Travestitismo
Il travestitismo è l'abitudine di un individuo di indossare abiti del sesso opposto.
StoriaModifica
Anche se il termine "travestitismo" è stato coniato intorno al primo decennio del Novecento, il fenomeno non è nuovo. Il termine ha subito diversi cambiamenti di significato, da quando è entrato in uso. Tuttora è utilizzato con una varietà di significati o sfumature. Perciò è importante capire, ogni volta che si incontra questa parola, in quale accezione viene usata. Tuttavia, per comprendere i diversi significati è necessario spiegare l'evoluzione del termine. Famoso fu l'artista Dominot.
Origine del termineModifica
Magnus Hirschfeld coniò la parola travestitismo (dal latino trans-, "al di là, oltre" e vestitus, "vestito") usandolo per descrivere le persone che abitualmente e volontariamente indossavano abiti del sesso opposto. Hirschfeld osservò un gruppo di travestiti composto da maschi e femmine, eterosessuali, omosessuali, bisessuali e asessuali.
Hirschfeld stesso non era soddisfatto del termine: credeva che l'abbigliamento fosse solo un simbolo esteriore scelto sulla base di diverse situazioni psicologiche. In realtà, Hirschfeld aiutò le persone a realizzare il cambiamento del nome e supervisionò il primo intervento noto di Riconversione Chirurgica del Sesso (RCS)[1]. Le persone che seguì Hirschfeld sono state, usando i termini di oggi, non solo travestite, ma persone transgender.
Hirschfeld notò anche che l'eccitazione sessuale è stata spesso associata al travestitismo, ma ha anche chiaramente distinto tra travestitismo come espressione di una persona transgender o crossdresser e come espressione di comportamenti e/o sentimenti di tipo feticistico.
CulturaModifica
In campo teatrale o lirico, si usa il termine travesti per definire un personaggio che viene interpretato da un attore o cantante di sesso opposto.
NoteModifica
- ^ (EN) Biografia di Lili Elbe (1886-1931), su lgbthistorymonth.org.uk. URL consultato il 21 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2015).
«(…)The surgery was still very much at the experimental stage and took place in a mind boggling (at least to the modern post operative trans person) five stages over almost two years and was performed under the supervision of the eminent German sexual psychiatrist, Dr Magnus Hirschfeld(…)».
BibliografiaModifica
- Andrea Jelardi e Giuseppe Farruggio, In scena en travesti. Il travestitismo nello spettacolo italiano, divagazioni di Vittoria Ottolenghi, Roma, Croce, 2009, ISBN 978-88-6402-009-9.
- Lucretia Serthra, L'inconsapevole... e Silente Potere delle Donne, Lulu, 2009, ISBN 1-4452-4311-3, ISBN 978-1-4452-4311-5.
Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
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Collegamenti esterniModifica
- (EN) Travestitismo, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- "Passing women: Billy Tipton (1914-1989) e le altre" di Rosanna Fiocchetto
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