Venere in pelliccia (film 2013)

film del 2013 diretto da Roman Polanski

Venere in pelliccia (La Vénus à la fourrure) è un film del 2013 diretto da Roman Polański e interpretato da Emmanuelle Seigner e Mathieu Amalric. Il film, selezionato per partecipare in concorso al Festival di Cannes 2013[1], è ispirato all'omonimo testo teatrale di David Ives, co-sceneggiatore della pellicola, a sua volta basato sul celebre romanzo erotico Venere in pelliccia dello scrittore austriaco Leopold von Sacher-Masoch.

Venere in pelliccia
Emmanuelle Seigner in una scena
Titolo originaleLa Vénus à la fourrure
Lingua originalefrancese
Paese di produzioneFrancia
Anno2013
Durata96 min
Rapporto2,35:1
Generedrammatico, erotico
RegiaRoman Polański
SoggettoDavid Ives
SceneggiaturaDavid Ives,
Roman Polański
ProduttoreRobert Benmussa,
Alain Sarde
Casa di produzioneR.P. Productions,
A.S. Films
Distribuzione in italiano01 Distribution
FotografiaPaweł Edelman
MontaggioHervé de Luze,
Margot Meynier
MusicheAlexandre Desplat
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Trama Modifica

In un teatro di Parigi si sono appena concluse le audizioni per una pièce teatrale, che è un adattamento della Venere in pelliccia di Leopold von Sacher-Masoch. Mentre Thomas, il regista/adattatore dell'opera è rimasto solo nel teatro, ormai convinto di non aver trovato l'attrice adatta a interpretare la protagonista della pièce Vanda, si presenta un'ultima donna che si chiama proprio come lei. Dopo molte insistenze, la donna riesce a ottenere un provino in extremis; i due iniziano dunque a provare il testo teatrale, con Thomas che interpreta provvisoriamente la parte del protagonista maschile Severin.

La donna, che sembrava inizialmente spiantata e con poca cultura, si rivela perfetta per recitare la parte di Vanda, tanto da convincere il regista a prolungare l'audizione che, a sorpresa, si rivelerà lunga oltre ogni aspettativa. Vanda rivela a poco a poco di essere a conoscenza di molte più cose di quello che aveva dato a immaginare: inizialmente fornisce al regista nuovi punti di vista sull'opera che ha scritto, aggiungendo dettagli e spiegandogli quanto ha sbagliato nel fare risultare la sua omonima la vera colpevole dell'intera storia. Più avanti riuscirà a fargli ripristinare una scena con l'apparizione della dea Venere al protagonista Severin, che inizialmente egli aveva tagliato poiché gli sembrava troppo femminista.

Piano piano tra attrice e autore s'instaurerà un sottile legame, che li porta a confondersi con i personaggi e con lo spirito dello stesso von Sacher-Masoch e della sua Venere. Vanda inizia a inserire nella finzione scenica elementi della vita privata del regista, mettendolo via via di fronte ai suoi errori e alle sue colpe, prima tra tutte quelle di sentirsi superiore alle donne e di lasciarlo trasparire nella pièce che ha creato. Vanda spingerà l'uomo a lasciare per telefono la sua fidanzata e a un certo punto perfino a ribaltare completamente i ruoli: lui interpreterà Vanda e lei Severin, di fatto rovesciando il rapporto tra vittima e carnefice. Nel climax finale l'uomo, ormai totalmente soggiogato da Vanda, si lascia legare da lei a un palo. La donna, ottenuta la sua vendetta, appare al regista vestita solo d'una pelliccia (indizio che porta a identificarla con la stessa dea Venere); dopo avere recitato dei versi in Greco antico tratti dalle Baccanti di Euripide, Vanda esegue una sorta di macabra danza rituale attorno a lui e scompare nel nulla lasciandolo al proprio destino.

Distribuzione Modifica

Il film è stato presentato al Festival di Cannes il 25 maggio 2013. In Italia è stato distribuito nelle sale a partire dal 14 novembre dello stesso anno.

Riconoscimenti Modifica

Note Modifica

  1. ^ Cannes 66: ecco tutti i film del Festival di Cannes 2013, su badtaste.it, 18 aprile 2013. URL consultato il 15 marzo 2014.

Collegamenti esterni Modifica

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