Velendol

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Velendol (in italiano Velindò) è un agglomerato di case disabitate vicino all'insediamento di Zapotocco nel comune di Canale d'Isonzo, a pochi chilometri dal valico secondario con l'Italia di Ponte Miscecco.

Velendol
insediamento
Localizzazione
StatoBandiera della Slovenia Slovenia
Regione statisticaGoriziano
ComuneCanale d'Isonzo
Territorio
Coordinate46°05′06.89″N 13°33′57.84″E / 46.085247°N 13.566066°E46.085247; 13.566066
Altitudine430,8 m s.l.m.
Superficie3,31 km²
Abitanti0[1]
Densità0 ab./km²
Altre informazioni
Fuso orarioUTC+1
TargaGO
Provincia storicaLitorale
Cartografia
Mappa di localizzazione: Slovenia
Velendol
Velendol

Storia modifica

 
Citazione di Velindò nel 1660

La prima menzione scritta è del 1660, nel libro dei battezzati del Santuario della Beata Vergine di Castelmonte (UD).[2] Con la convenzione di Fontainebleau del 1807, passò, per un breve periodo fino al 1814, assieme a tutti i territori sulla sponda destra del fiume Isonzo, nel Regno d'Italia napoleonico sotto il Dipartimento di Passariano nel comune di Anicova.[3]
Col congresso di Vienna nel 1815 rientrò in mano austriaca; passò in seguito sotto il profilo amministrativo al Litorale austriaco nel 1849 come frazione del comune di Plava.
Tra le due guerre mondiali fece parte del Regno d'Italia; passò poi alla Jugoslavia e quindi alla Slovenia. Da ricordare il mulino Mlinarjev (Mlinarjev mlin) sotto Velindò, il cui proprietario fu Bernik. Il mulino aveva due macine per macinare sia granturco che grano. Il mulino fu attivo fino al 1960.

Note modifica

  1. ^ Insediamento disabitato nel dopoguerra.
  2. ^ Archivio storico Parrocchia Prepotto (APP) - Libri battezzati, matrimonio e morte
  3. ^ Velindò in: Mappa Originale di Plava con Perlesia, Vertazza, Zapotocco, Velindò e Miscigh, Comune di Anicova – Regno d'Italia, Dipartimento di Passariano, su archiviodistatotrieste.it. URL consultato il 14 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2015).