Utente:Maurus Flavus/SAEPTUM ARENA

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Promemoria e altro da fare modifica

Citazioni su Michelangelo Antonioni modifica

Utilizzate modifica

«Cronaca di un amore mi era piaciuto, ma non era stato il colpo di fulmine; non avevo visto le novità nella messa in scena, ero stato colpito dall'aspetto "romanzo noir americano". L'entusiasmo è venuto vedendo il secondo film, La signora senza camelie. Ho adorato Le amiche, sono tornato a vederlo il giorno dopo, e allora Cronaca di un amore si è ricomposto in modo diversonella mia mente e mi è apparso totalmente "pavesiano". Dopo Il grido, un film stupendo, c'è stato L'avventura. Mi ha colpito in questo film mitico la padronanza straordinaria della disposizione degli attori in rapporto alla scenografia (e vice versa). Antonioni ha un modo singolare di introdurre i personaggi attraverso il paesaggio (e il contrario). La sua utilizzazione della profondità di campo ci imprigiona come mosche in una tela di ragno.[1]»

«Nei suoi film abbiamo l'impressione che ci sia molto silenzio. I dialoghi in effetti sono meno importanti delle immagini, sono là per dare l'impressione, per così dire, che non si tratta di un film muto. Questo grande regista è un sottile analista dei sentimenti (si scala una montagna, si raggiumge una pianura, e ci si accorge che ci sono altre montagne da scalare...). Non è un pensatore, è un poeta. Quello che mi colpisce di più non è soltanto la maestria formale dei suoi film, è soprattutto l'intensaemozione che mi comunicano. Si è detto a volte che Antonioni e di ghiaccio: trovo che non sia affatto freddo, al contrario quel "ghiaccio brucia". I film di Rossellini, per esempio, non mi danno questa emozione diretta che provo davanti ai fil di Antonioni, con i quali ho un contatto più fisico.»

«Antonioni è un'ipnotizzatore geniale, mi ha comunicato la passione, l'ossessione per l'immagine. C'è qualcosa di ossessivo nelle suo immagini, le "compone" con una cura straordinaria. Vien voglia di paragonarlo a certi pittori ferraresi come Cosmé Tura e Francesco del Cossa. Le sue immagini sono molto ricercate, ma sempre necessarie. Antonioni maestro dell'astrazione al cinema? Io lo vedo piuttosto come un artista figurativo, perchè fa sempre sentire con molta precisione dove ci troviamo...»

«Ha un modo molto peculiare di orientare gli sguardi: i suoi attori, un po' come in Ozu, non si guardano quando parlano. Si direbbe che Antonioni ci intrappola continuamente per ipnotizzarci.»

«L'eclisse è una scommessa folle: presentandoci dei personaggi "inattivi", alla deriva in paesaggi vuoti, il regista ci invita a scoprire le tempeste che si agitano all'interno dei personaggi.»

«Antonioni ha un modo molto personale di usare i piani sequenza, con delle sorprendenti "entrate" ed "uscite" di campo. A differenza di Max Ophuls, il grande specialista del piano sequenza dinamico, Antonioni nasconde i movimenti della cinepresa. E questo è il massimo. Eccellente è anche il suo modo di servirsi della musica: lui che è, come Bresson, contrario alla musica, sceglie sempre degli ottimi musicisti, basti pensare al grande Fusco»

«Nel 1995 Antonioni è riuscito a girare un'altro film dopo dieci anni di silenzio, e Hollywood gli ha dato, un po' in ritardo, l'oscar alla carriera. Che piacere sentire che Michelangelo è vivo, gira dei film, è ritornato. J'en suis râvi!»

«Per me Antonioni è il più grande regista vivente al mondo. l'insieme della sua opera è qualcosa di assolutamente monumentale, è un'opera che implica una vera e propria metafisica, un'opera che può essere studiata nelle Università come Flaubert e Mallarmé

«Dicono che in Antonioni i personaggi sono assenti; non sono assenti, si tratta di un altro tipo di coscienza proiettata fuori da se stessa, e questo fa emergere gli oggetti in un modo copletamente diverso. L'oggetto "balzachiano" si può dire che sia familiare poichè appartiene alla familiarità dell'autore, l'oggetto di Antonioni è costantemente estraneo, enigmatico, unheimlich, diceva Husserl, non-familiare. La familiarità tra l'uomo e le cose è scomparsa; ma il mondo pertanto appare con maggior forza, il mondo è molto più presente.»

«L'assenza. L'attesa. Il desiderio dell'altro... Troppo spesso l'opera di Antonioni è stata percepita come un rapporto desolato, solitario sull'incomunicabilità. Si tratta, al contrario, di comunicazione, affettiva e viva, in ogni suo film (e nei suoi disegni A volte si fissa un punto...): una comunicazione appassionata, passionale, infinitamente più concreta di tutti i dialoghi a vanvera e convenzionali che ingombrano i nostri schermi. Sulle rovine di questa pretesa comunicazione, attraverso la parola si crea sotto i nostri occhi distratti uno scambio più intenso, più segreto, meno razionale e al contempo meno vano. Cinema d'evidenza svelata.»

«Antonioni ha rivoluzionato il cinema. Nei primi tre quarti d'ora de L'avventura, nel finale di Blow Up, nella prima parte di Professione reporter, Antonioni è riuscito ad entrare in zone e situazioni narrative mai esplorate prima, è riuscito cioè a servirsi di elementi di cui non ci si serviva, a creare delle tensioni insostenibili, un po' come in Jeux di Debussy

«Non ci sono invenzioni pittoriche in Visconti, mentre in Antonioni, ed in maniera diversa in Fellini, c'è una cultura grafica e pittorica eccezionale.»

«Antonioni è stato il primo a trattare della difficoltà di comunicare. Forse è il vero erede di Pavese? Nei suoi film l'uomo non agisce, non è attivo, è complessato di fronte all'attivismo sentimentale, sensuale, creativo delle donne.»

«Nell'indagine dei sentimenti è sceso a profondità insondabili.[1]»

«Ha lasciato un'impronta su centinaia di registi contemporanei.[1]»

«Antonioni è il grande artista del nostro tempo.[1]»

«Antonioni fa parte della ristrettissima schiera di cienasti-poeti che si creano il proprio mondo, i suoi grandi film non solo non invecchiano ma col tempo si riscaldano.[1]»

Nuove modifica

«... l'artista ammira e si stupisce; il suo sguardo può essere critico, ma non è accusatore: l'artista non conosce risentimento. Caro Antonioni, proprio perché tu sei un artista la tua opera è aperta al Moderno. Molti prendono il Moderno come una bandiera di combattimento levata contro il vecchio mondo, i suoi valori compromessi; ma per te, non è il termine statico di una facile opposizione; anzi il contrario, il Moderno è la difficoltà attiva di seguire il mutare del Tempo, non più solamente a livello della grande Storia, ma all'interno di quella piccola Storia di cui è misura l'esistenza di ciascuno di noi. Cominciata all'indomani dell'ultima guerra, la tua opera si è così rivolta, di momento in momento, secondo un doppio movimento di vigilanza, al mondo contemporaneo e a te stesso; ognuno dei tuoi film è stato, a livello personale un'esperienza storica, l'abbandono cioè di un problema vecchio e la formulazione di una domanda nuova; il che significa che tu hai vissuto e trattato la storia di questi ultimi trent'anni con sottigliezza, non come la materia di un riflesso artistico o di un impegno ideologico, ma come una sostanza di cui tu dovevi captare, di opera in opera, il magnetismo. Per te il contenuto e la forma sono storici allo stesso modo; i drammi, come tu hai detto, sono indifferentemente psicologici e plastici. Il sociale, il narrativo, il nevrotico, non sono che livelli, pertinenze, come si dice in linguistica, del mondo totale, che è l'oggetto di ogni artista: c'è una successione, non una gerarchia degli interessi. ... La tua inquietudine per l'epoca non è quella dello storico, del politico o del moralista, ma piuttosto quella dell'utopista che cerca di scorgere su punti precisi il mondo nuovo, poiché ha voglia di quel mondo e vuole già farne parte. La vigilanza dell'artista, che è la tua, è una vigilanza amorosa, una vigilanza del desiderio. ... Così quando dichiari (in un'intervista con Godard): "Provo il bisogno di esprimere la realtà in termini che non siano affatto realistici", tu testimoni una corretta percezione del senso: non lo imponi, ma non lo abolisci. Tale dialettica conferisce ai tuoi film (uso ancora lo stesso termine) una grande sottigliezza: la tua arte consiste nel lasciare la strada del senso sempre aperta, e come indecisa, per scrupolo. È proprio in questo che tu assolvi il compito dell'artista di cui il nostro tempo ha bisogno: né dogmatico, né insignificante.»

"Michelangelo Antonioni con L'eclisse ha raggiunto la piena maturità ... si vede soprattutto nel rapporto con la sua materia, libero, equilibrato, misurato.[2]

Note modifica

  1. ^ a b c d e Citazioni tratte dal saggio di Aldo Tassone, I film di Michelangelo Antonioni : un poeta della visione, Roma, Gremese, 2002. ISBN 8884401976
  2. ^ Alberto Moravia, L'amore difficile di un caposcuola, in "L'Espresso", 22 aprile 1962, p. 31

Caravaggisti modifica

Mariella Utili (a cura di), Museo di Capodimonte, Milano, Touring club italiano, 2002

Francesco Bonami modifica

fonti documentali[1] [2]

Note modifica

  1. ^ Raffaele Gavarro, nel saggio che ananlizza l'evolversi della figura del curatore d'arte nel secondo dopoguerra, lo pone come figura chiave dell'attuale moderna evoluzione: "E’ questo il momento in cui comincia a prender forma la figura del curatore così come lo intendiamo oggi. Achille Bonito Oliva, Harald Szeemann, ma anche Germano Celant, che pure aveva iniziato con l’Arte Povera, sono i traghettatori principali di questo cambio ... figure come Dan Cameron, Jeffrey Deitch e Francesco Bonami rappresentano un' ulteriore evoluzione, che ha appunto compiutamente definito la figura dell'attuale curatore moderno.", in Raffaele Gavarro, Oltre l'estetica, Roma, Meltemi, 2007. ISBN 9788883535956
  2. ^ Luca Beatrice, Cristiana Perrella così lo definiscono già nel 1998: "Francesco Bonami, curatore a New York da oltre dieci anni, è osservatore privilegiato e veramente in relazione con il mondo dell'arte internazionale" (in Luca Beatrice, Cristiana Perrella, Nuova arte italiana : esperienza visiva ed estetica della generazione anni novanta, Roma, Castelvecchi, 1998. ISBN 8882100553)

Visto la mancanza di contradditorio, confido in una generale consonanza d’opinione ed elimino il suddetto avviso. Saluti,

Esempi modifica

  • Esempio Citare fonti:

Sono er mejio de tutti quanti![senza fonte]

  • Esempio Chiarire:

È considerato uno dei più grandi geni dell'umanità[Non è il caso di citare una fonte primaria per una frase palesemente non NPOV?].

  • Esempio rimando a determinato capitolo di una voce:

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Bibliografia Gino De Dominicis in preparazione modifica

  • Achille Bonito Oliva, Gino De Dominicis : l'immortale : catalogo della mostra tenuta a Roma, MAXXI, Museo nazioanle delle arti del XXI secolo, 30 maggio-7 novembre 2010, Milano, Electa, 2010. ISBN 9788837075811
  • Gino de Dominicis : speciale Flash Art International, Milano, Giancarlo Politi Editore, 2008
  • Gino De Dominicis: Calmita cosmica, 1988 : Chateau de Versailles, 4-15 octobre 2007, Versailles, Chateau de Versailles ; Foligno, Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, 2007
  • Andrea Bellini e Laura Cherubini, Gino De Dominicis : Flash Art, Edition spéciale publiée à l'occasion de l'exposition au Centre National d'Art Contemporain de La Villa Arson Nice, Nizza, Ministere de la Culture, 2007
  • Italo Tomassoni (a cura di), Ancona per Gino De Dominicis : Atti del Seminario : Sala del Rettorato Università Politecnica delle Marche 16 ottobre 2004, Ancona, Mediateca delle Marche, 2005. ISBN 8889328029
  • Italo Tomassoni (a cura di), Gino De Dominicis: calamita cosmica : mostra tenuta ad Ancona, Mole Vanvitelliana nel 2005, Ancona, Mediateca delle Marche, 2005
  • Alberto Fiz, Gino De Dominicis : antologica 1970-1995 : mostra tenuta a Milano, ottobre-dicembre 2001, Milano, Poleschi arte, 2001
  • Federica Gerace, Gino De Dominicis, Milano, Charta, 1999. ISBN 888158266X
  • Fabiola Brugiamolini (a cura di), Sulle tracce di un'assenza : esordi anconetani e altro di Gino De Dominicis : 24 Aprile-23 Maggio 1999, Ancona, Amministrazione Provinciale di Ancona, Assessorato Cultura e Beni Culturali, 1999
  • Italo Tomassoni, Gino De Dominicis : sulle tracce di un universo immobile, in Flash Art n.214 Febbraio-Marzo 1999
  • Miriam Mirolla, L'immortalità : intervista a Gino De Dominicis, in Flash Art n.214 Febbraio-Marzo 1999
  • Marco Senaldi, Lo spirito a Punxusatawney : arti e mestieri di Gino De Dominicis, in Flash Art n.214 Febbraio-Marzo 1999
  • Italo Tomassoni, Il caso Gino de Dominicis, in Flash Art n.144 Giugno 1988
  • Gabriele Guercio (a cura di), Gino de Dominicis : raccolta di scritti sull'opera e l'artista, Torino, Umberto Allemandi, 2001. ISBN 8842210439
  • Gino de Dominicis. - Roma, Galleria L'Attico, 1970

Bibliografia Giorgio Morandi in preparazione modifica

  • Cesare Brandi, Morandi, Firenze, Le Monnier, 1942
  • Cesare Brandi, Ritratto di Morandi, Milano, All'insegna del pesce d'oro, 1960 (Contiene: Cesare Brandi, Appunti per un ritratto di Morandi ; Vanni Scheiwiller, Iconografia di Giorgio Morandi)
  • Cesare Brandi, Morandi lungo il cammino, Milano, Rizzoli, 1970
  • Cesare Brandi, Morandi, Roma, Editori riuniti, 1990 (contiene il carteggio Brandi-Morandi 1938-1963, a cura di Marilena Pasquali)
  • Roberto Longhi, Giorgio Morandi, in Da Cimabue a Morandi, Milano, Arnoldo Mondadori, 1973
  • Roberto Longhi, Giorgio Morandi al Fiore, Milano, Electa, 1990
  • Cesare Gnudi, Morandi, Firenze, Edizioni U, 1946
  • Guido Giuffrè, Giorgio Morandi, Firenze, Sansoni, 1970
  • Franco Solmi, Morandi: storia e leggenda, Bologna, Grafis, 1978
  • Giorgio Morandi : catalogo della mostra, Palazzo dei Diamanti, 1 luglio-8 ottobre 1978, Ferrara, Galleria civica d'arte moderna, 1978
  • Morandi e il suo tempo : catalogo della mostra, Bologna, Galleria comunale d'arte moderna, 9 novembre 1985-10 febbraio 1986, Milano, Mazzotta, 1985
  • Giorgio Morandi, Torino, Allemandi, 2000. ISBN 8842209791
  • Philippe Jaccottet, La ciotola del pellegrino : Morandi, Bellinzona, Casagrande, 2007
  • Fabrizio D'Amico, Morandi, Milano, 5 continents, 2004. ISBN: 8874391129
  • Alberto Martini (a cura di), Giorgio Morandi, Milano, Fabbri, copyr. 1964
  • Luigi Magnani, Il mio Morandi : un saggio e cinquantotto lettere, Torino, Einaudi, 1982
  • Francesco Arcangeli, Giorgio Morandi, Milano : Edizioni del Milione, 1964
  • Francesco Arcangeli, Giorgio Morandi, nuova ed., Torino, Einaudi, 1981
  • Lamberto Vitali, L'opera grafica di Giorgio Morandi, Torino, Einaudi, 1964
  • Lamberto Vitali, Giorgio Morandi pittore, Milano, Edizioni del milione, 1964
  • Lamberto Vitali, Morandi: Catalogo Generale, 2 voll., Milano : Electa, 1977
  • Marilena Pasquali (a cura di), Morandi, Firenze, Art e dossier Giunti, 1990
  • Marilena Pasquali (a cura di), Morandi. Dipinti: catalogo generale, Milano, Electa, 1990
  • Marilena Pasquali (a cura di), Morandi : acquarelli : catalogo generale, Milano, Electa, 1991. ISBN 8843533835
  • Marilena Pasquali (a cura di), Giorgio Morandi (1890-1990): Mostra del Centenario, Bologna, Civica Galleria d'Arte Moderna, 1990
  • Marilena Pasquali (a cura di), Giorgio Morandi : oggetti e stati d'animo : catalogo della mostra, Brescia, 1996-1997, Milano, Skira, 1996. ISBN 8881182130
  • Marilena Pasquali, Giorgio Morandi: Saggi e Ricerche (1997-2007), Firenze, Noèdizioni, 2007.
  • Marilena Pasquali, Cesare Brandi: Morandi, Pistoia, Gli Ori, 2008 ((contiene il carteggio Brandi-Morandi 1938-1963)
  • Marilena Pasquali, Stefano Bulgarelli, "Tre voci, Ragghianti, Gnudi, Morandi; scritti e documenti 1943-1967", Pistoia, Gli Ori, 2010
  • Michele Cordaro (a cura di), Morandi : l'opera grafica : rispondenza e variazioni, Milano, Electa, 1990. ISBN 8843534203
  • Michele Cordaro, Morandi. Incisioni: catalogo generale, Milano, Electa, 1991. ISBN 8843534211
  • Maria Cristina Bandera, Morandi sceglie Morandi : Corrispondenza con la Biennale : 1947-1962, Milano, Charta, 2001
  • Maria Cristina Bandera (a cura di), Morandi e Firenze : i suoi amici, critici e collezionisti : catalogo della mostra di Firenze, Fondazione di Studi di Storia dell'Arte Roberto Longhi, Villa Il Tasso, 21 gennaio-6 marzo 2005, Milano, Mazzotta, 2005. ISBN 8820217341
  • Maria Cristina Bandera e Renato Miracco (a cura di), Morandi : 1890-1964 : catalogo della mostra, New York Metropolitan Museum, Bologna MAMbo, 2009, Milano, Skira, 2008. ISBN 9788861307179
  • Maria Cristina Bandera (a cura di), Morandi : l'essenza del paesaggio : catalogo della mostra, Alba, Fondazione Ferrero, 16 ottobre 2010-16 gennaio 2011, Milano, 24 ore Cultura, 2010. ISBN 9788871796512
  • L. Cavallo, "Giorgio Morandi a Soffici. Una lettera (inedita), una lettura", in "Ambra", Poggio a Caiano, n. 62, gennaio-marzo 2011, p. 4
  • Luigi Corsetti, "Soffici e Morandi: una lunga intesa", in "Ambra", Poggio a Caiano, n. 62, gennaio-marzo 2011, p. 4

Bibliografia Giambologna in preparazione modifica

  • Patrizio Patrizi, Il Giambologna, Milano, L. F. Cogliati, 1905
  • James Holderbaum, Giambologna, Milano, Fabbri, 1966
  • Giambologna : Il Mercurio volante e altre opere giovanili, Firenze, Museo Naionzle del Bargello, 1984
  • Charles Avery, Giambologna : la scultura, Firenze, Cantini, 1987. ISBN 8877370653
  • Risveglio di un colosso : il restauro dell'Appennino del Giambologna : Catalogo della mostra tenuta a Pratolino, Villa Demidoff, 22 luglio-25 settembre 1988, Firenze, Alinari, 1988. ISBN 8872921481
  • Il Nettuno del Giambologna : Storia e restauro, Milano, Electa, 1989
  • Alessandro Vezzosi (a cura di), L'Appennino del Giambologna : anatomia e identità del gigante : Atti del Convegno tenuto a Firenze nel 1985, Firenze, Alinea, 1990
  • Antonio Paolucci, Gli animali del Giambologna, Firenze, Giunti, 2000. ISBN 880901720X
  • Giambologna tra Firenze e l'Europa : atti del Convegno internazionale, Firenze, Istituto universitario olandese di storia dell'arte, Firenze, Centro Di, 2000. ISBN 88-7038-342-3
  • Davide Gasparotto, Giambologna, Roma, Gruppo editoriale L'espresso, 2005
  • Donatella Pegazzano, Giambologna, Firenze, Art e dossier Giunti, 2006
  • Beatrice Paolozzi Strozzi, Dimitrios Zikos (a cura di ), Giambologna : gli dei, gli eroi : Catalogo della mostra, Firenze, 2006, Firenze, Giunti, 2006. ISBN 8809042921
  • Claudio Pizzorusso, Giambologna e la scultura della Maniera : Baccio Bandinelli, Niccolo' Tribolo, Bartolomeo Ammannati, Benvenuto Cellini, Pierino da Vinci, Giovan Angelo Montorsoli, Stoldo Lorenzi, Vincenzo de' Rossi, Vincenzo Danti, Pietro Francavilla, Milano, Il sole 24 ore, 2008

Bibliografia Lorenzo Lotto in preparazione modifica

  • bibliografia Lorenzo Lotto[1]

Note modifica

  1. ^ Mauro Zanchi, Lotto. I simboli, Art e Dossier Giunti, 2011.

Bibliografie Sassoferrato in preparazione modifica

Note modifica

  1. ^ Cecilia Prete (a cura di), Sassoferrato pictor Virginum : nuovi studi e documenti per Giovan Battista Salvi, Ancona, Il lavoro editoriale, 2010. ISBN 9788876634611
  2. ^ Massimo Pulini (a cura di), Testo in grassettoIl Sassoferrato : un preraffaellita tra i puristi del Seicento : Cesena, Galleria Comunale d'Arte, 16 Maggio-25 Ottobre 2009, Milano, Medusa, 2009. ISBN 9788876981951
  3. ^ Soprintendenza per i beni artistici e storici delle Marche, Giovan Battista Salvi : il Sassoferrato : mostra, 29 giugno - 14 ottobre 1990, Milano, A. Pizzi, 1990
  4. ^ Guido Vitaletti, Il Sassoferrato : Giambattista Salvi, 1609-1685, Sassoferrato, Istituto internazionale di studi piceni, 1990

Bibliografia Beniamino Simoni modifica

  • Giovanni Testori, Beniamino Simoni a Cerveno, Brescia, Grafo, 1976
  • Roberto Andrea Lorenzi (a cura di), Immagini : arte, culture e poteri nell'eta' di Beniamino Simoni : XVIII secolo e oltre, Brescia, Micheletti, 1983
  • Margherita Milani, La Via Crucis di Cerveno, Brescia, Gruppo editoriale Delfo, 1998.
  • Fiorella Minervino, Beniamino Simoni, Milano, Electa, 2000
  • Il legno e la passione : Beniamino Simoni e la Via Crucis di Cerveno, Roccafranca, Compagnia della stampa Massetti Rodella, 2009. ISBN 9788884864055
  • Giovanni Reale, Elisabetta Sgarbi, L'ultima salita : la Via Crucis di Cerveno e il Compianto di Breno di Beniamino Simoni, Milano, Bompiani, 2010. ISBN 9788845265921