Il Suzukaze 20 (涼風 fresca brezza), o Omar, è stato un progetto di un rivoluzionario aereo giapponese, citato in un articolo del giornale Japan in the Air il 25 dicembre 1941 ma mai realmente avviato allo sviluppo.[2]

Suzukaze 20
Descrizione
Equipaggio1
Progettistasconosciuto
Esemplarinessuno
Dimensioni e pesi
Superficie alare13,378 -
Carico alare214,831 kg/m²
Peso max al decollo2 857,68 kg
Prestazioni
Velocità max769,102 km/h
Armamento
Mitragliatrici4 in caccia

Dati ricavati da: Ficticious Aircraft[1]

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Storia del progetto modifica

Nel mese di aprile 1941, la rivista giapponese Sora (空- cielo) ha pubblicato una serie di illustrazioni di vari velivoli nella categoria Sogni dei futuri progettisti; successivamente la rivista statunitense Japan in the Air, il 25 dicembre 1941 pubblicò l'immagine e un breve commento del Suzukaze 20. Va ricordato che tra la Francia e il Giappone, sin dal 1919 vi erano stati scambi di informazioni tra istruttori militari francesi e personale dell'aviazione giapponese. È noto il contatto tra il progettista francese Nicolas Roland Payen e rappresentanti militari della Marina imperiale giapponese.[3][4]

Questo ci aiuta a capire come, pur non essendo noto il progettista, sicuramente il disegno è stato influenzato dal progetto del Payen PA-22, un aereo francese progettato e realizzato nel 1940 Nicolas Roland Payen[5] e dal precedente Payen PA-400 del 1938.[6]

Come il Payen P 22 e il CMASA C.S.15, il Suzukaze 20 è un progetto caratterizzato dalla posizione del pilota molto spostata a poppa, alla base della deriva verticale. Esso presentava ali a pianta triangolare e carrello triciclo posteriore e come il CMASA C.S.15 prevedeva una doppia elica controrotante, inoltre, prevedeva l'uso di armi sulle ali.[7]

I servizi di intelligence americani diedero il nome in codice Omar a quella che probabilmente era solo un'idea e nulla più; curiosamente l'aereo fu riportato sui manuali di riconoscimento militari fino al giugno 1943,[3] quando si comprese che non esisteva alcun aereo giapponese con quelle caratteristiche.[5] In definitiva si può ragionevolmente supporre che si trattasse di un tentativo di depistaggio tecnologico.[8]

Il nome Suzukase è stato anche usato per l'ultimo vascello, dei dieci costruiti, dei cacciatorpediniere Classe Shiratsuyu.[9][10][11][12][13]

Tecnica modifica

Dall'osservazione del disegno della rivista giapponese e dal suo testo si evince che il disegno presenta due motori radiali raffreddati ad aria da 1 200 CV, posti in tandem davanti al pilota, capaci di consentire una velocità stimata di 756,39 km/h (470 mph) anche se la disposizione degli scarichi nel disegno della rivista non fa intendere questo.[non chiaro][8]

La rivista sottolinea la somiglianza del Suzukaze 20, specie nella parte motoristica, con il Gee Bee Model Z un noto aereo da competizione americano degli anni 30.[14]

Sistemi d'arma modifica

Erano previste due mitragliatrici calibro 7,5 mm, una per ogni ala, e probabilmente un cannone da 20 mm che sparava attraverso il mozzo dell'elica.[7]

Note modifica

  1. ^ [1][collegamento interrotto].
  2. ^ (EN) Her Aircraft Industry: 15 Aircraft Works and 9 Engine Factories Some New Fighter Types 1941 | 3105 |, su flightglobal.com/ - Flight Archive, 25 dicembre 1941, p. 469.
  3. ^ a b (RU) Yandex, Призраки «Неба». Проекты истребителя Suzukaze 20 и палубного бомбардировщика Mitsubishi-Payen Pa.400. Япония, su alternathistory.org.ua. URL consultato il 14 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2015).
  4. ^ (EN) Payen PA.400 - X-Plane.Org Forum, su X-Plane.Org Forum.
  5. ^ a b (EN) Deltafan, Fake "Scn, su secretprojects.co.uk. URL consultato il uzukaze 20" (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2015).
  6. ^ (FR) Modelstories PAYEN PA 400, su Modelstories 2004.
  7. ^ a b (EN) Suzukaze 20, su aircraft.org.
  8. ^ a b (RU) Япония в небе, su alternathistory.org.ua. URL consultato il 1º agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2014).
  9. ^ Nelson Japanese-English Character Dictionary. Pagina 556 .
  10. ^ (EN) Jack Sweetman, American Naval History: An Illustrated Chronology of the U.S. Navy and Marine Corps, 1775-present, Naval Institute Press, 2002, pp. 161-, ISBN 978-1-55750-867-6.
  11. ^ (EN) Mark Healy, Midway 1942: Turning Point in the Pacific[collegamento interrotto], Osprey Publishing, 1993, pp. 24-, ISBN 978-1-85532-335-3.
  12. ^ (EN) Theodore Roscoe, Richard G. Voge e United States. Bureau of Naval Personnel, United States Submarine Operations in World War II., Naval Institute Press, gennaio 1949, pp. 576-, ISBN 978-0-87021-731-9.
  13. ^ (EN) Mark Stille, The Imperial Japanese Navy in the Pacific War[collegamento interrotto], Osprey Publishing, 20 novembre 2014, pp. 385-, ISBN 978-1-4728-0925-4.
  14. ^ (EN) David Coxe Cooke, War Planes of the Axis, R.M. McBride, 1942.

Bibliografia modifica

  • Aeronautical Engineering Review, Institute of the Aeronautical Sciences, 1944.
  • Japanese Secret Pojects - Experimental Aircraft of the Ija and Ijn 1939 - 1945 Vol. 2

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

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