Volo Aeroflot 411

incidente aereo in Russia nel 1982

Il volo Aeroflot 411 era un volo di linea internazionale dall'aeroporto di Mosca-Šeremet'evo, Unione Sovietica, a Freetown, in Sierra Leone, con scalo intermedio a Dakar, in Senegal. Il 6 luglio 1982, il quadrimotore Ilyushin Il-62 operante il volo si schiantò e fu distrutto da un incendio dopo che due motori erano stati spenti poco dopo il decollo. Tutti i 90 passeggeri e membri dell'equipaggio a bordo persero la vita nell'incidente.[1]

Volo Aeroflot 411
Un Ilyushin Il-62 simile a quello coinvolto.
Tipo di eventoIncidente
Data6 luglio 1982
TipoFalsi allarmi di incendio ai motori
LuogoMendeleevo
StatoBandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica
Coordinate56°02′15″N 37°14′00″E / 56.0375°N 37.233333°E56.0375; 37.233333
Numero di voloSU-411
Tipo di aeromobileIlyushin Il-62M
OperatoreAeroflot
Numero di registrazioneСССР-86513
PartenzaAeroporto di Mosca-Šeremet'evo, Mosca, RSFS Russa
Scalo intermedioAeroporto di Dakar-Léopold Sedar Senghor, Dakar, Senegal
DestinazioneAeroporto Internazionale di Freetown-Lungi, Freetown, Sierra Leone
Occupanti90
Passeggeri80
Equipaggio10
Vittime90
Sopravvissuti0
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Unione Sovietica europea
Volo Aeroflot 411
Dati estratti da Aviation Safety Network[1]
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L'aereo modifica

Il velivolo coinvolto era un Ilyushin Il-62M, con registrazione CCCP-86513. Il suo primo volo fu nel novembre 1980 e aveva accumulato poco più di 4 800 ore di volo prima dell'incidente. I quattro motori dell'Il-62 sono montati in coppia, su piloni su entrambi i lati della parte posteriore della fusoliera.[2]

L'incidente modifica

L'aereo decollò dall'aeroporto Šeremet'evo di Mosca alle 00:33 con 80 passeggeri e 10 membri dell'equipaggio a bordo.[1] In pochi secondi suonò in cabina di pilotaggio l'avviso di incendio del motore n.1.[3] L'equipaggio lo spense e scaricò gli estintori. Meno di un minuto dopo suonò anche l'avviso di incendio del motore n.2 e l'equipaggio spense anche quello. I piloti virarono per tornare all'aeroporto Šeremet'evo, ma dopo l'arresto del secondo motore si trovavano solo a un'altitudine di circa 520 piedi (160 m) e una velocità di 170 nodi (310 km/h). Nonostante gli sforzi per mantenerlo in volo, l'aereo perse gradualmente altezza e velocità fino a stallare a circa 246 piedi (75 m) dal suolo. Si schiantò poi in una zona umida boscosa a 1,5 chilometri a est della città di Mendeleevo e 11,4 chilometri a nord-ovest dell'aeroporto di Šeremet'evo, meno di tre minuti dopo il decollo. Un passeggero della Sierra Leone sopravvisse allo schianto iniziale e al successivo incendio, ma morì la sera dell'8 luglio.[1]

Le indagini modifica

L'esame post-incidente dei motori non rilevò danni pre-incidente o segni di incendio in volo: gli avvisi di incendio erano falsi. Il sistema di allarme antincendio era stato quasi completamente distrutto dallo schianto e dall'incendio e non fu possibile determinare il motivo dei falsi allarmi; tra il 1975 e la data dell'incidente c'erano stati nove casi segnalati di perdite di aria che avevano causato l'attivazione di falsi allarmi di incendio su alcuni Ilyushin Il-62.[2]

L'indagine permise di appurare che era impossibile per l'aereo mantenere l'altitudine con due motori con i flap impostati per il decollo e con il suo peso di 164 514 chilogrammi, che era vicino al peso massimo al decollo per un Il-62. Non vennero riscontrati errori nelle azioni dei piloti, che non avevano potuto effettuare un atterraggio forzato a causa dell'oscurità e delle aree urbane al suolo sottostante. L'inchiesta rivelò che i piloti avevano seguito le corrette procedure di volo; tuttavia non c'era alcuna procedura nel manuale di volo per coprire la situazione in cui si trovavano.[2]

Note modifica

Voci correlate modifica