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Spostato da Wikipedia:Utenti problematici
Io ho detto: nessuno vuole saperne di strutture più adatte per regolarsi
Civvi poi chiede: "Ovvero? Proposte?" --Civvì talk 09:07, 7 nov 2006 (CET)
E ho risposto:
Certamente, proposte avanzate ripetutamente da vari utenti: istituire un comitato d'arbitraggio e/o una pagina con Requests for Comments. Se questa pagina presente dovrebbe essere intesa come RfC, forse ne andrebbe cambiato leggermente l'assetto. Proporre un utente per un bando/blocco (tecnicamente sarebbero due cose diverse) è sbagliato nel caso in cui si tratta di due litiganti. Dovrebbero entrambi sottoporsi al giudizio della comunità e non metterne solo uno alla gogna. Le votazioni per ban ora sono scene esemplari di mobbing.
Se vogliamo due pesi e due misure (cosa alla quale non sarei neanche tanto opposto in principio) almeno codifichiamolo in qualche modo, ma non appeno dico "redazione" tutti a dire "censura!" Nel mondo accademico la bibliometria è un grosso problema, gente viene assunta in base al numero, non la qualità, delle proprie pubblicazioni. Questo accade anche su wiki: si guarda l'editcount e si crede che si possa dare un giudizio su una persona.
Per rimediare si potrebbe evitare il più possibile di parlare di quanti edit uno abbia e in quale namespace ce li abbia. Mi sembra che a parte wikipedia, luoghi d'incontro come la chat siano importanti per formarsi idee, prendere decisioni, etc. ma la chat non è "alla luce del sole" per chi non vi partecipa la chat rappresenta proprio un'oscura burocrazia dove non si sa chi abbia preso quale decisione e per quali ragioni. Bisognerebbe condurre certe discussioni qui su wikipedia dove tutti possono intervenire e vedere. Si passa troppo velocemente alle votazioni dove invece delle ragioni, dei motivi e degli argomenti pesano solo i voti ±1. Troppa gente va dietro ai voti di chi lo precede o di wikipediani "illustri". Questo mi pare poco adatto e ci dovrebbe essere mod per regolarsi.
Wikipedia non è una democrazia, ma dovrebbe creare strutture per evitare di diventare una tirannia della maggioranza. Dare più spazi ai contenuti e le discussioni e meno ai voti sterili. I meriti o demeriti stanno nelle proposte e negli argomenti che uno porta, non in un numero ("non votare su tutto"). La tolleranza 0 non aiuta molto. Questo crea in tempi rapidi un moltiplicarsi enorme dei voti per blocchi. Ci sono troppi utenti, siamo oltre i 100.000 se non erro. Wikipedia sta attraversando l'ultima fase dell'eternal september: il gruppo ristretto di amici che si conoscevano tutti tra di loro viene inondato di nuovi arrivati più in fretta di quanto non sia in grado di assimilarli. Flame e turpiloqui sono solo un sintomo, non la causa.
La causa sta nel fatto che non sempre si dia il buon esempio. In base a cosa un utente può permettersi di fare liste di proscrizione? Perchè va dietro al giudizio di altri e non si forma il proprio. Wikipedia è troppo grande per formarsi un giudizio consono, ma questo non significa doversi appigliare all'editcount, ma farsi un bagnetto d'umiltà e non sentenziare troppo. C'è chi dopo lunga permanenza e un certo numero di edit crede possa pontificare su come debba essere secondo lui/lei wikipedia, e tra questi arrogantemente mi annovero anch'io, ed è un comportamento di dubbia utilità se non sfocia in un dialogo costruttivo. Permanenza ed edit non sono nè necessari nè sufficienti per una collaborazione proficua al progetto.
Ci sono masse di utenti che si fanno gli affari loro, non partecipano alla comunità e scrivono voci meravigliose. Alcune attività vengono però anteposte ad altre: devi fare patrolling, devi scrivere nel namespace principale. Argomenti del genere non possono e non devono invalidare l'apporto di chi non ha raggiunto un certo livello in queste attività. Se uno propone qualcosa e da delle buone ragioni non possono essere addotte queste ragioni estranee al discorso. Sarebbe puramente ad hominem farlo, bisogna sempre entrare nel merito del discorso, anche se è scomodo e non condiviso.
Andiamoci piano con i pregiudizi e se crediamo di vedere un problema, parliamone con l'utente. Se non lo risolviamo così poi cosa facciamo? Lo proponiamo tra i problematici? No, affatto. Dopo averci litigato, siamo anche noi stessi parte del problema. Quindi con molta umiltà e onestà dobbiamo proporre non l'un utente o l'altro come problematico, ma dobbiamo proporre il problema come oggetto di discussione. Niente più ad hominem. Chi fa l'admin, anche se wiki non è un forum (e su questo c'è da discutere), deve fare anche il moderatore. Non solo dire "blocco la voce", ma anche attivamente ingaggiarsi per risolvere la disputa. Per evitare che discussioni sfocino in risse verbali o in sterili votazioni, dovremme cercare regole utili per risolverle. Ad esempio non coinvolgendo progressivamente più utenti ma incanalando il dibattito tra i due litiganti in un modo costruttivo.
Per fare ciò c'è bisogno di alcuni utenti universalmente rispettati. In certi casi dove si vedono utenti contrapposti ad admin, sarebbe meglio se tali moderatori non fossero anch'essi admin, ma cositutissero un gruppo estraneo ai litiganti. Invece di prenderci troppo sul serio, dovremmo prendere gli altri più sul serio. Invece di vantarci di quello che abbiamo fatto, e riposare sugli allori, diamoci da fare. Al momento in cui la comunità diventa un ostacolo per l'enciclopedia, che senso avrebbe tagliare e separare le due? Bisogna riformare e regolare invece. Poche regole, magari, ma chiare e condivise.
L'arroganza con cui i residenti si pongono rispetto ai nuovi arrivi spesso è ridicola. Da quale pulpito? Le lezioni di vita non si danno su wikipedia e non in base a quello che si fa su wikipedia. Se ho consigli per la vita reale di qualcuno, non adduco certo la mia attività qui come argomento, ma quello che faccio IRL. Il buonsenso si è un po' perso. Ci vuole un cambio di mentalità: tu, io, noi tutti non siamo migliori dell'ultimo arrivato. Ban e blocchi devono essere l'ultimo approdo, non il primo. Per risolvere i problemi si devono poter riconoscere e quindi prendere le critiche e le perplessità seriamente quando vengono portate a ragion veduta. Questo non è eccessivo garantismo, nè burocrazia soffocante, ma deriva dalla crescita di wikipedia oltre i limiti del gruppetto di amici che "ci conosciamo". Ci vogliono strutture più salde.
Per come trattiamo i troll c'è soprattutto bisogno di coerenza: o li ignoriamo, o stiamo al gioco e ci parliamo. Ma non possiamo prima litigarci e poi scegliere la via d'uscita più facile proponendoli come problematici e poi bloccandoli. Questo vale anche per il NPOV. Troppo spesso la communis opinio viene scambiato per un punto di vista neutrale. Per questo è importante cercare il dialogo, spiegare, e anche portare fonti verificabili ad avvallo delle proprie opinioni, specie se queste differiscono dalla maggioranza. La maggioranza non ha sempre automaticamente ragione, wiki non è una democrazia.
Anche la tolleranza verso chi dissente è molto bassa. Per attacchi personali e insulti s'intendono osservazioni razziste, discriminazioni su credenze religiose, offese dirette come "vaffanculo". Esiste tutta una serie di epiteti rivolti da un utente all'altro dove un admin non si dovrebbe permettere di fare da poliziotto, giudice ed esecutore e bloccare un utente perchè interpreta una certa espressione come insulto. Se tizio "insulta" caio, dicendogli per esempio che non è poi molto maturo, con che diritto interviene sempronio a bloccare tizio? Come si fa a farsi interpreti "in nome della comunità" di questi comportamenti?
Qua non esiste questo tipo di comunità, qua non si agisce "nel nome del popolo sovrano". Se c'è bisogno di "interpretazione" allora sono scritte male. Bisogna rivederle, magari ampliarle, ma non lasciare troppi spazi ad interpretazioni o giustizieri. Chi si fa interprete del volere comune, perlopiù adduce una vaga comunità come giustificazione per le proprie opinioni personali. In un paese civile, democratico o non, ce ne passa tra il giustiziere solitario e il linciaggio pubblico e l'idea della divizione dei poteri non è poi proprio campata in aria. Un ArbComm secondo me farebbe molto molto bene alla comunità. Per il resto ci vorrebbe qualche cambio di mentalità, il che è difficile da ottenere, se non con l'esempio, la chiarezza e la coerenza. Innanzitutto dimostrando più tolleranza e umiltà (cioè più wikilove). Cat 10:19, 7 nov 2006 (CET)
Mi sono permesso di spezzare in capoversi il testo, dandogli una lettura sommaria. -- Sannita - Il radicale (a piede) libero 12:21, 7 nov 2006 (CET)
- Grazie! L'ho scritto spontaneamente, tutto d'un fiato, e rileggendolo infatti necessitava di una sistematina. Cat 12:26, 7 nov 2006 (CET)
- boia dé... sembrava Joyce :-D Ylebru dimmela 15:45, 7 nov 2006 (CET)
- Non sono granche' d'accordo. La commissione d'arbitrato la escluderei a priori. Gia' ci scanniamo quando si decide tutti insieme, se facciamo decidere a pochi cosa succede, creiamo una nuova "cricca" cosi' si puo' fare ancora piu' polemica?.
- Se un utente esagera con gli interventi e' giusto che si chieda consiglio alla comunita' (leggi: utenti problematici) e se la comunita' decide che il problematico e' chi ha fatto la segnalazione si regolera' di conseguenza. E non parlatemi di ironia e permalosita', che sembra che la colpa sia di chi riceve l'insulto. --Jalo (imbucare qui) 12:47, 7 nov 2006 (CET)
- Mi condidero un utente "recente" e magari dirò cose ripetute o errate, scusatemi nel caso. Noto nel leggere sempre le vicissitudini wikipediane dei litigi assurdi e sempre più frequenti, specie coinvolgenti utenti admin. Per me in una comunità sempre più grande servono regole chiare, semplici e admin rispettati. L' essere admin leggo spesso che non aggiunge niente alla persona, e invece dovrebbe. L' admin (che è simile al moderatore di un forum) è eletto per stima e responsabilità e ha più autorità di altri, è il garante dell' applicazione delle regole e del buon senso. Ora nn è sicuramente infallibile, ma troppo spesso li vedo coinvolti in litigi e mi pongo la domanda su chi controllerebbe il controllore. Wikipedia è nata con regole semplici poichè tutti le conoscevano o le evolvevano, oggigiorno, a parte vandalismi, ci sono molti errori, perchè da leggere di burocratico c' è troppo. Io proporrei di semplificare le regole in maniera da porre dei capisaldi condivisi e rispettati da tutti e una pagina dedicata alle proposte di modifiche o di riscrittura delle convenzioni senza infinite discussione nel bar. Il tutto partendo dal concetto che senza rispetto per la maggioranza e per chi è stato eletto da essa a controllore non si avrà mai ordine, ma sempre più il caos. --DaP 14:25, 7 nov 2006 (CET)