Vasco Palazzeschi (Firenze, 24 novembre 191229 dicembre 1987) è stato un politico, sindacalista e antifascista italiano.

Vasco Palazzeschi

Deputato della Camera dei Deputati
Durata mandato14 gennaio 1966 –
4 giugno 1968
LegislaturaIV
Gruppo
parlamentare
Comunista

Senatore della Repubblica italiana
Durata mandato5 giugno 1968 –
24 maggio 1972
LegislaturaV
Gruppo
parlamentare
Comunista

Segretario Generale Camera del Lavoro di Firenze
Durata mandato1960 –
1965
PredecessoreRenato Bitossi
SuccessoreGianfranco Bartolini

Dati generali
Partito politicoPartito Comunista Italiano

Biografia

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Di origine operaia Palazzeschi entra nel PCd’I nel 1935 e nel 1942 viene arrestato e condannato dal Tribunale Speciale per attività antifascista. Uscito dal carcere dopo il 25 luglio 1943, partecipa al movimento partigiano nella zona di Firenze, nella 22ª Brigata Garibaldi "Lanciotto", compagnia "Fabbroni" (di cui era commissario politico) con il nome di battaglia "Mara".[1] Dopo la Liberazione è impegnato nella ricostituzione del Partito comunista italiano e della Camera del Lavoro di Firenze-CGIL di cui diventerà segretario generale dal 1960 al 1965.[2] Il 14 gennaio 1966 diventa deputato della Repubblica italiana nel corso IV Legislatura per il PCI,[3] e sempre per il PCI viene eletto senatore il 19 maggio 1968, restando in carica fino al 1972.[4]

Memoria

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A Vasco Palazzeschi è stata intitolata una strada nel Comune di Pontassieve e una sala nella sede dell'attuale Camera del Lavoro di Firenze in Palazzo Peruzzi Bouron del Montei.

  1. ^ Vasco Palazzeschi, su toscano27.wordpress.com. URL consultato il 16 aprile 2024 (archiviato il 3 settembre 2023).
  2. ^ Giovanni Contini, Crisi e prima ripresa (1956-1960), in Zefiro Ciuffoletti, Mario Giuseppe Rossi, Angelo Varni (a cura di), La Camera del Lavoro di Firenze dalla Liberazione agli anni settanta, Napoli, ESI, 1991.
  3. ^ Vasco Palazzeschi, su storia.camera.it.
  4. ^ Vasco PALAZZESCHI, su Senato della Repubblica (V Legislatura 1968-1972). URL consultato il 16 aprile 2024 (archiviato il 16 aprile 2016).

Collegamenti esterni

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