Albatros L 58
L'Albatros L 58 fu un monomotore ad ala alta da trasporto leggero ad uso civile sviluppato dall'azienda tedesca Albatros Flugzeugwerke GmbH nei primi anni venti.
Albatros L 58 | |
---|---|
Descrizione | |
Tipo | aereo di linea |
Equipaggio | 1 (pilota) |
Costruttore | ![]() |
Data primo volo | 1923 |
Utilizzatore principale | ![]() |
Altri utilizzatori | ![]() |
Esemplari | 7 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 10,89 m |
Apertura alare | 18,0 m |
Altezza | 3,80 m |
Superficie alare | 44,5 m² |
Carico alare | 60,56 kg/m² |
Peso a vuoto | 1 370 kg |
Peso carico | 2 250 kg |
Passeggeri | 5 |
Capacità | 880 kg |
Capacità combustibile | 240 kg |
Propulsione | |
Motore | un Maybach Mb.IVa |
Potenza | 245 CV (180 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 150 km/h al livello del mare |
Velocità di crociera | 135 km/h |
Velocità di salita | 1,4 m/s |
Autonomia | 540 km 4 h |
Quota di servizio | 3 500 m |
Note | dati riferiti alla versione motorizzata Maybach Mb IVa |
i dati sono estratti da German Aviation 1919-1945[1] | |
voci di aerei civili presenti su Wikipedia |
Costruito in sette esemplari venne utilizzato come aereo di linea da alcune compagnie aeree tedesche del periodo.
Storia del progetto Modifica
Con il termine della prima guerra mondiale e la ratifica del Trattato di Versailles da parte delle nazioni che vi avevano partecipato, l'aviazione dell'oramai smembrato Impero tedesco era stata drasticamente ridotta ed i voli, dopo che inizialmente vennero vietati, ripresero solo dopo qualche tempo limitatamente ai servizi di trasporto civile. La timida rinascita del mercato dell'aviazione nella neofondata Repubblica di Weimar indusse alcune aziende a sviluppare nuovi modelli espressamente progettati per sostituire i pochi velivoli residuati bellici convertiti a tale scopo cercando così di sopravvivere alla crisi economica del settore.
L'Albatros, dopo aver avviato un progetto dall'impostazione tecnica oramai obsoleta, l'L 56 a configurazione alare biplana e cabina di pilotaggio aperta, rispetto ai progetti presentati e sviluppati dalle aziende concorrenti nello stesso periodo, i monoplani tedeschi Junkers F 13 e Sablatnig P.III e l'ora olandese Fokker F.II, ed averlo abbandonato avendo compreso l'impossibilità di competere con dei velivoli più avanzati su difficile mercato dell'aviazione civile,[2] decisero di adottare la tecnologia dell'ala monoplana a sbalzo.
Identificato come L 58 il nuovo modello era caratterizzato da una cellula che abbinava un corto naso, il quale inglobava l'apparato propulsore e superiormente l'abitacolo aperto destinato al pilota, e lo scompartimento passeggeri chiuso quasi interamente ubicato sotto l'ala,[3] ad una velatura ad ala alta, un unico elemento a sbalzo di grande spessore che integrava al suo interno lo scompartimento per i bagagli ed i serbatoi di combustibile.[4]
Il prototipo, terminato nel 1923, venne equipaggiato con un motore Rolls-Royce Falcon da 240 hp (179 kW).[4]
Descrizione tecnica Modifica
L'L 58 era dotato di una fusoliera nella quale l'abitacolo di pilotaggio era aperto e ricavato anteriormente dietro al motore, montato sul muso, e davanti all'ala alta a sbalzo. La stessa proseguiva con la sezione adibita al trasporto passeggeri, dotata di sei ampi finestrini, alla quale si accedeva tramite un portello laterale, e terminava in un piano di coda dall'impennaggio monoderiva. Il carrello d'atterraggio era fisso con un pattino d'appoggio montato posteriormente.
Versioni Modifica
- L 58
- versione equipaggiata con un motore Rolls-Royce Eagle III e dotata di cabina passeggeri con 5 posti a sedere.
- L 58a
- versione equipaggiata con un motore Maybach Mb.IVa e dotata di cabina passeggeri con 6 posti a sedere.
Utilizzatori Modifica
Note Modifica
- ^ (EN) Albatros L 58, su German Aviation 1919-1945, http://www.histaviation.com/index.html. URL consultato il 18 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007).
- ^ (EN) Albatros L 56, su German Aviation 1919-1945, http://www.histaviation.com/index.html. URL consultato il 29 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2011).
- ^ (EN) Maksim Starostin, Albatros L.58, su Virtual Aircraft Museum, http://www.aviastar.org/index2.html. URL consultato il 18 gennaio 2009.
- ^ a b (EN) Albatros L.58, su Valka.cz, http://en.valka.cz/index.php. URL consultato il 29 giugno 2012.
Bibliografia Modifica
- (EN) Michael John H. Taylor, Jane's encyclopedia of aviation, 2nd Edition, Londra, Studio Editions, 1989, ISBN 0-517-10316-8.
- (EN) Taylor, Michael J. H.; Jane's Encyclopedia of Aviation. London: Studio Editions (1989), pag. 55.
Collegamenti esterni Modifica
- (EN) Albatros L 58, su German Aviation 1919-1945, http://www.histaviation.com/index.html. URL consultato il 18 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007).
- (EN) Maksim Starostin, Albatros L.58, su Virtual Aircraft Museum, http://www.aviastar.org/index2.html. URL consultato il 18 gennaio 2009.
- (EN) Albatros L.58, su Valka.cz, http://en.valka.cz/index.php. URL consultato il 29 giugno 2012.
- (RU) Albatros L.58, su Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 29 giugno 2012.