Utente:Lupo rosso/Sandbox/aspettisculturamichelangelo

Aspetti psichici nell'opera di Michelangelo.

Introduzione modifica

 
Adamo ed Eva particolare nel Giudizio Universale

Il "caso" Michelangelo per quanto riguarda il retroterra psichico di un artista è stato affrontato in diversi periodi e da diversi autori anche a causa dell'importanza dell'opera dello scultore[1].

I problemi relativi all'omosessualità e vandalismo vengono correlati al vissuto personale di Michelangelo ed alle situazioni mentali derivanti nonchè al loro processo di sublimazione artistica nello specifico della scultura. Nell'estratto dal Giudizio universale a lato rappresentato la stessa sensualissima Eva e' dotata di una muscolatura decisamente mascolina rapportabile alla figura del prigione,donne belle e possenti sono spesso rappresentate da Michelangelo a conforto di alcune ipotesi di Graziella Magherini.

I rapporti di Michelangelo con Tommaso de' Cavalieri e Vittoria Colonna modifica

I lavori di Michelangelo riferibili ai succitati Tommaso de' Cavalieri[2] e Vittoria Colonna sono la Punizione di Tizio, il Ratto di Ganimede, il Cristo Crocifisso con la Vergine e San Giovanni, e la Pietà Rondanini, ultimo lavoro di Michelangelo ed anello di congiunzione per lo studio sul problema del vandalismo e creatività affrontato dalla stessa Simona Argentieri.Luca Trabucco, riferito nello specifico, ad Edvard Munch.

«.....Egli deve essersi trovato a "sentire il dolore senza soffrirlo" (Bion, 1970),..... per poter soffrire il suo dolore solo nel momento in cui ne fosse stato capace..... le opere "della memoria" più recente precedono quelle dei ricordi più antichi.»

[3] sintetizza il problema che si evince da entrambi i lavori di Magherini ed Argentieri, ovvero l'uso dell'arte per il tentativo di rielaborazione del dolore sentito , ma non sofferto ,in un momento molto posteriore all'accadimento del fatto causante ovvero quando l'artista ha o pensa di avere più o meno inconsciamente gli strumenti per soffrire il dolore senza rimanerne annichilito. In generale vale per altri artisti dal vissuto travagliato.

I due lavori succitati della Argentieri e Magherini ,(nonchè quanto esplicitato da Trabucco nel saggio su Edward Munch) correlano aspetti della sua vita dello scultore interpretati in modi diversi da quelli usati dagli storici e dai critici d'arte in senso stretto, ma integrabili col lavoro di questi ultimi.

Prendiamo in considerazione quello della supposta omosessualità. La Magherini si riferisce ad alcuni lavori di Michelangelo colegandoli a spinte omosessuali

«Michelangelo abbia tradotto in essi le inquietudini private, la radice di uno "sregolato sentimento omosessuale"... Sappiamo quanto il rapporto con Vittoria Colonna abbia consolato la vita di Michelangelo in un periodo di sconforto e noia, di meditazioni pessimistiche, solitari raccoglimenti, meditazioni sulla morte»

[4]

 
Ganimede
 
incisione tratta dall'omonimo disegno di Michelangelo Buonarroti

Nello specifico la Punizione di Tizio e Il Ratto di Ganimede riferiti all'amicizia con Tommaso dè Cavalieri,mentre riferite a Vittoria Colonna ,il Cristo Crocifisso con la Vergine e San Giovanni

 
Copia della Crocifissione di Michelangelo nella Cattedrale di Logroño in Spagna

e una Pietà. Vittoria Colonna, donna di carattere forte [5] costituì

«un sicuro porto per le inquietudini di mezza età di Michelangelo»

[6],quando secondo l'Argentieri terminò il momento narcisitico "eroico"

«A quel tempo, per Michelangelola rappresentazione della bellezza del corpo umano doveva ricondurre l’anima di chi crea e di chi guarda al divino. Nel segno di un narcisismo senza conflitto...»

[7]

di tale periodo la pietà di San Pietro è ritenuta ,dall'Argentieri stessa, il più alto esempio, e tornando al lavoro della Magherini si evince che Vittoria Colonna fu un buon succedaneo di figura materna (Oggetto d'Amore Primario).

Sulla omosessualità reale permongono forti dubbi,visto anche il carattere di Michelangelo, suffragati da altri casi di grandi artisti in cui l'interpretazione in qualche maniera di una "donna" altro non era un succedaneo, quanto si voglia distante nella realtà,della mancanza di una figura femminile accanto all'artista.[8]. La Magherini specifica:

«Ma attraverso una lettura psicoanalitica possiamo vedere la crescente esperienza di un sé che esprime fatica ad autosostenersi - né viene sostenuto -, l'incapacità di una holding materna»

[9]

[10] [11] Verrebbero quindi confutate la considerazioni,perfettamente impostate sotto il profilo storico -ambientale, di Giovanni Dall'Orto [12]:

«Prendiamo Michelangelo. È da almeno un secolo che non c'è "lista dei froci famosi" che non si apra con il suo nome. E meritatamente. Chi se non lui ha rivelato nella sua opera d'arte una passione frenetica per il corpo maschile, addirittura esagerata, accoppiata a rara insensibilità per quello femminile? Chi se non lui ha squadernato in sonetti ardenti, che hanno fatto arrossire generazioni di studiosi di arte figurativa e di letteratura, il suo bruciante ardore per una nutrita pattuglia di giovanetti?»

[13]

Tornando quindi a Simona Argentieri:

«Inevitabilmente, tra l’artista e l’opera si mettono in moto dinamiche intrap-sichiche di identificazioni primarie e secondarie, a vari gradi di separazione, individuazione, differenziazione. In altre parole, detto nel più lineare linguaggio kleiniano, l’opera diviene il palcoscenico del gioco relazionale tra gli “oggetti interni” dell’artista.»

[14] Argentieri Creatività, vandalismo e restauro nella dimensione intrapsichica e quindi le rappresentazioni artistiche fatte da Michelangelo nulla possono aver a che vedere con la sua vita reale, contraddicendo nella sostanza anche lo psicanalista Jack Drescher che nel suo articolo cita tout court Michelangelo fra gli amosessuali famosi.[15]

L'evoluzione delle Pietà ed il retroterra psichico correlato modifica

 
Pieta'
 
Pieta' Rondanini
 
Torso Belvedere

Il torso Belvedere,ovvero Aiace Telamonio, fu una delle matrici di ispirazione di Michelangelo. Se ne nota ancora l'influsso, per la potenza plastica, nella Pietà del Museo dell'Opera del Duomo di Firenze anche se ormai è passato il periodo dei prigioni e/o delle Cappelle medicee[16] in cui l'influsso del "torso Belvedere" è ancor più evidente. [17]

Dal saggio di Simona Argentieri,nella parte inerente losviluppo delle pietà di Michelangelo :

«La scultura – secondo il detto leonardesco che tanto piaceva a Sigmund Freud – è un’arte “per via di togliere”, nella quale è più evidente il contrappunto tra il "creare" ed il necessario parallelo "distruggere" la forma precedente della pietra: a colpi violenti di scalpello .....per lasciare emergere la nuova immagine.......Ogni creazione (lo dice anche Giulio Carlo Argan è un atto distruttivo»

[18],[19]

L'opera attaccata dal vandalo o creata dall'artista, oltre ad aver basi comuni a livello di azione fisica può essere anche una sintesi fra azione di distruttività e creatività per l'artista. Simona Argentieri focalizza l'attenzione sulla Pietà Rondanini nella quale vi sono collegamenti simbolici a ricordi molto antichi della mente, difficilmente recuperabili in modo cosciente, sia in senso distruttivo che riparatorio, che in entrambi i sensi frammisti.

Tali collegamenti e ricordi, essendo indissolubilmente legati fra di loro, sono talvolta difficilmente recuperabili ed anche attualmente con tecniche psicoanalitiche del profondo,dal punto divista terapeutico.L'Argentieri si occupa nel saggio più specificatamente di vandalismo e creatività attraverso le Pietà, mettendo a confronto l'evoluzione mentale del Maestro con il sostrato psichico che portò un attacco quasi vandalico da parte di quest' ultimo alla Pietà di Santa Maria del Fiore ed ancor maggiormente alla statua da cui estrasse la Pietà_Rondanini. Quanto dice l'Argentieri è legato al lavoro un'altra psicoanalista : Graziella Magherini,autrice fra l'altro della Sindrome_di_Stendhal [20].Nel suo studio [21] ella fa un escursus del vissuto di Michelangelo che poi permetterà l'aggangio con le tesi dell'Argentieri.

«Con queste cocenti delusioni può essere messo in rapporto l'emergere in Michelangelo, all'età di 40 anni, di una tragica immagine di sé, così diversa dal senso vittorioso di sé nella parte iniziale della sua carriera.....»

[22]

«.....parallelamente a queste "delusioni" emergono, con possibilità di significative elaborazioni psicoanaliticamente orientate, due importanti percorsi affettivi, rintracciabili negli anni romani: il rapporto con Tommaso dè Cavalieri, personaggio singolarmente modesto accanto a questo gigante, e il rapporto con la nobildonna Vittoria Colonna, donna di grandissima personalità»

ed ancora molto chiarificatore

«Attraverso il linguaggio religioso vi è il tema dominante della maternità e della morte e una immedesimazione coinvolgente con il rito del sacrificio»

 
Piazza San Pietro di Tommaso Cuccioni
 
Michelangelo consegna a Giulio II modellino di San Pietro

La Magherini fa un tracciato della lunghissima vita di Michelangelo ,dal baliatico all'ambiguità di aver due "madri",la balia e la madre naturale.La balia è la sorella di uno scalpellino che diverrà scultore provetto,inizia l'interesse di Michelangelo per il marmo e la scultura,ma sopratutto per la pietra che contiene la scultura.Muore la madre naturale,Michelangelo torna a casa,i rapporti col padre son difficcilissimi:quest'ultimo giudica gli scultori come manovali,solo l'intervento di Lorenzo De Medici permette al giovane di proseguire il suo lavoro nella scultura.

È il momento eroico in cui Michelangelo pensa,ovvero meglio dire avverte la sensazione, di poter risolvere i suoi conflitti interni con la bellezza del suo lavoro (e e quindi la prima Pietà,quella di San Pietro). L'Argentieri basa parte del suo lavoro sulle richerche inerenti le Pietà Michelangiolesche portate aventi da Antonio Paolucci,al tempo sovrintendente alle Belle Arti di Firenze.

C'è una forte coincidenza fra quello detto dalla Magherini:

«Attraverso il linguaggio religioso vi è il tema dominante della maternità e della morte e una immedesimazione coinvolgente con il rito del sacrificio»

e quello asserito dalla Argentieri,la Magherini focalizza sulla pietà dell'opera del duomo (Pietà di S. Maria del Fiore) in cui individua una identificazione non da parte di Michelangelo non solo nella figura di Nicodemo ma nel Cristo e nella Madonna[23] .Gli arti della Madonna "sottentrano" al corpo del Cristo quasi facendone un'un'unica figura,cosa che poi sarà ripresa con ben più evidenza e ridotta all'essenza nella Pietà_Rondanini. .[24]

Note modifica

  1. ^ Alcuni lavori sono ritenuti importanti sia per l'accuratezza del contenuto sia per l'alto grado di specializzazione nel campo psichiatrico ed artistico degli autori stessi. In tal maniera sono considerati i lavori della psicanalista didatta Simona Argentieri (membro dell'International Psycho-Analytical Association e della psicanalista esperta d'arte, autrice di numerosi libri nel settore, Graziella Magherini, nel particolare esperta di studi michelangioleschi
  2. ^ rapporti fra Michelangelo e Tommaso dè Cavalieri;fra l'altro dal 1548, al de’ Cavalieri fu conferita la carica deputato della fabbrica del Campidoglio
  3. ^ Arte e trasformazione della sofferenza mentale. Riflessioni psicoanalitiche su un percorso artistico
  4. ^ sempre da Magherini:Psicoanalisi e arte tra emozione e ricerca Michelangelo e il linguaggio degli affetti
  5. ^ (e di non spiacevole aspetto)
  6. ^ sempre da Magherini:Psicoanalisi e arte tra emozione e ricerca Michelangelo e il linguaggio degli affetti
  7. ^ [1]
  8. ^ Casi eclettanti son l'intervista al pittore Antonio_Ligabue,vestito da donna che spiega il suo travestimento per sentirsi meno solo mancandogli una reale compagna,o della "identità femminile" di Marcel_Duchamp,ovverosia il suo travestimento nei panni di Rosa Selay Rosa Selay,senza che per tali motivi i due fossero omosessuali.La situazione riferita a Michelangelo e forse estendibile agli altri due,guardando a fondo il loro vissuto
  9. ^ da Psicoanalisi e arte tra emozione e ricerca Michelangelo e il linguaggio degli affetti
  10. ^ col termine holding viene il sostegno sia fisico che psichico dato a soggetto che non è ancora capace di applicare le sue funzioni psicofisiche in modo da affrontare i problemi della vita autonomamentè Donald_Woods_Winnicott fissa tre parametri mediante i quali si può definire o meno una "madre sufficientemente buona", holding, handling e object presenting. Handling è la caratteristica relativa all'accudimento "spicciolo", object presenting è la capacità materna di rendere disponibile l’oggetto di cui il bambino abbisogna quando è maggiormente utile per la sua formazione-crescita cioè né troppo presto né troppo tardi.
  11. ^ I collegamenti al fenomeno di "interpretazione femminile" per Antonio_Ligabue possono esser riferiti alla sua travagliata infanzia :

    «Nel 1900 viene affidato ad una coppia di svizzeri tedeschi; non verrà legittimata la sua adozione, ma il bambino si legherà moltissimo alla matrigna, con un insolito rapporto di amore e odio»

    da biografia di Antonio Ligabue, mentre per Marcel Duchamp,proveniente da famiglia di artisti anche affermati, la lettura in chiave psicologica del "Grande Vetro", ritenuta una fra le sue più riuscite opera, rivela una confusione fra rapporti parentali ed amorosi nel senso erotico,nei confronti della sorella e non applicati per quanto se ne sappia,sempre nel grande vetro, nel particolare della macinatrice di caffè rivela,probabilmente stati confusivi ben precedenti all'esplicazione di amore erotico, ed ancora, sempre Duchamp,scrive sul suo ben noto orinatoio il termine mutter (madre) ben comprensibile anche se incompleto.
  12. ^ Michelangelo e l'omosessualità di Giovanni Dall'Orto, autore fra gli altri di : Figli diversi. New generationcon Dall'Orto Paola Editore: Sonda;Figli diversicon Dall'Orto Paola Editore: Sonda;Manuale per coppie diverseEditore: Editori Riuniti;La pagina strappata Editore: EGA-Edizioni Gruppo Abele; Figli diversi. Come vivere serenamente l'omosessualità in famiglia. Scritto da una madre e da suo figlio con Dall'Orto Paola Editore: Sonda
  13. ^ da Michelangelo e l'Omosessualità di Giovanni Dall'Orto
  14. ^ il linguaggio egocentrico del bambino rappresenta uno dei fenomeni di transizione dalle funzioni interpsichiche a quelle intrapsichiche e cioè un passaggio da forme di attività sociale a forme di attività interamente individuale.
  15. ^ Il "caso" omosessualità di Jack Drescher
  16. ^ Museo delle Cappelle Medicee
  17. ^ l'identicazione del torso Belvedere è messa in evidenza dalla pelle di pantera e non di leone per cui non Ercole,precedentemente ipotizzato,ma Aiace Telamonio

    «..... anonimo per cinquecento anni..... scultura,.... riconoscendo in essa l'eroe omerico Aiace che medita il suicidio..»

    comunicato stampa dei musei vaticani
  18. ^ Simona Argentieri,(membro dell'International Psycho-Analytical Association; analista didatta dell'Associazione Italiana di PsicoanalisiSPI)
  19. ^ da uniBo : Simona Argentieri, Creatività, vandalismo e restauro nella dimensione intrapsichica
  20. ^ sulle connesione fra il "senso del bello" e la mente.(scheda del libro)
  21. ^ Psicoanalisi e arte tra emozione e ricerca Michelangelo e il linguaggio degli affetti
  22. ^ testualmente da lavoro Psicoanalisi e arte tra emozione e ricerca Michelangelo e il linguaggio degli affetti di Graziella Magherini
  23. ^ (da un'osservazione di Ascanio Condivi del 1553)
  24. ^ Condivi fu allievo e biografo di Michelangelo e ne scrisse una biografia nel 1553,che seppur confutabile storicamente in alcuni settori è importante per le impressioni avuta da uno che era anche uno scultore.

Bibliografia generale modifica

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  • Sir Sir_Herbert_Read ,educare con l'Arte,1943
  • Wilfred_Bion (1962) Una teoria del pensiero, in: Analisi degli schizofrenici e metodo psicoanalitico, Armando, Roma 1970.
  • Wilfred_Bion (1966) Il cambiamento catastrofico, Loescher, Torino 1981.
  • Bollas C. (1987) L'ombra dell'oggetto, Borla, Roma 1989.
  • Bonasia E. (1997) Il sillogismo malato: la paura di morire e il sacrificio della verità, letto all' International Centennial Conference on Wilfred_Bion, Torino 16-19 luglio 1997.
  • Di Chiara G. e coll. (1985) Preconcezione edipica e funzione psicoanalitica della mente, in: Riv. Psicoan., XXXI, 3.
  • Ferrari S. (1994) Scrittura come riparazione, Laterza, Bari.
  • Sigmund Freud (1907) Il poeta e la fantasia, OSF, vol. 5.
  • Sigmund Freud (1919) Il perturbante, OSF, vol. 9.
  • Grinberg L. (1971) Colpa e depressione, Il Formichiere, Milano 1978.
  • Jaques E. (1965) Morte e crisi di mezza età, in: Lavoro, creatività e giustizia sociale, Boringhieri, Torino 1978.
  • Magherini Graziella (1992), La_sindrome_di_Stendhal, Feltrinelli, Milano.
  • Magherini G. (1997) Viaggio e dimensione estetica della conoscenza,letto all'International Centennial Conference on W.R. Bion, Torino 16-19 luglio 1997.
  • Donald_Meltzer (1988) Amore e timore della bellezza, Borla, Roma 1989.
  • Segal H. (1951) Un approccio psicoanalitico all'estetica, in: Scritti psicoanalitici, Astrolabio, Roma 1984.
  • Tagliacozzo R. (1982) La pensabilità: una meta della psicoanalisi, in:Itinerari della psicoanalisi (a cura di G. Di Chiara), Loescher,Torino.
  • Donald_Winnicott (1971) Gioco e realtà, Armando, Roma 1974.
  • Graziella Magherini. La_sindrome_di_Stendhal. Firenze, Ponte Alle Grazie, 1989. (scheda)
  • Michelangelo. Le tre Pietà di Antonio Paolucci Editore Skira

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica