Artibeus glaucus

specie di pipistrello

Artibeus glaucus (Thomas, 1893) è un pipistrello della famiglia dei Fillostomidi diffuso nell'America meridionale e nei Caraibi.[1][2]

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Artibeus glaucus
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
SuperordineLaurasiatheria
OrdineChiroptera
SottordineMicrochiroptera
FamigliaPhyllostomidae
SottofamigliaStenodermatinae
TribùStenodermatini
GenereArtibeus
SottogenereDermanura
SpecieA.glaucus
Nomenclatura binomiale
Artibeus glaucus
Thomas, 1893
Sinonimi

A.bogotensis, A.pumilio, A.rosenbergii

Descrizione modifica

Dimensioni modifica

Pipistrello di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 43 e 62 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 37 e 42 mm, la lunghezza del piede tra 8 e 12 mm, la lunghezza delle orecchie tra 12 e 17 mm e un peso fino a 14 g.[3]

Aspetto modifica

Le parti dorsali variano dal grigio scuro al marrone scuro, mentre le parti ventrali sono più chiare. Il muso è corto e largo. La foglia nasale è ben sviluppata, lanceolata, con la porzione inferiore separata dal labbro superiore e con il bordo posteriore marcato di giallastro. Due strisce bianche ben distinte sono presenti su ogni lato del viso, la prima si estende dall'angolo esterno della foglia nasale fino a dietro l'orecchio, mentre la seconda parte dall'angolo posteriore della bocca e termina alla base del padiglione auricolare. Il labbro inferiore ha una verruca al centro circondata da altre più piccole. Le orecchie sono di medie proporzioni, triangolari e con l'estremità arrotondata. Le membrane alari sono marrone scuro o nerastre. È privo di coda, mentre l'uropatagio è ridotto ad una sottile membrana lungo la parte interna degli arti inferiori, ricoperta finemente di peli nella parte centrale e con il margine libero a forma di U rovesciata. Il calcar è corto. Sono presenti due molari sulle semi-arcate superiori e tre in quelle inferiori. Il cariotipo è 2n=30-31 FNa=56.

Biologia modifica

Comportamento modifica

Si rifugia all'interno di foglie di grandi alberi come quelli del genere Xanthosoma e del banano, modificate in piccole tende.

Alimentazione modifica

Si nutre di piccoli frutti.

Riproduzione modifica

Esistono due periodi riproduttivi. Femmine gravide e in allattamento sono state catturate da gennaio ad agosto in Ecuador, Venezuela e Trinidad e Tobago, mentre da ottobre a dicembre sempre in Ecuador e Venezuela.

Distribuzione e habitat modifica

Questa specie è diffusa lungo i versanti andini della Colombia, Ecuador, Perù e Bolivia; Venezuela, Guyana centrale, Suriname settentrionale, estremo nord del Brasile, isole di Trinidad e Grenada.

Vive nelle foreste pluviali mature, foreste decidue, foreste secondarie, piantagioni e giardini fino a 2.800 metri di altitudine.

Conservazione modifica

La IUCN Red List, considerato il vasto areale e la popolazione presumibilmente numerosa, classifica A.glaucus come specie a rischio minimo (Least Concern)).[1]

Note modifica

  1. ^ a b c (EN) Solari, S. 2015, Artibeus glaucus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Artibeus glaucus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Tirira, 2007.

Bibliografia modifica

  • Diego S. Tirira, Mamíferos del Ecuador: Guía de campo, Ediciones Murciélago Blanco, 2007. ISBN 9789978446515
  • Alfred L.Gardner, Mammals of South America, Volume 1: Marsupials, Xenarthrans, Shrews, and Bats, University Of Chicago Press, 2008. ISBN 9780226282404

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