimento per futuri interventi urbani di questo tipo in altri quartieri,[10] come parte del programma di supermanzana annunciato dall'Ayuntamiento de Barcelona.[5]

Le supermanzana furono duramente criticate da Lewis Mumford, che nel 1948, che l'aveva inquadrata come l'architettura di uno stato di polizia,[11] e successivamente dai divulgatori come Jane Jacobs,[12] il cui libro, scritto nel 1961, Vita e morte delle grandi città. Saggio sulle metropoli americane (The Death and Life of Great American Cities),[13] ha avuto grandi ripercussioni sulla critica del rinnovamento urbano dagli anni '50 negli Stati Uniti. Nel XXI secolo architetti contemporanei come il nederlandese Rem Koolhaas son tornati a recuperare questa estetica e a riportare di moda le supermanzane.[3]

  1. ^ Real Academia Española. «manzana.» Diccionario de la lengua española. Consultado el 4 de noviembre de 2016.
  2. ^ «supermanzana, sin mayúscula ni resalte.» Fundéu. Consultado el 4 de noviembre de 2016.
  3. ^ a b c Morrone, Francis (en inglés). «Preserving Stuyvesant Town.» The New York Sun. Consultato il 4 novembre 2016.
  4. ^ Pozo Municio, José Manuel y Javier Martínez González. «La arquitectura norteamericana, motor y espejo de la arquitectura española en el arranque de la modernidad (1940-1965).» En: Actas preliminares, Pamplona, 16-17 marzo 2006, Escuela Técnica Superior de Arquitectura, Universidad de Navarra, pág. 67. Servicio Publicaciones ETSA, 2006. En Google Books. Consultado el 4 de noviembre de 2016.
  5. ^ a b Superilles: Programa de Supermanzanas en Barcelona, su ajuntament.barcelona.cat, Ayuntamiento de Barcelona. URL consultato il 5 novembre 2016.
  6. ^ a b c d e f g Freestone, Robert (in inglese). Urban Planning in a Changing World: The Twentieth Century Experience, pp. 87-9. Routledge, 2012. En Google Books. Consultado el 4 de noviembre de 2016.
  7. ^ UNESCO (en inglés). Ficha. Patrimonio de la Humanidad. Consultado el 4 de noviembre de 2016.
  8. ^ a b Paletta, Anthony (in inglese). «The Superblock Reborn—in Hudson Yards.» The Wall Street Journal. Consultato il 4 novembre 2016.
  9. ^ Montaner Martorell, Josep Maria Repensar Barcelona, pp. 80-1. Univ. Politèc. de Catalunya, 2004. En Google Books. Consultado el 4 de noviembre de 2016.
  10. ^ La 'superilla' del Poblenou ya es una realidad, in El Periódico. URL consultato il 5 novembre 2016.
  11. ^ Zipp, Samuel (en inglés). Manhattan Projects: The Rise and Fall of Urban Renewal in Cold War New York, pág. 148. Oxford University Press, 2010. Google Books. Consultado el 4 de noviembre de 2016.
  12. ^ Kalman, Harold (en inglés). Heritage Planning: Principles and Process, pág. 84. Routledge, 2014. En Google Books. Consultado el 4 de noviembre de 2016.
  13. ^ Jane Jacobs, Vita e morte delle grandi città : saggio sulle metropoli americane, traduzione di G. Scattone, Einaudi, 31 marzo 2009 [1961], ISBN 978-88-06-19724-7, OCLC 860611639.

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