Utente:Waltramp/Sandbox 2a

Foligno modifica

A Foligno sono posate 8 pietre d'inciampo a ricordo dei deportati a seguito del rastrellamento del 3 febbraio 1944 operato dalle SS e dalla Wehrmacht nel territorio montano del circondario, dove operava la formazione partigiana 4ª Brigata Garibaldi “Foligno”.[1][2]

Pietra d'inciampo Cenni biografici
Data di posa Luogo di posa Stolpersteine Incisione
3 febbraio 2024 Via Scandolaro

42°56′00.3″N 12°43′43.9″E / 42.933417°N 12.728861°E42.933417; 12.728861 (Pietra d'inciampo per Augusto Bizzarri)
 
A FOLIGNO ABITAVA
AUGUSTO BIZZARRI
NATO 1920
ARRESTATO 3.2.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 6.4.1945
Bizzarri, Augusto Augusto Bizzarri (Foligno, 4 novembre 1920 - Wien Hinterbrühl,[3] 6 aprile 1945), partigiano, residente in frazione Colle Scandolaro, calzolaio. Militare, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 entra rella Resistenza tra le fila della 4ª Brigata Garibaldi “Foligno”. È catturato nel rastrellamento del 3 febbraio 1944 in località "cascina Radicosa", dov'era il comando della Brigata, insieme ai compagni Franco Pizzoni e Franco Santocchia. Trasferito nel carcere di Perugia, dove è uno di quelli a subire le maggiori sevizie durante gli interrogatori, è portato a Fossoli il 3 maggio a cui segue, il 21 giugno, la deportazione nel Reich con destinazione Mauthausen e trasferito in vari sottocampi. Muore il 6 aprile 1945 nel sottocampo di Wien Hinterbrühl.[3]
Piazza Faloci Pulignani

42°57′24.48″N 12°42′13.96″E / 42.9568°N 12.703879°E42.9568; 12.703879 (Pietra d'inciampo per Giacomo Melelli)
 
A FOLIGNO ABITAVA
GIACOMO MELELLI
NATO 1904
ARRESTATO 3.2.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
MORTO 26.5.1945
GUSEN
Melelli, Giacomo Giacomo Melelli (Foligno, 12 maggio 1904 - Gusen, 26 maggio 1945), partigiano, contadino, coniugato e padre di tre figli, residente in frazione "Scopoli". Il 3 febbraio 1944, rientrando dai pascoli trova la casa invasa dai tedeschi che lo arrestano e trasferiscono in carcere a Perugia, quindi Fossoli prima della deportazione nel Reich con destinazione Mauthausen quindi GrossRaming,[4], Schlier ed infine Gusen. Liberato muore a causa di un'indigestione il 25 maggio 1945.
località Rasiglia

42°57′33.66″N 12°51′36.28″E / 42.95935°N 12.860077°E42.95935; 12.860077 (Pietra d'inciampo per Luigi Olivieri)
 
A FOLIGNO ABITAVA
LUIGI OLIVIERI
NATO 1924
ARRESTATO 3.2.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
LIBERATO
Olivieri, Luigi Luigi Olivieri (Foligno, 8 novembre 1924 - ???), partigiano della 4ª Brigata Garibaldi “Foligno”, studente residente in frazione "Rasiglia", è catturato il 3 febbraio 1944. Recluso nel carcere di Perugia, quindi Fossoli prima della deportazione nel Reich con destinazione Mauthausen quindi GrossRaming,[4] ed infine Ebensee. Liberato il 6 maggio 1945.
Piazza San Domenico

42°57′13.34″N 12°42′02.42″E / 42.953704°N 12.700673°E42.953704; 12.700673 (Pietra d'inciampo per Franco Pizzoni)
 
QUI STUDIAVA
FRANCO PIZZONI
NATO 1925
CATTURATO 3.2.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINANTO 23.4.1945
GUSEN
Pizzoni, Franco Franco Pizzoni (Foligno, 31 marzo 1925 - Gusen, 23 aprile 1945), partigiano della 4ª Brigata Garibaldi “Foligno”, studente attivo nell' Azione cattolica, residente in frazione "Sant' Eraclio". Catturato il 3 febbraio 1944 in località "Radicosa", dov'era il comando della Brigata, insieme ad Augusto Bizzarri e Franco Santocchia. Recluso nel carcere di Perugia, quindi Fossoli e Bolzano prima della deportazione nel Reich con destinazione Mauthausen dove muore il 23 aprile 1945.
Viale Mezzetti, 2
davanti Caserma Gonzaga

42°57′09.65″N 12°42′26.88″E / 42.952681°N 12.707467°E42.952681; 12.707467 (Pietre d'inciampo per Vincenzo e Antonio Salcito)
 
A FOLIGNO ABITAVA
ANTONIO SALCITO
NATO 1887
CATTURATO 15.2.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINANTO 27.4.1945
Salcito, Antonio Antonio Salcito (Foggia, 15 luglio 1887 - Mauthausen, 27 aprile 1945), partigiano comandante della 4ª Brigata Garibaldi “Foligno”, padre di sette figli. In seguito a delazione è arrestato all’alba nella sua abitazione di Roviglieto insieme al figlio Vincenzo il 15 febbraio 1944. Con loro arrestato anche il figlio Franco, subito rilasciato per la sua giovanissima età. Recluso nel carcere di Perugia, quindi Fossoli prima della deportazione, il 23 giugno 1944, nel Reich con destinazione Mauthausen, matricola 76559. Muore nel campo il 27 aprile 1945.
 
A FOLIGNO ABITAVA
VINCENZO SALCITO
NATO 1921
CATTURATO 15.2.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINANTO 30.4.1945
Salcito, Vincenzo Vincenzo Salcito (Pisa, 16 novembre 1921 - Mauthausen, 30 aprile 1945), figlio di Antonio, partigiano della 4ª Brigata Garibaldi “Foligno”, studente di medicina. In seguito a delazione è arrestato all’alba nella sua abitazione di Roviglieto insieme al padre il 15 febbraio 1944 e recluso nel carcere di Perugia in cella con don Pietro Arcangeli,[5]. Portato a Fossoli il 3 maggio 1944, prima della deportazione nel Reich con destinazione Mauthausen il 21 giugno 1944, matricola 76560. Trasferito nei sottocampi di Grossraming e “Schlier”, muore a Mauthausen il 30 aprile 1945.
Viale Marconi

42°57′16.12″N 12°41′53.51″E / 42.954478°N 12.698198°E42.954478; 12.698198 (Pietre d'inciampo per Franco Santocchia)
 
QUI STUDIAVA
FRANCO SANTOCCHIA
NATO 1921
CATTURATO 3.2.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINANTO 30.4.1945
GUSEN
Santocchia, Franco Franco Santocchia (Foligno, 27 novembre 1924 - Gusen, 30 aprile 1945), figlio di Domenico e Bigi Anna, partigiano della 4ª Brigata Garibaldi “Foligno”, elettricista, È arrestato il 3 febbraio 1944 insieme a Franco Pizzoni e Augusto Bizzarri. Recluso nel carcere di Perugia, quindi Fossoli e Bolzano prima della deportazione nel Reich con destinazione Mauthausen. Trasferito a Gusen, muore il 30 aprile 1945.
Piazza Giacomini

42°57′26.5″N 12°42′26.3″E / 42.957361°N 12.707306°E42.957361; 12.707306 (Pietre d'inciampo per Lino Spuntarelli)
 
A FOLIGNO ABITAVA
LINO SPUNTARELLI
NATO 1922
ARRESTATO 3.2.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINANTO 30.3.1945
GUSEN
Spuntarelli, Lino Lino Spuntarelli (Foligno, 17 luglio 1922 - Gusen, 30 marzo 1945), partigiano della 4ª Brigata Garibaldi “Foligno”, operaio meccanico presso il campo d'aviazione di Foligno, residente in frazione "Maceratola". È catturato il 3 febbraio 1944 in frazione "Rasiglia", dove era giunto con la famiglia per sfollamento il giorno precedente, sistemandosi presso gli Olivieri, loro parenti stretti: Spuntarelli è nipote di Luigi Olivieri. Recluso nel carcere di Perugia, quindi Fossoli prima della deportazione nel Reich con destinazione Mauthausen. Trasferito a Gusen, muore al campo il 30 marzo 1945.

|data9=unito |luogo9=unito |coordinate9= |immagine9= |scritta9=A MIGGIANO ABITAVA
SALVATORE
MARTELLA
NATO 1921
CATTURATO 10.9.1943
DEPORTATO
IMI
|cennibiografici9=Martella, Salvatore Salvatore Martella |data10=unito |luogo10=unito |coordinate10= |immagine10= |scritta10=A MIGGIANO ABITAVA
AGOSTINO MASCIALI
NATO 1920
CATTURATO 12.9.1943
DEPORTATO
IMI
|cennibiografici10=Masciali, Agostino Agostino Masciali }}

Novoli modifica

Pietra d'inciampo Cenni biografici
Data di posa Luogo di posa Stolpersteine Incisione
23 marzo 2024 Via Carmiano, 6

40°22′28.92″N 18°02′51.85″E / 40.3747°N 18.047737°E40.3747; 18.047737 (Pietra d'inciampo per Giovanni Bruno)
 
Bruno, Giovanni Giovanni Bruno (Novoli, 13 agosto 1920 - ???, 11 febbraio 1944), contadino, figlio di Pantaleo e Palma Bruno. Deceduto durante la deportazione in prigionia, in seguito all’affondamento della nave Oria, salpata dall’isola di Rodi e diretta al porto del Pireo (Atene), 11 febbraio 1944. [6][7]
Via Palombaro, 16

40°22′36.96″N 18°03′08.03″E / 40.376933°N 18.052231°E40.376933; 18.052231 (Pietra d'inciampo per Americo Italo Magis)
 
Magis, Americo Italo Americo Italo Magis (Mendoza, 1 aprile 1911 - Mauthausen, ???), figlio di Bonaventura e Palma Damiano, emigrati da Novoli. Dal padre, sarto, già segnalato e schedato dalla polizia argentina, eredita le idee socialiste. Nel 1919 rientra al paese natio, con tutta la famiglia; nel 1941 emigra a Torino e si mantiene come calzolaio. È catturato nel corso di una retata il 3 marzo 1944 e dalle carceri cittadine è deportato nel Reich con destinazione Mauthausen dove giunge il 20 marzo 1944, nr. di matricola 58951. Subisce un carosello di trasferimenti: al 1°marzo 1945 è a Gusen. Poi si perdono le tracce. A Novoli, la sezione socialista, fino al 1964 portava il suo nome, poi più niente.[6]
Via Libertà, 9

40°22′41.7″N 18°02′47.38″E / 40.37825°N 18.046495°E40.37825; 18.046495 (Pietra d'inciampo per Oronzo Mazzotta)
 
Mazzotta, Oronzo Oronzo Mazzotta (Novoli, 18 maggio 1914 - ???), contadino, figlio di Luigi e Quarta Maria. Disperso in prigionia, nel Reich. Risulta essere internato nello Stammlager XIII B[8], nr. di matr. 1400, al 3 dicembre 1944. Poi non se ne sa piiù nulla.[6]
Via Cadorna, 4

40°22′38.37″N 18°03′11.29″E / 40.377324°N 18.053135°E40.377324; 18.053135 (Pietra d'inciampo per Antonio Parlangeli)
 
Parlangeli, Antonio Antonio Parlangeli (Novoli, 4 aprile 1917 - ???, 11 febbraio 1944), muratore, figlio di Luigi e Addolorata Nitto. Catturato dai nazisti, disperso durante la deportazione, in mare, in seguito all’affondamento della nave Oria, salpata dall’isola di Rodi e diretta al porto del Pireo (Atene), 11 febbraio 1944.[6][7]
Via Palombaro, 27

40°22′35.66″N 18°03′08.22″E / 40.376572°N 18.052283°E40.376572; 18.052283 (Pietra d'inciampo per Santo Quarta)
 
Quarta, Santo Santo Quarta (Novoli, 10 dicembre 1921 - ???, 29 agosto 1945), figlio di Emanuele e Agnese Ruggio. Santo è tra i seicentocinquantamila IMI, internati militari che dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, rifiutandosi di aderire alla RSI, vengono deportati nei campi di concentramento tedeschi sparsi per il Reich. [6]
Via Roma, 25

40°22′38.16″N 18°02′53.44″E / 40.377267°N 18.048179°E40.377267; 18.048179 (Pietra d'inciampo per Antonio Salvatore ValzanoQuarta)
 
Valzano, Antonio Salvatore Antonio Salvatore Valzano (Novoli, 26 novembre 1919 - ???, 11 febbraio 1944), contadino, figlio di Antonio e Maria Rucco. Catturato dai nazisti, disperso durante la deportazione, in mare, in seguito all’affondamento della nave Oria, salpata dall’isola di Rodi e diretta al porto del Pireo (Atene), 11 febbraio 1944.[6][7]

Leverano modifica

Pietra d'inciampo Cenni biografici
Data di posa Luogo di posa Stolpersteine Incisione
27 gennaio 2024  
QUI ABITAVA
ANTONIO SALVATORE
CAZZATO
NATO 1918
INTERNATO MILITARE
MORTO 11.2.1944
PATROKLOS
Cazzato, Antonio Salvatore Antonio Salvatore Cazzato (Leverano, 18 agosto 1918 - Patroklos[9], 11 febbraio 1944), caporale di Fanteria, catturato dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 ed in seguito al rifiuto di aderire alla RSI avviato alla deportazione nel Reich. Disperso in mare in seguito all’affondamento della nave Oria, salpata dall’isola di Rodi e diretta al porto del Pireo (Atene), 11 febbraio 1944.[10]
 
QUI ABITAVA
VITTORIO APRILE
NATO 1918
INTERNATO MILITARE
MORTO 11.2.1944
PATROKLOS
Aprile, Vittorio Vittorio Aprile (Leverano, 11 ottobre 1919 - Patroklos[9], 11 febbraio 1944), soldato di Fanteria, catturato dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 ed in seguito al rifiuto di aderire alla RSI avviato alla deportazione nel Reich. Disperso in mare in seguito all’affondamento della nave Oria, salpata dall’isola di Rodi e diretta al porto del Pireo (Atene), 11 febbraio 1944.[11]
 
QUI ABITAVA
ANTONIO GIUSEPPE
ROLLI
NATO 1922
INTERNATO MILITARE
DEPORTATO 1943
STALAG VI C
LIBERATO
Rolli, Antonio Giuseppe Antonio Giuseppe Rolli (Leverano, 1922 - ???)
 
QUI ABITAVA
ANTONIO ERROI
NATO 1922
INTERNATO MILITARE
DEPORTATO 1943
STALAG VI C
LIBERATO
Erroi, Antonio Antonio Erroi (Leverano, 1922 - ???)
  1. ^ episodio di Foligno 03.02.1944 (PDF), su straginazifasciste.it. URL consultato il 28 aprile 2024.
  2. ^ 3 FEBBRAIO, 8 PIETRE D’INCIAMPO PER NON DIMENTICARE, su comune.foligno.pg.it. URL consultato il 28 aprile 2024.
  3. ^ a b campo di Wien Hinterbrühl, su deportati.it. URL consultato il 28 aprile 2024.
  4. ^ a b GrossRaming, su deportatibrescia.it. URL consultato il 28 aprile 2024.
  5. ^ Alessandro Orfei, Don Pietro, il prete-eroe nell’inferno dei lager, in lanazione.it, 28 gennaio 2023. URL consultato il 28 aprile 2024.
  6. ^ a b c d e f Mosaico della memoria (PDF), su comune.novoli.le.it. URL consultato il 6 aprile 2024.
  7. ^ a b c il naufragio del piroscafo Oria, su piroscafooria.it. URL consultato l'8 aprile 2024.
  8. ^ Stamlager XIII B, su pastorevito.it. URL consultato l'8 aprile 2024.
  9. ^ a b il naufragio del piroscafo Oria, su piroscafooria.it. URL consultato l'8 aprile 2024.
  10. ^ Antonio Salvatore Cazzato, su alboimicaduti.it. URL consultato l'8 aprile 2024.
  11. ^ Vittorio Aprile, su alboimicaduti.it. URL consultato l'8 aprile 2024.