Utente:Fabioantonello/Teohari Georgescu
| Teohari Georgescu | |
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| Ministro dell'interno della Romania | |
| Durata mandato | 6 marzo 1945 – 28 maggio 1952 |
Teohari Georgescu [1] (31 gennaio 1908 – 31 dicembre 1976) è stato uno statista rumeno e un membro di alto rango del Partito Comunista Rumeno .
Primi anni di vita modifica
Nato a Chitila, vicino a Bucarest, [2] era il terzo di sette figli di Constantin e Aneta Georgescu. [3] Georgescu. Dopo la quarta elementare, iniziò a lavorare come assistente nel negozio di suo padre. Nel 1923 fu inviato alla principale tipografia di Bucarest, Cartea Românească, come apprendista tipografo . Tre anni dopo, suo padre ormai morto, si unì al sindacato Gutenberg dei tipografi e iniziò segretamente a leggere i volantini comunisti. Ben presto aderì al Partito Comunista, allora clandestino.
Attività sotterranee modifica
Georgescu-Roegen divenne un membro del Comitato Centrale del partito e del suo segretariato, partecipando a riunioni segrete, organizzando scioperi e diffondendo volantini. i servizi segreti del Regno di Romania, Siguranța Statului, iniziarono a tenerlo d'occhio e fu arrestato per la prima volta nel 1933 per aver creato volantini che erano stati diffusi nella stanza dei tipografi della Cartea Românească. Un giovane e capace avvocato, Iosif Schraer, ha assicurato che Georgescu-Roegen venisse rilasciato dopo soli due mesi di prigione e alcune percosse.
Seguirono ulteriori arresti; infine, dopo essere stato arrestato nell'aprile 1941, il mese successivo fu condannato a dieci anni di reclusione a Caransebeș . Gheorghe Gheorghiu-Dej lo nominò leader del gruppo comunista della prigione prima di essere trasferito nella prigione di Târgu Jiu nel 1943.
Picco di carriera (1944-52) modifica
Fu rilasciato dopo l'arrivo dell'Armata Rossa nell'agosto 1944 e, su suggerimento di Ana Pauker, divenne sottosegretario di Stato presso il Ministero dell'Interno il 4 novembre. Era ben qualificato per il lavoro clandestino richiesto dal lavoro: nel 1940, a Mosca, Georgescu aveva ricevuto una formazione, coordinata da Georgi Dimitrov, da agenti dell'NKVD ; apprese sia il codice segreto per corrispondere con il Comintern, sia una tecnica speciale per scrivere i suoi messaggi su vetro. A Bucarest comunicò, direttamente o tramite Gheorghe Pintilie, con il generale Dmitri Fedichkin, un consigliere sovietico che gli diede l'ordine di infiltrarsi e sovietizzare i servizi di sicurezza: Siguranța Statului (la polizia segreta), la Gendarmeria e Serviciul Special de Informații (lett . "Servizio di intelligence speciale").
Come ricompensa per aver portato a termine questa missione, Georgescu-Roegen fu promosso Ministro dell'Interno una volta che il governo di Petru Groza prese il potere il 6 marzo 1945. Prestò servizio anche nel Politburo, fu segretario del Comitato Centrale del Partito e dirigeva il Fronte Unito dei Lavoratori, che coordinava le azioni dei comunisti e dei socialdemocratici. In qualità di ministro dell'Interno contribuì alla denazificazione del Paese e successivamente alla riorganizzazione del sistema delle forze dell'ordine secondo il modello sovietico, supervisionando l'istituzione di diverse colonie penali e coordinando una campagna di dekulakizzazione . Insieme a Gheorghiu-Dej, Pauker e Vasile Luca, era considerato uno dei leader alla guida della politica del nuovo regime, come evidenziato dall'epigramma popolare "Ana, Luca, Teo, Dej / Bagă spaima în burgheji" (Ana, Luca, Teo[ hari], Dej / Metti la paura nei borghesi").
Caduta dalla grazia 1952 modifica
Nel gennaio 1952, il segretario generale Gheorghiu-Dej si recò a Mosca per chiedere l'approvazione di Joseph Stalin per l'epurazione della leadership del Partito Comunista Rumeno, accusando Pauker, Luca e Georgescu di fomentare intrighi tra fazioni; Vyacheslav Molotov è intervenuto a nome di Pauker, mentre Lavrentiy Beria ha difeso Georgescu. [4] Insieme a Pauker e Luca, Georgescu-Roegen fu epurato nel plenum del 26-27 maggio 1952, accusato contemporaneamente di deviazionismo di destra e di sinistra. Fu anche accusato di posizione conciliante sulla deviazione di Luca e, ironia della sorte, di insufficiente militanza contro il nemico di classe e vigilanza rivoluzionaria. Fu così destituito dal suo incarico ministeriale il 28 maggio, perdendo anche tutti gli altri incarichi di partito e statali: vicepremier, membro del segretariato, politburo e orgburo. [5] A differenza degli altri due, non aveva trascorso la seconda guerra mondiale a Mosca, ma il suggerimento del Comintern nel 1940 di nominare Georgescu-Roegerscu a segretario generale mantenne Gheorghiu-Dej diffidente nei confronti della sua influenza. Inoltre, quando Luca e Pauker cominciarono a cadere in disgrazia all'inizio del 1952 (il loro destino era stato deciso a Mosca), commise l'errore di stare al loro fianco. Inizialmente "addetto a un lavoro di livello inferiore", fu arrestato il 18 febbraio 1953 e indagato per tre anni dai suoi ex subordinati alla Securitate . Ad un certo punto, sua moglie e due figli (uno dei quali un neonato) sono stati arrestati per indurlo a testimoniare contro Lucrețiu Pătrășcanu . Ha confessato la colpevolezza a tutte le accuse, ma è stato comunque rilasciato nell'aprile 1956.
Georgescu è tornato al suo vecchio posto di lavoro, Cartea Românească, ora chiamato "Întreprinderea 13 Decembrie", prima lavorando come correttore di bozze e poi nominato manager prima di andare in pensione nel 1963.
Riabilitazione sotto Ceaușescu (1968-1974) modifica
Dopo che Nicolae Ceaușescu salì al potere nel 1965, fu riabilitato alla plenaria dell'aprile 1968. È stato nominato membro candidato del Comitato Centrale alla conferenza nazionale del partito del 1972, ricoprendo la carica fino al 1974. Morì nell'oscurità; dopo la cremazione, le sue ceneri furono deposte nel Monumento degli Eroi per la Libertà del Popolo e della Patria, per il Socialismo nel Carol Park di Bucarest, essendo state rimosse dopo la Rivoluzione Rumena del 1989 .
Appunti modifica
- George H. Hodos, Show trials: Stalinist purges in Eastern Europe, 1948–1954, New York, Praeger, 1987, ISBN 0275927830.
- Robert Levy, Ana Pauker: The Rise and Fall of a Jewish Communist, Berkeley, CA, University of California Press, 2001, ISBN 0-520-22395-0.
- Vladimir Tismăneanu, Stalinism for All Seasons: A Political History of Romanian Communism, Berkeley, CA, University of California Press, 2003, ISBN 0-520-23747-1.
link esterno modifica
- (in Romanian) Final Report of the Presidential Commission for the Study of the Communist Dictatorship in Romania, pp. 652–3
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- ^ A number of authors on the far-right claimed that he was a Jew named Burach Tescovici (or a similar name), but he was baptised into the Romanian Orthodox Church. His Securitate file however makes no assertion that he was Jewish. In a general atmosphere of hostility toward "rootless cosmopolites", the files of other Jews who had changed their names did mention their ethnic origin. His second wife, the former seamstress Eugenia Samoilă, was Jewish. See Levy, p. 340 for details.
- ^ semanticscholar.org, https://www.semanticscholar.org/paper/Teohari-Georgescu%3A-a-short-biography-of-the-who-a-Culiciu/2a32b5ddb5e83cdb71010e747b9ffb5a64109f09. URL consultato il April 16, 2020.
- ^ tiuk.reea.net, http://www.tiuk.reea.net/2/31.html. URL consultato il April 16, 2020.
- ^ Hodos, p. 103
- ^ Tismăneanu, p. 130