Tour della nazionale di rugby a 15 dell'Inghilterra 1981

tour di rugby a 15 della nazionale inglese in Argentina
Inghilterra in tour 1981
16 maggio 1981 ‒ 6 giugno 1981
Allenatore Mike Davis
Capitano Bill Beaumont
Destinazione Argentina
G V N P
Totali 7 6 1 0
Avversari nei test match
Nazionale G V N P
Bandiera dell'Argentina Argentina 2 1 1 0

Tra maggio e giugno 1981 la nazionale inglese di rugby allenata da Mike Davis intraprese un tour in Argentina (prima uscita ufficiale nel continente americano), che prevedeva una serie di due test match con i Pumas e una serie di cinque incontri infrasettimanali con squadre di club e selezioni varie del Paese.

Il tour cadeva in un periodo politicamente delicato: già nel 1973 gli inglesi diedero forfait per via della guerriglia nel Paese tra governo e Montoneros facente seguito al massacro di Ezeiza[1], e nel 1981 l'Argentina era ancora sotto una dittatura responsabile di ripetute violazioni dei diritti umani[1] (lo stesso presidente della federazione rugbistica argentina fu arrestato per aver favorito l'ingresso nel Paese del sudafricano Danie Craven, cui le autorità politiche avevano negato il visto d'ingresso[1]); in quel periodo, tra l'altro, erano detenuti nelle carceri argentine quattro rugbisti britannici in tour con il loro club, resisi responsabili di avere tolto da un edificio governativo a Buenos Aires una bandiera nazionale; la circostanza aveva causato un contenzioso con il governo di Londra ma comunque, a scadenze irregolari, tutti e quattro i giocatori furono scarcerati ed espulsi dal Paese[1].

Dal punto di vista della politica sportiva, altresì, il tour collideva con le date del XII Sudamericano, organizzato dalla federazione uruguaiana proprio nella seconda metà di maggio 1981, il che rendeva problematico all'Argentina prendervi parte; la federazione preferì quindi, invece che inviare al torneo una seconda squadra, non partecipare affatto alla competizione, che nelle undici edizioni precedenti aveva dominato senza mai perdere un incontro[2].

Il primo dei due test match tra Inghilterra e Pumas[3] si risolse in un risultato prestigioso per i sudamericani che riuscirono nell'impresa di bloccare il punteggio sul 19-19 e a non perdere al loro primo incontro ufficiale di sempre contro i britannici. Nel secondo test, davanti a ventimila spettatori al Ferrocarril di Buenos Aires, l'Inghilterra venne a capo di un incontro molto aspro e ruvido caratterizzato da una meta trasformata per parte ma deciso da sei punti al piede di Dusty Hare che marcarono la differenza[4]. Il bilancio inglese, al lordo degli impegni infrasettimanali, fu di sei vittorie e un pareggio.

Risultati modifica

I test match modifica

Buenos Aires
30 maggio 1981, ore 15:30 UTC-3
Argentina  19 – 19
referto
  InghilterraFerrocarril Oeste (28000 spett.)
Arbitro:   Jean-Pierre Bonnet

Buenos Aires
6 giugno 1981, ore 15:30 UTC-3
Argentina  6 – 12
referto
  InghilterraFerrocarril Oeste (20000 spett.)
Arbitro:   Jean-Pierre Bonnet

Gli altri incontri modifica

Buenos Aires
16 maggio 1981
San Isidro14 – 20Inghilterra XVFerrocarril Oeste
Arbitro:   José María Cabanas

Córdoba
19 maggio 1981
Combinado del Norte  12 – 36Inghilterra XVClub Belgrano
Arbitro:   Ricardo Colombo

Buenos Aires
23 maggio 1981
URBA25 – 34Inghilterra XVFerrocarril Oeste
Arbitro:   Douglas Kerr

Mar del Plata
25 maggio 1981
Combinado del Sur  3 – 47Inghilterra XVParque Camet
Arbitro:   Carlos Gregotti

Rosario
2 giugno 1981
Combinado del Litoral  21 – 25Inghilterra XVJockey Club
Arbitro:   Felipe Ferrari

Note modifica

  1. ^ a b c d (EN) Derek Wyatt, The pitfalls that await England's tour of the Argentine, in The Guardian, 22 aprile 1981, p. 22.
  2. ^ (ES) Memoria y balance temporada año 1981 (PDF), su uar.com.ar, Buenos Aires, Unión Argentina de Rugby, 14 dicembre 1981. URL consultato il 19 agosto 2022 (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2022).
  3. ^ (EN) Geoffrey Nicholson, All square… until the next time, in The Observer, 31 maggio 1981, p. 24.
  4. ^ (EN) Geoffrey Nicholson, England : a dusty road to the victory, in The Observer, 7 giugno 1981, p. 24.


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