80º Reggimento addestramento volontari "Roma"

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L'80º Reggimento addestramento volontari "Roma" è stato un Reggimento dell'Esercito Italiano acquartierato a Cassino (FR), specializzato nella formazione degli Allievi Sergenti. Dipendeva dalla Scuola Sottufficiali dell'Esercito di Viterbo, inquadrato nella Scuola di Applicazione.

80º Reggimento "Roma"
Stemma araldico del reparto
Descrizione generale
Attivadal 1º novembre 1884 al 15 dicembre 2023
NazioneBandiera dell'Italia Italia
Bandiera dell'Italia Italia
Servizio Regio esercito
Esercito Italiano
Tipofanteria
Ruoloreparto addestrativo sergenti
SedeCassino
MottoNel nome di Roma
Battaglie/guerrePrima guerra italo-abissina
Guerra italo-turca
Prima guerra mondiale
Seconda guerra mondiale, Campagna italiana di Russia, Seconda battaglia difensiva del Don
Anniversari12 novembre[1]
DecorazioniCroce di cavaliere dell'Ordine Militare d'Italia

Medaglia d'oro al valor militare Medaglia d'oro al valor militare Medaglia di bronzo al Valor Militare

Sito internet 80º Reggimento Roma.
Parte di
Scuola sottufficiali dell'Esercito Italiano
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Storia modifica

Viene costituito nel novembre 1884 come 80º Reggimento di Fanteria parte della Brigata "Roma" e viene impiegato nelle operazioni militari in Eritrea (1895-1896) e Libia (1911-1912). Partecipa inoltre alla prima guerra mondiale con tre battaglioni ingaggiando il nemico sul Monte Grappa, a Monastier, sulla Bainsizza, in Vallarsa e sul Monte Majo.

Viene sciolto il 31 ottobre del 1926 e ricostituito il 2 maggio 1937 e assegnato alla XVI Brigata di Fanteria per poi andare a formare nel 1939 con il 79º Reggimento e l'8º Reggimento artiglieria la 9ª Divisione fanteria "Pasubio" che sarà impiegata con la Divisione "Torino" sul fronte orientale nell'ambito della campagna italiana di Russia. Sul fronte russo è uno dei 3 reggimenti del Regio Esercito ad aver guadagnato due Medaglie d'Oro al Valor Militare assieme al 3º Reggimento bersaglieri ed al 6º Reggimento bersaglieri. Decimato dalle operazioni viene riorganizzato in Campania dove si sfaldò a seguito dell'Armistizio di Cassibile dell'8 settembre 1943.

Venne nuovamente costituito come "CAR" (Centro Addestramento Reclute) in Orvieto il 1º luglio 1958 in sostituzione dell'8º CAR dell'VIII Comando Militare Territoriale costituendo l'80º Battaglione fanteria "Roma" con sede ad Orvieto (Comando presso la Caserma Piave), ed il 57º Battaglione "Abruzzi" a Sulmona. L'80° sarà poi sciolto il 31 dicembre 1975 per lasciare in eredità la Caserma Piave al Terzo Battaglione Granatieri di Sardegna "Guardie" ricostituito come erede del Terzo Granatieri di Padre Chiti. Il 24 settembre 1992 sarà ricostituito a Cassino l'80º Reggimento Fanteria "Roma". Attualmente il reparto diventato R.A.V. cura la formazione professionale degli allievi sergenti provenienti dal personale di truppa in servizio permanente (Volontari in servizio permanente).

Il 15 dicembre 2023 cambia denominazione, assumendo quella di 3° Reggimento "Bondone" e passando alle dipendenze del Comando Artiglieria. La Bandiera di Guerra dell’80° sarà affidata al Reparto Supporti Logistici del Poligono Militare di Monte Romano, che assumerà la denominazione di 80° Reggimento “Roma”, mantenendo la propria missione.

Soccorso alla popolazione modifica

  • Febbraio 2012: aliquote di personale e mezzi dell'80º Rgt. "Roma" sono mobilitati per l'emergenza maltempo e sono intervenuti per ripristinare la viabilità nelle provincia di Frosinone.[2]

Onorificenze modifica

Decorazioni alla Bandiera di Guerra modifica

«Conferita con R.D. il 5 giugno 1920 Nei duri cimenti della guerra, nella tormentata trincea o nell'aspra battaglia,conobbe ogni limite di sacrificio e di ardimento; audace e tenace , domò infaticabilmente i luoghi e le fortune, consacrando con sangue fecondo la romana virtù dei figli d'Italia.»
— Guerra 1915-18[3][4]
«(Decreto 31 dicembre 1947) In durissima, tenace, aggressiva e cruenta battaglia difensiva, di fronte a ripetuti ostinati violenti assalti nemici, operati da forze ingenti, continuamente rinnovellantisi, riconfermava, superandole, le fulgide, eroiche tradizioni del passato. Attraverso larghissimo tributo di vite e di sangue, imposto dal nemico e dal clima, già aggirato sui fianchi ed oltrepassato sul tergo, fedele alla consegna ricevuta, con sublime eroismo, fede convinta ed eccelso spirito di sacrificio, manteneva salda la sacra linea intangibile affidata al suo onore e al suo valore, anche quando già appariva ineluttabile il totale, estremo sacrificio. Rifulgeva nella successiva, logorante lotta, intesa ad aprirsi un varco ripetutamente, per vari giorni consecutivi, attraverso le imbaldanzite schiere dei mezzi corazzati accerchianti. Né le estenuanti tappe dei tragico ripiegamento lungo la nevosa, gelida steppa russa, né il calvario del supremo olocausto del superstite pugno d'eroi, incalzato, braccato e falcidiato, valsero a fiaccarne l'intrepido animo, il saldo cuore, e lo strenuo valore che, dopo oltre un mese di contrastata, sfibrante lotta, trionfavano sulla maggiore potenza dei mezzi del nemico»
— (Fronte del Don - Abrossimowo - Monastyrschina - Getreide - Swch - Arbusow - Tscherkowo, 1º dicembre 1942 - 15 gennaio 1943).
«(Decreto 8 febbraio 1945) In avanguardia ad una Divisione impegnata per l'accerchiamento di preponderanti forze nemiche, quantunque separato dalla propria colonna, attaccava arditamente l'avversario, sgominandolo. Distintosi al forzamento del Nipro e nella battaglia di Petrikowka, si lanciava con grande animosità all'inseguimento del nemico fedele alla sua antica reputazione di valore, incurante delle più aspre fatiche e privazioni, raggiungeva per primo le forti retroguardie avversarie, cui negava tregua e scampo, debellandone ripetutamente l'ostinata resistenza. inoltratosi tra gelo, fango e pioggia per trecento chilometri in territorio infestato da partigiani, affrontava di nuovo impari lotta, resa più perigliosa dall'isolamento e dalla penuria di rifornimenti ed ai nemico, quattro volte superiore di numero, che deciso ad annientano lo circondava rabbiosamente in un villaggio, imponeva rispetto per nove giorni di duri combattimenti, obbligandolo infine a cedergli il passo. A conferma delle sue fiere qualità militari, si acquistava meriti altrettanto eletti nei prosieguo delle operazioni offensive e nella tutela di un delicato settore difensivo nonostante che l'eccezionale crudezza dell'inverno imponesse ai suoi ranghi duramente assottigliati inenarrabili patimenti e sacrifici.»
— (Fronte russo - Jasnaja - Poliana - Wionowka - Shelesnoje - Gorlowka Nikitowka - Chazepetrowka - Ploskii - agosto 1941 - maggio 1942).
«Decreto 5 giugno 1920 Dava prove luminose di pertinacia e di virtù militari, opponendosi, sul Piave, all'urto violento di forti masse nemiche (19 - 24 giugno 1918). In sette giorni di aspri combattimenti, con eroico, impetuoso valore conquistava aspre posizioni sul Monte Grappa ed inseguiva poscia brillantemente il nemico.»
— (Monte grappa, 27 -31 ottobre 1918).

Decorati modifica

Insegne e Simboli modifica

 
Fregio dell'Arma di Fanteria dell'Esercito Italiano (usato per la Fanteria di Linea)
  • Il Reggimento indossa il fregio della Fanteria (composto da due fucili incrociati sormontati da una bomba con una fiamma dritta). Al centro nel tondino è riportato il numero "80".
  • Le mostrine del reggimento sono rettangolari di colore rosse listate di giallo di due in palo. Alla base della mostrina si trova la stella argentata a 5 punte bordata di nero, simbolo delle forze armate italiane.

Motto del Reggimento modifica

"Nel nome di Roma".

Festa del reggimento modifica

  • La festa del reggimento si svolge il 12 novembre, anniversario del combattimento di Nikitowka del 1942.

Persone legate al Reggimento modifica

Note modifica

  1. ^ anniversario della combattimento di Nikitowka (1941).
  2. ^ Emergenza neve: Riepilogo attività svolte dall'Esercito per l'emergenza neve al 9 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2013)..
  3. ^ L'ordine militare venne assegnato a quasi tutte le unità di fanteria che parteciparono alla prima guerra mondiale.
  4. ^ Scheda dal sito del Quirinale. URL consultato il 18 ottobre 2010.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica