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1 marzo


Oh Giulietti, Giulietti, perché siete voi Giulietti? (esterna)

 

Questa è una discussione esterna (Che significa?)
Sintesi: Una piccola commedia degli equivoci su queste scene.
La discussione prosegue in «Discussioni_progetto:Biografie/Varie#Richiesta_di_aiuto_da_utente_inesperta». Segnalazione di Dryopterisery.

Voci create in serie da problematico abruzzese (esterna)

 

Questa è una discussione esterna (Che significa?)
La discussione prosegue in «Wikipedia:Richieste_di_pareri/Comportamenti_degli_utenti/151.26.182.45». Segnalazione di Shivanarayana.

Inspire Grants - Gender gap campaign


Ciao a tutti. Vi scrivo riguardo un'iniziativa di Wikimedia Foundation per ridurre il cosiddetto gender gap all'interno del movimento Wikimedia.

Ebbene, nel periodo tra marzo e ottobre 2015 l'attività di due dei comitati WMF per l'assegnazione di finanziamenti (segnatamente, il Grant Assessment Committee e l'Individual Event Grants Committee, vedi pagine su Meta) sarà quasi interamente dedicata al finanziamento di progetti mirati a ridurre il gender gap. L'idea dietro a questo bando è che il gender gap è un problema che tutti sanno esistere in Wikimedia ma che viene poco considerato. Vincolando a questo tema l'assegnazione dei fondi durante il mese di marzo Wikimedia Foundation vuole favorire l'emergere di idee interessanti per affrontare la cosa. La campagna in sé non restringe ad alcuna particolare categoria i progetti candidabili: potete proporre una conferenza, un software, una ricerca statistica professionale... purché si rivolgano al problema del gender gap. Tenete conto ovviamente che non si tratta di organizzare la Wikipizzata a tema :) Potete farvi un'idea più completa della campagna su meta, alla pagina dedicata.

La fase di candidatura dura dal 4 al 31 marzo 2015: durante questa fase i progetti potranno essere presentati su IdeaLab (una piattaforma su Meta ideata apposta per migliorare una proposta prima di richiedere formalmente un finanziamento) o direttamente come richieste di finanziamento.

Tutti i membri dei due comitati sono a vostra disposizione per informazioni e assistenza con le procedure (vedete più in alto i link alle rispettive pagine). Credo che gli unici italofoni nella combriccola siamo io - membro del GAC - e Ilario - membro GAC e IEG che peraltro non ho consultato prima di pingarlo in questo post :P Le proposte posso--MidBi 13:58, 2 mar 2015 (CET)no essere inviate in qualunque lingua, ma è apprezzata la traduzione in inglese per permettere a tutti i valutatori (comitati e comunità) di capire di che si parla. Grazie per l'attenzione e buon lavoro! --Dry Martini confidati col barista 18:07, 1 mar 2015 (CET)[rispondi]

Ci sono ipotesi che spieghino la causa o le motivazioni per cui esiste questo gender gap? Senza aver idee sulle cause difficile trovare rimedi. --Bramfab Discorriamo 21:03, 1 mar 2015 (CET)[rispondi]
Non per spirito di contraddizione, ma per capire meglio (e presumo far capre meglio anche ad altri), io non sapevo dell'esistenza di tale problema in Wikimedia (o perlomeno in Wikipedia che conosco meglio). Anzi, visto che non possiamo sapere su un utente che fa una modifica sia maschio o femmina (neppure se si registrasse con un nome utente Giovanna Maria Rosa Valentina Anna Sara ... e altri 10000 prenomi femminili possiamo sapere se sia una femmina o un maschio. --109.53.247.167 (msg) 21:07, 1 mar 2015 (CET)[rispondi]
Aiuto:Preferenze/Profilo utente#Genere. --valepert 21:50, 1 mar 2015 (CET)[rispondi]
[× Conflitto di modifiche]Onestamente seguo poco il problema del gender gap, ho ritenuto che potesse essere interessante mettere la comunità al corrente dell'iniziativa, come piccolo contributo alla riuscita della stessa. Statistiche sull'esistenza del gender gap nei progetti Wikimedia ce ne sono e ogni tanto se ne è parlato anche qui al bar se non ricordo male, Wikipedia in inglese ha pure una voce a riguardo. La stessa voce offre un elenco di possibili cause, che però mi sembra, da un punto di vista statistico, poco accurato (non viene infatti menzionato se la distribuzione di frequenze delle cause vari tra maschi e femmine: per esempio se il codice è difficile credo possa esserlo per l'uno e l'altro sesso e quindi non si tratterebbe di per sé di una causa di gender gap, darei invece molta più importanza all'impressione che ci sia "un'atmosfera misogina"). --Dry Martini confidati col barista 21:51, 1 mar 2015 (CET)[rispondi]

Fondi in che senso ? La WMF sgancia soldi veri per sta roba ? :/--MidBi 13:58, 2 mar 2015 (CET)[rispondi]

Grazie Dry Martini me ne ero dimenticato, per cui posso solo apprezzare il tuo gesto. Per tutti... ci sono motivi validi per farlo. Sulla mailing internazionale si è discusso molto e anche criticato molto. Alex Wang e Siko hanno scritto due lunghe motivazioni che posso riassumervi ma con una certa calma. Per farla breve al momento solo due progetti in lingua italiana sono stati presentati in passato, sarebbe bene dire la propria ma anche mostrare veramente che questa cosa danneggi. L'idea è quella di focalizzare i fondi su aree strategiche, al momento sono il "gender gap", in futuro possono essere altre aree. -- Ilario - msg 14:49, 2 mar 2015 (CET)[rispondi]

MidBi WMF sgancia soldi veri per progetti veri. Il che vuol dire per progetti che producono un impatto vero sui progetti Wikimedia. La lista è pubblica e disponibile su Meta. So che un finanziamento ad un progetto che si riceve senza conoscere nessuno ma solo per la qualità del progetto sembrano cose assurde o che sotto ci sia qualcosa, ma i risultati sono tangibili (non su quella italiana perché la comunità italiana non ne chiede molti) e la selezione è per merito. -- Ilario - msg 14:53, 2 mar 2015 (CET)[rispondi]
Per l'utente anonimo: nel momento in cui WMF approva un progetto, allora ti conteranno anche i capelli che hai in testa, se non ne hai contano quelli delle sopracciglia. Chi riceve fondi deve inviare diversi documenti e inoltre si deve cercare un fiscal sponsor, cioé un organismo che rispetti dei parametri a cui vengono consegnati i soldi. -- Ilario - msg 14:58, 2 mar 2015 (CET)[rispondi]
Caro [@ Ilario] credo che andando oltre rispetto a come ci sia espressi qui', il quesito non posto, ma che frulla nella testa, sia questo: per porre rimedio a qualcosa, occorre conoscere e capire le cause ed agire su queste. Confesso che, ogni volta che vedo trattare di questa differenza in it.wikiepdia, ho sempre chiesto spiegazioni sul perché ci sia questo apparente divario di genere e non ho mai ricevuto una spiegazione plausibile, e detto tra noi, dovrebbe essere una spiegazione che passi il test del rasoio di Occam, se il divario e' cosi' forte, non una motivazione lunghissima.
E l'indicazione sulle cause o possibili cause e' proprio il punto che manca qui.--Bramfab Discorriamo 15:30, 2 mar 2015 (CET)[rispondi]
[@ Bramfab], il grantmaking team non ha nelle sue competenze quello di indagare le ragioni di questo gap, diciamo che si segue quanto definito qui dove sono enumerati anche i progetti. Una cosa: nei progetti candidati tutti possono fare commenti e avere una vera interazione con gli organizzatori ("ambasciator non porta pena"). Io personalmente ho considerato che valesse la pena dedicare un anno intero ai porgetti per le donne ma dedicando solo una percentuale del 50% a loro, ne ho discusso e mi è stato spiegato perché non avrebbe avuto un impatto. -- Ilario - msg 16:11, 2 mar 2015 (CET)[rispondi]
Sottoscrivo quanto detto da Ilario. Come ho accennato in apertura, il progetto proposto può anche essere un'indagine statistica che parta dal fatto che non si hanno ben chiari i motivi di questo gap e che si proponga di trovarli. Mi sembra poi evidente che se uno viene a chiedere dei soldi deve venire con le idee chiare su cosa vuole fare, come vuole farlo, quanti soldi gli serviranno (avere già un preventivo dettagliato delle spese è solo uno dei passaggi indispensabili) e come valuterà l'esito del progetto dopo la sua conclusione. Era il mio "non si tratta di organizzare la Wikipizzata a tema" ed è il "ti conteranno anche i capelli che hai in testa, se non ne hai contano quelli delle sopracciglia" di Ilario :) Comunque, per Bramfab: sono già stati fatti degli studi che mostrano che un gender gap c'è, le ragioni addotte ci sono (e sono discutibilissime: in effetti non è che si nasce imparati, il gap in termini numerici apparentemente c'è, le sue ragioni sono evidentemente insite nel problema, non sono note a priori). WMF, a quanto pare, ha deciso di passare la palla alle comunità. Forse perché il problema stesso nasce nelle comunità. WMF offre l'opportunità di incidere sulla sua strategia globale in merito e vi paga anche per farlo. E sono le comunità stesse a decidere chi viene pagato. A me pare un'ottima occasione. A margine, IEG e GAC sono sempre aperti (con procedure leggermente diverse) a qualunque richiesta di finanziamento per qualunque progetto coerente con gli obiettivi di Wikimedia, questo thread vorrebbe essere marginalmente anche una pubblicità per i comitati stessi, che in effetti vedono poca partecipazione italofona. --Dry Martini confidati col barista 19:31, 2 mar 2015 (CET)[rispondi]
Ma quindi il gap di genere c'è solo (o perlomeno solo di questo stiamo parlando qui) per quanto riguarda le attività finanziate da Wikimedia? (Io pensavo che riguardasse tutti i progetti e le attività, di cui uno è Wikipedia in lingua italiana). --109.54.6.79 (msg) 21:48, 2 mar 2015 (CET)[rispondi]
Il gender gap c'è in tutti i progetti Wikimedia, tra cui Wikipedia, direi in tutte le lingue. La scarsa partecipazione degli italofoni è riferita alle richieste di finanziamento. Nessuno qui ha detto che nelle richieste di finanziamento c'è gender gap. --Dry Martini confidati col barista 23:12, 2 mar 2015 (CET)[rispondi]
Rispondevo alla risposta che diceva (ironicamente) del conto dei capelli e delle sopracciglia. In Wikipedia come si può sapere se un utente è maschio o femmina? (E a proposito: valepert la preferenza da te indicata può essere vista (o possono esserne visti dei suoi effetti) dagli altri utenti? O Cambiano solo messaggi dell'interfaccia che vede solo l'utente?) --109.54.6.79 (msg) 00:03, 3 mar 2015 (CET)[rispondi]
[↓↑ fuori crono] c'è la possibilità di far mutare il comportamento a determinati template in base alla preferenza espressa. inoltre, essendo una impostazione salvata sul server, presumo che (come fa notare Ilario), è possibile effettuare delle statistiche, anche senza "sbirciare" le singole preferenze degli utenti. per maggiori dettagli rimando a wmf:Privacy policy. --valepert 19:50, 3 mar 2015 (CET)[rispondi]
Nessuno può verificare la correttezza della preferenza indicata.
Anch'io ho l'impressione che i contributori siano in preferenza "masculi", ma ritengo che sarebbe necessario capirne le cause. Wikipedia e' partita da zero senza ereditare preconcette o strutture preformate di un'epoca in cui vi era una precisa suddivisione di ruoli. Per come wikipedia e' organizzata non ci sono filtri o altre selezioni per potervi collaborare: ci scrivono l'Homo sapiens, robot non-intelligenti, per quello che ne sappiamo potremmo avere anche dei vulcaniani in incognito, non facciamo nessun test di Turing e potrebbe benissimo esserci un utente artificiale creata da qualche ricercatore di intelligenza artificiale.
Per cui scoprire le cause sarebbe utile, oltre che interessante per una visione più generale della società (personalmente sospetto fortemente che le cause siano esterne a wiki), in quanto senza conoscere le cause non si possono fare rimedi, al più si fanno palliativi.--Bramfab Discorriamo 09:23, 3 mar 2015 (CET)[rispondi]
Nel momento in cui si propone il progetto si indicano le misure e l'impatto. In questi casi si fa sapere come si contano gli utenti "donne" (se è nelle metriche), tuttavia i progetti possono anche essere fatti da uomini su tematiche legate alle donne. Arte + Femminismo un esempio di progetto che viene visto come progetto ad alto impatto. Avrà luogo sabato prossimo. L'idea di dedicare alcuni mesi a progetti di donne nasce anche dall'idea di fornire degli esempi di progetti da ripetere e da eseguire anche in altre comunità linguistiche, mentre in passato potevano essere annacquati in altri progetti e non avevano la possibilità di emergere. Posso dire che il primo evento Art + Feminism in Italia non è stato neanche sentito, benché ci fossero delle persone che dall'Italia vi hanno partecipato. -- Ilario - msg 11:17, 3 mar 2015 (CET)[rispondi]

Non commettere edit impuri...


Gli orfani dell'elzeviro possono tirare un gran sospiro di sollievo: qualcosa si muove. Oggi è domenica, il giornale è prestigioso, l'articolo è qualificato "corsivo". Il titolo è "Anche per Wikipedia essere puri è un ideale irrealizzabile" e la firma è autorevole, Paolo Di Stefano, sul quale abbiamo una voce. Insomma: forse stiamo per iniziare a riavere quel diritto di noi lettori, se un giornale si fa per essi, a leggere quei brani di approfondimento spesso al confine fra giornalismo e letteratura, che erano propri di una tradizione giornalistica alta, autonoma e orgogliosamente italiana. Ci mancano. Lo dico al plurale perché sarebbe blasfemo affermare che Montale, Buzzati, Calvino, Moravia, le mille straordinarie penne della "terza" del Corriere possano mancare soltanto a un insignificante utente di WP: quella viva ricchezza intellettuale manca alla cultura, cioè manca a tutti. Lo dico al plurale perché ricordo, al nascere di Wikipedia, ma soprattutto all'apparizione della voce in inglese sul Corriere, un traffico di interessatissime e-mail con i corrispondenti utenti anglosassoni della prima ora, cui la spiegazione destava stupita ammirazione e viva curiosità. Ci manca. Di domenica di più. Ma qualcosa si muove, appunto: un grande tema, alti principi, un serio richiamo, un'ottima ragione per una discussione.
L'articolo è infatti critico, e per questo stimolante, ed evidenzia un problema che l'autore riconosce nell'edizione su commissione (nel nostro gergo questo è ciò cui si riferisce, e noi ne trattiamo qui). Il fatto stesso che abbiamo una policy in it.wiki, che segue una policy generale della Wikimedia Foundation (regolata addirittura nei Terms of use), dovrebbe - spero - sincerare che non è l'attenzione a questo rischio a farci difetto. Perciò la sollecitazione è importante, perché viene in modalità e da contesti che non possiamo dire di poco conto. Ma ci sono dei ma, che comunque potrebbero non essere per altro verso irrilevanti.
Intanto la parola "purezza" ha l'ovvio risalto del nitore, ma non ricordo che sia mai stato uno dei cavalli di battaglia della nostra rivoluzione. Pertanto sull'astratto di quel titolo possiamo pure concordare: forse non al punto di dire che la purezza sia del tutto priva di chance, mai ipotecare il futuro, ma almeno sino al dire che non ci riguarda poi così tanto direi che ci siamo. Sarei piuttosto pragmatico: se dovessimo essere tutti puri e integralmente puri, non avremmo mezzi per poter scrivere buone voci su ciò che purezza non è, e non lo faremmo bene. L'omnia munda mundis ci impedirebbe ad esempio di trattare con buona oggettività di argomenti a connotazione generalmente antitetica ai principi che Wikipedia propugna; eppure dobbiamo avere voci anche su quelli, e infatti le abbiamo e sta al lettore valutare come ne trattiamo. Non è certo richiesta esperienza come sicario per poter scrivere nella voce mafia (è il bello di non dipendere qui dall'espertitudine, gli "esperti" altrove debbono precisare), tuttavia non per questo siamo tutti dei puri che non sappian che sia. Siamo nel mondo, e già questo non è purezza nel descrivere il mondo. Gli atti impuri, è vero, principalmente non li commettiamo per finalità scientifiche o di ricerca, ma la voce orgasmo probabilmente non potrebbe esistere se qualcuno non avesse perpetrato defezione ai suoi doveri di purezza una volta o l'altra. Quindi chissà se è davvero un valore, per ora sono solo scienziati che si sacrificano e impuri wikipediani che li citano per fonte. Diciamo allora che di "purezza" non abbiamo mai parlato, di correttezza di edizione sì. E mi pare dunque che anche su questo concordiamo. Ma ci torniamo fra un attimo.
Quanto alla "democrazia del sapere", invece, è tempo che chi si interessa del nostro "esperimento" (perché continuiamo ad essere sperimentatori in spirito anche quando siamo seduti con i nostri plebei lombi sulla vetta di un successo editoriale che non ha alcun genere di paragone nella storia della comunicazione) faccia egli stesso l'esperimento di provare a guardar dentro ai meccanismi tutt'altro che segreti della costruzione di questo sapere; se lo facesse scorgerebbe che "democrazia" non è la parola che meglio aderisce ai contesti che qui si sviluppano. In WP non governa alcun popolo, i concetti vanno nelle voci secondo pochi principi che restano immutabili e che non si curano di conte numeriche, ma di regole di edizione. Allora, giusto perché lo spirito di sperimentazione non deve mai mancare, proverei a sottoporre al vaglio della discussione un concetto di "demogenesi", perché il fatto che questo sapere sia prodotto dal popolo è molto più vero e forse anche molto più significativo rispetto a quella definizione che rischia di diventare erroneamente scontata. WP è demogenesi del sapere, non democrazia. E' più vicina ad un Rechtstaat hegeliano che non a populismi di comoda declinazione e non è affatto incline a pilatesche accondiscendenze alle volontà delle maggioranze: qui non conta se il popolo vota per liberare Barabba, l'informazione in quel caso non è Barabba, punto, qualunque possa essere la percentuale dei suoi supporter. Non dobbiamo contentare nessuno, dobbiamo trasmettere l'informazione, gradita o meno che sia. E la produciamo noi, senza "un editore e dei curatori dichiarati", perché non siamo firme adatte agli elzeviri, siamo gente comune, con ciò che di buono e di cattivo questo comporta. Altri riflettano dunque, se davvero non son gente comune o fuori se ne chiamano, su cosa è oggi il frutto del sapere che è stato distribuito, dell'istruzione che è stata impartita, di come è stata formata o aiutata a formarsi la gente comune. Anche questa è una demogenesi, e noi la raccontiamo con questo strumento. Senza colpa del risultato.
Il lato più gradevole della discussione è certamente che questo articolo abbia una certa fonte. Applicando un principio di presunzione di buona fede, che qui in Wikipedia è fondamentale ed è oggettivamente una condizione di relazione di gran vantaggio, se ne può trarre - poiché in buona fede non può esservi altro intento - che vi è oggi la buona intenzione di Di Stefano, e del Corriere tutto, se non correrà a smentirlo, di aiutare questo Progetto a combattere i subdoli tentativi di inquinamento per interesse; e come potrei essere men che lieto di questo aiuto insperato? E' un aiuto che valuto in tutta la sua portata, ne sono entusiasta. La qualità degli interlocutori mi autorizza peraltro a dare per scontato che tutti sappiamo bene che l'edit su commissione è tale sia che abbia per corrispettivo una remunerazione per specifico edit, sia che procuri per utile in qualsiasi modo indiretto un "miglioramento" di certe modalità di apparizione di persone o società o enti. Pertanto non è diverso il discorso per ciò che riguarda le piccole manovre di "rifinitura" (...) condotte con piccoli interventi sporadici e in apparenza discreti, è sempre la stessa materia. E' per questo che prendo buon atto del richiamo, perché non è senza effetto. Immagino infatti che ciò voglia dire ad esempio che - poiché continuo a concordare che la purezza è una pia illusione - da certi IP non riceveremo più edit "opachi" (solo per citarne alcuni a campione da un ip solo: 1, 2, 3) che poi si scoprono essere venuti dagli IP dell'azienda, e non ne avremo da semplici tifosi. Sì, non è attendibile chi scrive in proprio delle cose sue, ma all'opposizione soggettività/oggettività aggiungo che concorre anche la riflessione logica sul paradosso del mentitore, per cui paradossalmente nessuno che interviene a parlare di sé ne parla mai male, e per ragioni statistiche questo implica che necessariamente qualcuno fra quelli che parlano di sé non dice il vero, e diviene probabile che se glielo chiedessimo direbbe che sono gli altri, i bugiardi. Non ci sono i presupposti logici per voler attribuire valore alla "fonte in proprio", il Cicero pro domo sua vale qui solo come figura retorica, abbiamo da dare informazioni e questo ci riguarda più da vicino. La contribuzione su commissione, ed in genere tutta la contribuzione che ha per sua ragione interventi sull'immagine di persone o enti o società, a partire dal farsi fonte di sé stessi, è e rimane un abuso dei server che ospitano WP e la sua enciclopedia. Chiunque la faccia. Ma accetto toto corde e senza rancore la riflessione che conduce a riconoscere di aver sbagliato, in WP siamo sempre pronti a ricominciare a dialogare su nuove basi.
Saluto dunque questa nuova attitudine con grande piacere, e invito tutti a un sincero plauso perché questo è un cessate il fuoco che interrompe un cecchinaggio su chi non ri-sparava indietro. Eravamo e siamo, dal nostro lato della terra di nessuno, in pace e in apertura; ora che è stata smontata quella unilaterale trincea, guardo con avida curiosità alle prossime pratiche possibilità di interazione sulla via della purezza, nell'esclusivo interesse dei rispettivi lettori, alcuni dei quali evidentemente abbiamo in comune :-)
Bentornati elzeviri, anche per questo, e comunque, con sincerità, grazie Corriere ;-) -- g · ℵ (msg) 23:18, 1 mar 2015 (CET)[rispondi]

quando leggo certi articoli mi viene quasi da piangere, abbiamo speso parecchie ore a spiegare che wikipedia non è una democrazia, per esempio, poi leggi 'ste cose.. --93.44.197.108 (msg) 20:08, 2 mar 2015 (CET)[rispondi]