Turritopsis
Turritopsis McCrady, 1857 è un genere di idrozoi della famiglia Oceaniidae[1]. Nel genere Turritopsis si trova l'unica specie animale conosciuta in grado di tornare completamente ad una fase coloniale sessualmente immatura, dopo aver raggiunto la maturità sessuale come individuo solitario[2][3].
Turritopsis | |
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Turritopsis in diversi stadi di crescita | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Phylum | Cnidaria |
Classe | Hydrozoa |
Ordine | Anthoathecata |
Sottordine | Filifera |
Famiglia | Oceaniidae |
Genere | Turritopsis McCrady, 1857 |
Specie | |
Descrizione
modificaLe colonie di idroidi sono dritte e con ramificazioni. Nelle meduse adulte, i tentacoli sono in numero elevato e distribuiti regolarmente attorno alla bocca, la quale ha 4 labbra ed è circondata da numerosi raggruppamenti circolari di nematocisti[4].
Gli esemplari più grossi di Turritopsis somigliano a quelli del genere Oceania: entrambi hanno cellule gastro-dermiche vacuolate (ossia delimitate da una membrana propria e contenenti una soluzione acquosa) presenti in un gruppo compatto ad un estremo del manubrio, che poi formano un margine ai bordi del manubrio negli esemplari più grandi[5]. Nelle Oceania, i gruppi di nematocisti attorno alla bocca hanno un piccolo gambo, il quale è assente nelle Turritopsis.
Distribuzione e habitat
modificaSi ritiene che il genere Turritopsis sia originario del Pacifico, ma si è diffuso in tutto il mondo attraverso migrazioni trans-artiche e si è distinto in numerose popolazioni che sono a volte difficili da identificare morfologicamente[6]. Le distinzioni morfologiche e geografiche separano la T. dohrnii, prettamente mediterranea, dalle specie atlantiche T. nutricula (Atlantico occidentale e Caraibi) e T. polycirrha (Atlantico orientale) e pacifiche T. rubra (Nuova Zelanda e Tasmania) e T. pacifica[6][7].
Tuttavia, la distinzione in specie è stata verificata da uno studio di comparazione di sequenze di DNA mitocondriale nel 2006[6]. Questi animali sono presenti dalle zone temperate fino alle regioni tropicali, in tutti gli oceani[8][9]. Si crede che questi idrozoi si siano diffusi in tutto il mondo per mezzo delle navi che scaricano le acque di zavorra nei porti[8].
Tassonomia
modificaIl genere comprende le seguenti specie[1]:
- T. chevalense Thorneley, 1904;
- T. dohrnii Weissmann, 1883;
- T. fascicularis Fraser, 1943;
- T. lata Lendenfeld, 1885;
- T. minor Nutting, 1906;
- T. nutricula McCrady, 1857;
- T. pacifica Maas, 1909;
- T. polycirrha Keferstein, 1862;
- T. rubra Farquhar, 1895.
Note
modifica- ^ a b (EN) Turritopsis McCrady, 1857, in WoRMS (World Register of Marine Species).
- ^ (EN) Giorgio Bavestrello, Christian Sommer, Michele Sarà, «Bi-directional conversion in Turritopsis nutricula (Hydrozoa)», in Scientia Marina, vol. 56, n. 2-3, 1992, pp. 137-140. URL consultato il 17 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
- ^ S. Piraino, F. Boero, B. Aeschbach e V. Schmid, Reversing the life cycle: medusae transforming into polyps and cell transdifferentiation in Turritopsis nutricula (Cnidaria, Hydrozoa), in Biological Bulletin, vol. 190, n. 3, 1996, pp. 302-312.
- ^ P. Schuchert, p. 322.
- ^ P. Schuchert, p. 323.
- ^ a b c (EN) M. P. Miglietta, S. Piraino, S. Kubota, P. Schuchert, Species in the genus Turritopsis (Cnidaria, Hydrozoa): a molecular evaluation [collegamento interrotto] (abstract), in Journal of Zoological Systematics and Evolutionary Research, vol. 45, n. 1, 2006, pp. 11-19. URL consultato il 16 giugno 2015.
- ^ (EN) P. Schuchert, Revision of the European athecate hydroids and their medusae (Hydrozoa, Cnidaria): families Oceanidae and Pachycordylidae, in Revue Suisse de Zoologie, vol. 111, n. 2, 2004, pp. 315-369.
- ^ a b (EN) Lech Mintowt-Czyz, Turritopsis nutricula: the world's only "immortal" creature, in Times Online, 26 gennaio 2009.
- ^ (EN) "Immortal" jellyfish swarming across the world, in The Telegraph, 27 gennaio 2009.
Altri progetti
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