Aretusa
Aretusa (in greco antico: Ἀρέθουσα, Arèthūsa; in latino: Arethūsa) è un personaggio della mitologia greca, figlia di Nereo e di Doride.
Aretusa | |
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Caratteristiche immaginarie | |
Sesso | Femmina |

Il mitoModifica
Il dio Alfeo, figlio di Oceano, si innamorò di lei spiandola mentre faceva il bagno nuda.
Aretusa però fuggì dalle sue attenzioni, scampando sull'isola di Ortigia, a Siracusa, chiedendo soccorso alla dea Artemide, che la tramutò in una fonte[1]. Zeus, commosso dal dolore di Alfeo, lo mutò in fiume a sua volta, permettendogli così, dal Peloponneso, in Grecia, di percorrere tutto il Mar Ionio per unirsi all'amata fonte. Forse in ragione di questa unione simbolica tra le due sponde dello Ionio Strabone afferma:
«Ogni volta che a Olimpia si celebrava un sacrificio – si diceva –, le acque della fonte Aretusa si macchiavano di rosso; e se a Olimpia si gettava una coppa nel fiume Alfeo, questa riemergeva nelle acque del mare di Siracusa.» |
(Strabone, 6, 2, 4.) |
Ancora oggi il mito rivive nell'isola di Ortigia grazie alla cosiddetta Fonte Aretusa, uno specchio di acqua che sfocia nel Porto Grande di Siracusa[1][2].
Secondo una versione, localizzata invece nell'isola di Eubea, Aretusa ebbe da Poseidone il figlio Abante, progenitore del popolo degli Abanti[3][4].
Aretusa nella culturaModifica
La ninfa è citata in una gran quantità di opere; fra queste si ricordano:
- Ovidio, Metamorfosi, V, 572 e segg.
- Esiodo, Teogonia 337 e segg.
- Omero, Odissea, XIII, 478-482.
- Pausania. Descrizione della Grecia, V, 7, 3 ed altri luoghi.[5]
- Virgilio, Bucoliche, X, 1.
- Virgilio, Georgiche, IV, 344, 351.
- Virgilio, Eneide, III, 694 e segg.
- Teocrito, Idilli (XVI).
- Giovanni Pascoli, Il ritorno (penultimo inno nella raccolta Odi e inni)
- Giosuè Carducci, Rime nuove (LXIII).
- Dante. Inferno, XXV, 97.
- Boccaccio, Comedia delle ninfe fiorentine (XVIII) e Amorosa visione (XXV).
- Sannazaro, Arcadia (prosa XII)
- Ariosto, Orlando furioso (canto VI, ottava XIX).
- Montale, L'estate in Le occasioni, verso 8.
- Mario Luzi, Evento in Avvento Notturno, v. 10.
- Salvatore Quasimodo, Auschwitz in Il falso e vero verde, v. 26.
- Gabriele d'Annunzio, L'Oleandro e L'Onda (dalla raccolta Alcyone).
- Percy Bysshe Shelley, Arethusa, 1820.
- John Keats, Endimione.
- Alberto Lollio (1508-69), Aretusa (1563), un esempio di poesia pastorale drammatica.
Nonché diverse poesie dell'Arcadia (da Marino a Jacopo Sannazzaro a diversi altri).
Nel 1966, Aretusa venne raffigurata sulla vecchia banconota da 500 lire italiane.
Aretusa nell'autorità popolareModifica
- Aretusa Fly, aviosuperficie a Canicattini Bagni (SR).
- Aretusa Park, parco acquatico e discoteca all'aperto a Melilli (SR).
- Arethūsa Creazioni, brand di gioielli realizzati da orafi siciliani per conto della Gioielleria Piccione.
NoteModifica
- ^ a b F. S. Villarosa, Dizionario mitologico-storico-poetico, vol. I, Napoli, Tipografia Nicola Vanspandoch e C., 1841, p. 41.
- ^ Hermannus Torrentinus, Elucidario poetico, presso Domenico Lovisa, 1756. URL consultato l'8 ottobre 2018.
- ^ Gaio Giulio Igino, Fabulae 157
- ^ Scoli a Omero ad II. 2.536.
- ^ Pagina di Arethusa e Alpheus in Theoi.com.
BibliografiaModifica
AnticaModifica
- Ovidio Metamorfosi V, 572 e segg.
- Esiodo Teogonia V.338
- Omero Odissea
- Pausania Descrizione della Grecia
ModernaModifica
- Fernando Palazzi, Giuseppe Ghedini, Piccolo dizionario di mitologia e antichità classiche, 15ª ed., Milano, Arnoldo Mondadori, luglio 1940 [agosto 1924].
Altri progettiModifica
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Collegamenti esterniModifica
- (EN) Aretusa, su Theoi Project.
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