Yisroel ben Shmuel di Shklov

rabbino e religioso lituano

Yisroel ben Shmuel Ashkenazi di Shklov, in ebraico ישראל משקלוב? (Shklov, Voblasc' di Mahilëŭ[1], 1770Tiberiade, 22 maggio 1839), rabbino, halakhista e talmudista, fu rinomato commentatore del Talmud di Gerusalemme (Yerushalmi).
Parte di un gruppo di esegeti stabilitisi a Vilna per studiare con Elijah Gaon (1720–1797), stette con il Gaon per circa un anno[2].

Tomba di Yisroel ben Shmuel a Tiberiade (Israele)

Biografia modifica

Yisroel ottenne la fiducia del Gaon di Vilna e fu scelto per organizzare la pubblicazione del suo commentario alle prime due parti dello Shulchan Arukh . Quello della sezione Orach Chayim fu pubblicato a Shklov[1] nel 1803. Yisroel pubblicò anche le note del suo maestro al Trattato Shekalim del Talmud di Gerusalemme, con un proprio commento dal titolo Taklin Chadtin (Minsk, 1812). In seguito emigrò nella Palestina ottomana e divenne capo spirituale delle congregazioni tedesche e polacche di Safed e poi di Gerusalemme. Fu lì soprannominato "Ashkenazi" (il "Tedesco"), nome dato a tutti gli ebrei di origine tedesca, in contrapposizione ai sefarditi, ebrei originari della Spagna e del Portogallo.

Dopo una permanenza di parecchi anni in Terra santa, Yisroel ben Shmuel andò in Europa in qualità di ShaDaR (emissario dei rabbini),[3] per raccogliere sussidi caritatevoli per gli ebrei palestinesi poveri residenti presso lo "Yishuv haYashan", ed in tale capacità viaggiò in Lituania e altre parti della Russia.[4]

Opere modifica

Di ritorno in Palestina, Yisroel scrisse la sua opera principale, Pe'at ha-Shulchan, intesa come una sorta di supplemento allo Shulchan Arukh, fornendo tutte le leggi agricole obbligatorie soltanto in Terra santa e omesse da Rabbi Joseph Caro nel suo codice. Incorporò inoltre in tale libro le note di Elijah, Gaon di Vilna al Trattato Zeraim del primo ordine della Mishnah, dando inoltre un proprio commentario voluminoso intitolato Beit Yisrael. L'opera fu pubblicata a Safed nel 1836 dalla casa editrice/tipografia di Yisrael ben Avraham Back.[4]

Yisroel ben Shmuel è anche l'autore di Nachalah u-Menuchah, raccolta di responsa ebraici citata nella Beit Yisrael. Un resoconto del suo rabbinato a Gerusalemme è dato da Mendel ben Aaron, nella propria cronaca Kore ha-'Ittim (Vilna, 1840).[2]

Note modifica

  1. ^ a b Škłoŭ (in bielorusso Шклоў?, ʂkɫɔu̯; in russo Шклов?, Shklov; yiddish: שקלאָוו, Shklov) è una città nel Voblasc' di Mahilëŭ, Bielorussia, sita a 35 chilometri (22 mi) nord di Mogilev sul fiume Dnepr. Ha una stazione ferroviaria sulla linea tra Orsha e Mogilev. Al 2009, la sua popolazione era di 16 439 abitanti. Si veda (RU) ru:Численность населения областей и районов: Могилевская (PDF), su Национальный статистический комитет Республики Беларусь. URL consultato il 31 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 18 settembre 2010).
  2. ^ a b (EN) Yisroel ben Shmuel di Shklov, in Jewish Encyclopedia, New York, Funk & Wagnalls, 1901-1906. - s.v. "Israel ben Samuel Ashkenazi of Shklov".
  3. ^ Meshulach (in ebraico משולח?) (plurale: meshulachim) o SHaDaR (in ebraico שד"ר?, acronimo di SHelichei DeRabonan - emissario dei rabbini; secondo altri, l'acronimo è SHelichah DeRachmanah - emissario di Dio) è un emissario rabbinico inviato a raccogliere fondi caritatevoli (chalukah). In tempi recenti il termine ha acquisito il significato di collettore per conto di una data organizzazione ebraica; tale collettore si trattiene una porzione del ricavato come profitto (a volte, con percentuale fino al 49%).
  4. ^ a b Notizie biografiche estratte dalla bibliografia della Jewish Encyclopedia, alle seguenti fonti: Heschel Lewin, Aliyyat Eliyahu, p. 74, Vilna, 1854 e Stettin, 1862; Fuenn, Keneset Yisrael, s.v. "Israel ben Samuel"; Fürst, Bibl. Jud., I.63; Eliezer di Botushan, Ḳin'at Soferim, 1892, s.v. "Elijah Wilna".

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