Villa romana di Bocca di Magra

sito archeologico di Ameglia

La villa romana di Bocca di Magra è una villa marittima, a terrazze digradanti costruita in posizione panoramica lungo il pendio del monte Caprione sulla riva destra del fiume Magra. Il sito archeologico è nel comune di Ameglia, in provincia della Spezia.
Unica insieme alla villa del Varignano nel levante ligure, ospitò probabilmente i poeti Stazio e Persio che ne cantarono la bellezza.[2]

Villa romana di Bocca di Magra
CiviltàRomana
UtilizzoVilla romana
EpocaI secolo a.C.
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
ComuneAmeglia
Amministrazione
EnteSoprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Liguria[1]
Responsabilecomune di Ameglia
VisitabileSi
Sito webVilla romana di Bocca di Magra
Mappa di localizzazione
Map

«... Per me ora è tiepida la spiaggia ligure e sverno lungo il mio mare, dove gli scogli formano un lungo argine e la spiaggia si interna in curva profonda. “Il Porto di Luna venite a visitare, o cittadini, ne vale la pena”, Ennio lo consiglia ...»

Situata di fronte al porto di Lunie con vista sulle Alpi Apuane, la villa è stata edificata nel I secolo a.C. e poi successivamente modificata fino al IV secolo.[1]

È una delle ville romane di età augustea che si trovano lungo tutto il versante tirrenico. Ville dell'aristocrazia o dell'alta borghesia romana,[2] spesso dotate di impianti marittimi e termali propri, dedicate agli otia, le voluptates e amoenitates come descritto dagli scrittori latini.

Descrizione

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Il forno e il calidario

La villa ha un impianto architettonico molto articolato per raccordare i diversi livelli dell'edificio stesso, con porticati, terrazze, scale e corridoi.

Le murature più antiche sono in pietra mentre i rifacimenti più tardi sono costruiti con materiale di recupero (laterizi e marmorei) e con malta povera di calce.

 
Particolare dei capitelli
museo civico archeologico "Ubaldo Formentini" della Spezia

La parte meglio conservata è il calidarium dell'impianto termale, con il suo sistema di riscaldamento costituito da un forno a legna posto sotto al pavimento da cui si diparte un condotto per l'aria calda che permetteva di scaldare l'intero locale oltre che l'acqua della vasca.
La vasca è rivestita da uno strato di intonaco impermeabile e sul suo fondo è dipinta di color turchese per ottenere l'effetto dell'acqua del mare.

Un bollo circolare sui mattoni del soffitto del calidario reca il capricorno di C.Iulius Antimachus e questo documento consente di collocare la datazione di questa parte dell'edificio alla fine del I secolo d.C..

Probabilmente esisteva una terrazza porticata delle cui colonne cui sono conservati due capitelli corinzi.
La ricchezza di questa villa della prima età imperiale è ulteriormente testimoniata dai frammenti di intonaci dipinti con immagini vegetali, floreali e maschere teatrali.

  1. ^ a b Villa romana di Bocca di Magra, su Ministero della cultura. URL consultato il 14 giugno 2024 (archiviato il 14 giugno 2024).
  2. ^ a b Villa romana di Bocca di Magra (villa), su Catalogo generale dei Beni Culturali, 2017. URL consultato il 14 giugno 2024 (archiviato il 14 giugno 2024).

Bibliografia

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  • A. Mazzoni, Saggio di scavo sui resti dell'edificio romano di Bocca di Magra, in Giornale Storico della Lunigiana, La Spezia, Istituto internazionale di studi liguri, Sezione lunense, 1959, pp. 80-83.
  • E. Silvestri, Ameglia nella storia della Lunigiana, La Spezia, Istituto internazionale di studi liguri, Sezione lunense, 1963, pp. 42-46.
  • O. Elia, Bollettino d'arte, Roma, Ministero della pubblica istruzione, Direzione generale delle antichità e belle arti - La libreria dello Stato, 1966, p. 204.
  • A. Frova, Bocca di Magra, in Soprintendenza archeologica della Liguria (a cura di), Archeologia in Liguria. Scavi e scoperte 1967 - 1975, Genova, S.I.A.G, 1976, pp. 55-58.
  • Centro Studi Lunensi, Luni. Guida Archeologica, Sarzana, Zappa, 1985, pp. 138-139.

Voci correlate

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