Tracyina rostrata S.F.Blake, 1937 è una specie di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Astereae (North American lineage) e sottotribù Pentachaetinae. Tracyina rostrata è anche l'unica specie del genere Tracyina S.F.Blake, 1937.[1][2][3]

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Tracyina rostrata
Tracyina rostrata
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superasteridi
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi
(clade) Campanulidi
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Asteroideae
Tribù Astereae

North American lineage

Sottotribù Pentachaetinae
Genere Tracyina
S.F.Blake, 1937
Specie T. rostrata
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Asteroideae
Tribù Astereae
Genere Tracyina
Specie T. rostrata
Nomenclatura binomiale
Tracyina rostrata
S.F.Blake, 1937

Etimologia modifica

Il nome del generico (Tracyina) è stato dato in onore di Joseph Prince Tracy (1879–1953), botanico californiano.[4] L'epiteto specifico ( rostrata) deriva dal latino "rostrum" che significa "becco o cresta" (in riferimento all'achenio).[5]

Il nome scientifico della specie è stato definito dal botanico Sidney Fay Blake (1892-1959) nella pubblicazione " Madrono; Journal of the California Botanical Society" ( Madroño 4: 75, fig. 1) del 1937.[6] Il nome scientifico del genere è stato definito nella stessa pubblicazione.

Descrizione modifica

Portamento. La specie di questa voce ha un habitus di tipo erbaceo annuale con superfici glabre o sparsamente pelose.[7][8][9][10][11][4]

Fusto. La parte aerea è eretta, semplice o ramificata distalmente, glabra o scarsamente irsuta. La parte sotterranea è un fittone. Altezza media: 5 - 30 cm.

Foglie. Le foglie lungo il fusto sono sessili e disposte in modo alternato, da ascendente a appressato; la lamina è intera con forme da lineari a lineari-lanceolate); i margini sono cigliati. Dimensioni delle foglie: 10 - 25 x 1 - 2 mm.

Infiorescenza. Le sinflorescenze sono scapose (capolini solitari). Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale lungamente peduncolato di tipo radiato con fiori eterogami. I capolini sono formati da un involucro, con forme da cilindriche a ampiamente ovoidi (o turbinate o obconiche), composto da 20 - 30 brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio e fiori del disco. Le brattee, distintamente disuguali, appressate, con forme lineari-lanceolate e a consistenza erbacea, sono disposte in modo più o meno embricato su 3 - 4 serie. Il ricettacolo, bucherellato o liscio, è nudo ossia senza pagliette a protezione della base dei fiori; la forma è convessa. Diametro degli involucri: 1 - 3 mm.

Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:

  • fiori del raggio (esterni): da 12 a 20 per capolino, sono femminili e sono disposti su una sola serie; la forma è ligulata (zigomorfa);
  • fiori del disco (centrali): sono più numerosi (da 15 a 25) con forme brevemente tubulose (attinomorfe); sono ermafroditi o (raramente) funzionalmente maschili.
*/x K  , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio [12]
  • Corolla:
    • fiori del raggio: la forma della corolla alla base è più o meno tubulosa, mentre all'apice è ligulata-filiforme; la ligula può terminare con alcuni denti; il colore è giallo pallido;
    • fiori del disco: la forma è filiforme-tubulare bruscamente divaricata in 5 lobi; i lobi, eretti, frangiati o papillosi, hanno una forma da lanceolata a triangolare-ovata; il colore è giallo o giallo-verde.
  • Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo; le teche (produttrici del polline) alla base sono troncate e sono lievemente auricolate (molto raramente sono speronate o hanno una coda); le appendici apicali delle antere hanno delle forme piatte e lanceolate; il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre polarizzato (con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno). Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).[11][13]
  • Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.[7] Lo stilo (il recettore del polline) è profondamente bifido (con due stigmi divergenti) e con le linee stigmatiche marginali separate e lunghe.[14] I due bracci dello stilo hanno una forma attenuata e possono essere papillosi o ricoperti da ciuffi di peli.

Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo;

  • achenio: gli acheni sono provvisti di un becco ed hanno un profilo da strettamente cilindrico a lineare-fusiforme; sono circondati da 5 nervi longitudinali; lunghezza dell'achenio: 5 - 6 mm;
  • pappo: il pappo è formato da 30 - 40 fragili setole barbate disposte su 1 – 2 serie.

Biologia modifica

Impollinazione: tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[8][9]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori.
Dispersione: i semi cadono a terra e vengono dispersi soprattutto da insetti come formiche (disseminazione mirmecoria). Un altro tipo di dispersione è zoocoria: gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio che portano così i semi anche su lunghe distanze. Inoltre per merito del pappo il vento può trasportare i semi anche per alcuni chilometri (disseminazione anemocora).

Distribuzione e habitat modifica

La specie di questa voce è distribuita in California.[3]

Sistematica modifica

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[15], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[16] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[17]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][10][11]

Filogenesi modifica

La tribù Astereae (una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae) comprende circa 40 sottotribù. In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 5 principali lignaggi:[2]

  • Basal grade: include alcuni generi isolati, il gruppo "South American-Oceania", alcune sottotribù africane e il gruppo dei generi legnosi del Madagascar.
  • Bellis lineage: comprende le sottotribù eurasiatiche e una sottotribù africana.
  • Aster lineage: include i generi asiatici di Asterinae e i principali gruppi dell'Australia e dell'Oceania.
  • Baccharis lineage: include alcuni gruppi sudamericani.
  • North American lineage: include la vasta gamma di sottotribù del Nordamerica, Messico e alcuni gruppi distribuiti nel Sudamerica.

Il genere Tracyina (insieme alla sottotribù Pentachaetinae) è incluso nel lignaggio "North American lineage". La sottotribù è suddivisa in due gruppi: "Pentachaeta group" e "Ericameria group". Il genere della specie di questa voce appartiene al "Pentachaeta group".[2]

I caratteri distintivi della specie Tracyina rostrata sono:[11]

  • le brattee dell'involucro si presentano con lunghezza diverse, disposte in modo scalare su 3 – 4 serie;
  • gli acheni terminano con un becco;
  • il pappo è formato da setole.

Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 18.[11]

Note modifica

  1. ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ a b c Nesom 2020
  3. ^ a b World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 16 aprile 2024.
  4. ^ a b eFloras - Flora of North America, su powo.science.kew.org. URL consultato il 14 aprile 2024.
  5. ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 16 aprile 2024.
  6. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 16 aprile 2024.
  7. ^ a b Pignatti 1982, vol.3 pag.1
  8. ^ a b Strasburger 2007, pag. 860
  9. ^ a b Judd 2007, pag.517
  10. ^ a b Funk & Susanna 2009, p. 589.
  11. ^ a b c d e Kadereit & Jeffrey 2007, p. 284 e 327.
  12. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  13. ^ eFloras - Flora of North America, su efloras.org. URL consultato il 15 febbraio 2012.
  14. ^ Judd 2007, pag. 522.
  15. ^ Judd 2007, pag. 520.
  16. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  17. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 aprile 2021.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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