Utente:Sandrino68/Sandbox

Gianni Rossi, all'anagrafe Giovanni Rossi (Milano, 1º gennaio 1928Roma, 19 agosto 2001), è stato un regista teatrale, attore e drammaturgo italiano.

Gianni Rossi ha scritto 42 opere teatrali, di cui 38 rappresentate. È stato il fondatore del Teatro CTH (Centro Teatrale dell'Hinterland).

Fra i suoi collaboratori, il musicista Franco Ballabeni, autore delle musiche di scena per la maggior parte degli spettacoli, l'attrice Franca Marchesi, dal 1983 al 1990 protagonista di tutte le sue opere.

Biografia modifica

Gli esordi modifica

Dopo il periodo vissuto a Lecco, si trasferisce a Roma insieme a Giuseppina Setti che diventerà sua moglie, per frequentare i corsi di recitazione e regia all'Accademia Arte Drammatica di Roma "Silvio D'Amico".

Nel 1956 entra a far parte della Compagnia del Piccolo Teatro di Milano, e partecipa come attore agli spettacoli strehleriani "El nost Milan", "L'opera da tre soldi", "Coriolano", "I giacobini", e ne segue come osservatore la regia.

Lavora per la televisione come protagonista in un atto unico, "Il signor Vanità", di P. B. Bertoli, nel 1956. A partire dal 1958 e negli anni successivi, con Giuseppina Setti, mette in scena in spazi quali la Casa della Cultura, il Circolo della Stampa e il teatro dell'Arte di Milano, testi di Brecht, Majakovskij e Porta, fra i quali "L'eccezione e la regola", sino ad allora mai comparso sulle scene milanesi.

Inizia in questo periodo l'attività di autore, scrivendo per il teatro "L'appartamento. Vita di una famiglia di 4 persone in 18 metri quadri" e "Ascesa del fascismo & C."; fonda e dirige, per incarico del Comune di Sesto San Giovanni, la "Civica scuola di recitazione".

Il CTH modifica

Nel 1965 Rossi dà vita, con alcuni collaboratori e allievi, al Centro Teatrale dell'Hinterland (CTH), continuando la sua carriera come uomo di teatro "a tutto tondo": scrive i testi e li trasforma in spettacoli con la sua compagnia in qualità di regista e attore.

Il CTH nel 1974 troverà sede stabile in via Valassina 24 a Milano, sede che inaugura con lo spettacolo 'Lager', scritto, interpretato e diretto da Rossi con Giorgio Dalla Villa, Gabriella de Biaggi, Angela Bandini, Rosa Bianca Criado e Giovanna Fusè. Con una forte connotazione politica, il lavoro del CTH privilegia una teatralità fondamentalmente di testo.
Come descritto da Paolo Lezziero[1], "[...] Il CTH (compagnia teatrale dell’Hinterland milanese) si muove nell’ambito della ricerca attuale di nuove forme drammaturgiche necessitata da tre esigenze fondamentali: rendere conto della complessità/contradditorietà della condizione umana così come si manifesta; definire le dimensioni di un teatro politico che superi il didascalismo e l’uso di verità precostituite o immediatamente leggibili al di là di commerciali esigenze di comunicazione; ipotizzare nello spazio scenico nuovi rapporti: libertà fra corpi/individui vivificando ogni possibile facoltà fisica e vocale dell’attore evento. [...]"

Il CTH si distingue quindi come teatro politico e di ricerca[2]; per la prima volta nell'ambito milanese, al CTH vengono anche organizzate rassegne di poesia visiva e in genere di poesia contemporanea con alcuni dei maggiori esponenti della lirica italiana del periodo, fra cui ad esempio Gio Ferri, Giancarlo Majorino, Alda Merini e Milo De Angelis.

Nel gennaio del 1987 il Teatro CTH è costretto ad abbandonare la sede di Via Valassina, e presenta gli spettacoli al teatro Olmetto e al teatro Nobel.
La ricerca di Gianni Rossi continua poi a Roma, dove si trasferisce nel 1995, cominciando una collaborazione con "L'arte del teatro studio", spazio legato soprattutto alla didattica. Come insegnante, prepara gli allievi a compiere non solo scelte estetiche e drammaturgiche, ma soprattutto etiche, seguendo lo stile che lo ha sempre contraddistinto.
In occasione della sua scomparsa, il teatro OUTOFF di Milano gli dedica la XXVI stagione teatrale[3].

Teatro modifica



1968
"Dissenso CAB"
1969
"L'urgo"
1970
"Delirio 3"
"I pauure"
1971
"M come Dux"
1972
"Che fare?"
1973
"Operaio, padrone e mediatori"
1974
"L'uomo nuovo c'è già. E tu?"
"Lager"
1976-77
"Il garofano"
"Soldati e femministe"
"Io maschista, perché?"
"Il diavolo non lavora"
"Teatrìi per una lotta (armata?)
1978-79
"Ingovernabile. Yes!"
1980
"Il pugno del maschio"
"Allucinazioni psicopolitiche"
"Cabaret"
"Deformance '80"
"Autop e Autin undici percorsi di autonomia"
1981-82
"La Margherita e le bugie del signor Pikappa"
"Teresino" - testo di Vivian Lamarque
"La parola incatenata"
"Come spezzare le scope agli streghi"
"Alterazione"
1983
"Ghiaccio (canzoni antimetropolitane)"
"Farse metropolitane"
1984
"Krak, si! President!"
"Il Grande fratello" - per il Comune di Milano, celebrazioni orwelliane
1985
"I Macbeth, coniugi faccendieri"
1986
"Hoplà, Pene uno e follie"
"I sette del Manualcia"
"Mephisto wars"
1987
"Ritratto di padre che fugge"
"Prometeo incatenato" di Eschilo
1988
"Rossicomiche"
"Antigone" di Sofocle
1989
"Medea" di Euripide
1990
"Giorni felici" di Samuel Beckett
"Asfissie"
1991
"Aspettando Godot" di Samuel Beckett
"Le Antigoni" - di Sofocle, Alfieri, Anouilh e Brecht
1992
"Oggi, Scekspir da ridere!"
1993
"Macbeth" - di William Shakespeare
"Prove di un rapimento"
1994
"Una mama e la sua tusa drugada", in dialetto milanese
1995
"Marzia all'alba (sacrificio di una giornalista)"
1996
"Sogni"
"Viva la torta (spettacolo neosatirico)"

Bibliografia modifica

  • "I teatri di Milano" di Domenico Manzella e Emilio Pozzi - Mursia Editore 1985
  • "Dizionario teatrale di Milano" a cura di Paolo Zenoni - Progetto editoriale realizzato con il patrocinio del Comune di Milano 1993

Note modifica

  1. ^ Compagnia teatrale CTH, quando il teatro è cultura. Di Paolo Lezziero., su specchiosesto.it.
  2. ^ "Teatro politico di ricerca coincide con un uso critico e classista del tempo libero (se usi il tempo libero per distrarti, per dimenticarti, fai un gran piacere al padrone)" - Comunicato del CTH, 1974
  3. ^ Dedica OUTOFF, su digilander.libero.it.

Collegamenti esterni modifica