L'assedio di Sidone fu un attacco svolto poco dopo la prima crociata. La città costiera di Sidone (nell'attuale Libano) fu catturata dalle forze di Baldovino I di Gerusalemme, dal Re Sigurd I di Norvegia, e dal Doge della Repubblica di Venezia Ordelaffo Falier.

Assedio di Sidone
parte della Crociata norvegese
Data19 ottobre - 5 dicembre 1110
LuogoSidone, attuale Libano
EsitoVittoria Crociata
Schieramenti
Comandanti
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Preludio modifica

Nell'estate del 1110 una flotta norvegese composta da 60 navi arrivò in medio oriente capeggiata dal Re Sigurd. Giunto ad Acri, fu ricevuto da Baldovino I, re di Gerusalemme.

I due sovrani si accordarono per liberare le città costiere in mano ai musulmani. Alla richiesta di Baldovino I Sigurd rispose che "erano venuti allo scopo di dedicarsi al servizio di Cristo". Partirono con i loro eserciti per attaccare la città di Sidone, che era stata fortificata dai Fatimidi nel 1098.

L'assedio modifica

L'esercito di Baldovino assediò la città via terra, mentre i norvegesi attaccarono via mare. Tale assalto navale era però a rischio di un arrivo della flotta Fatimida dalla città di Tiro. L'aiuto fortunoso della flotta della Repubblica di Venezia mise al sicuro la vittoria. Sidone cadde dopo 47 giorni di assedio.

La città venne presa il 5 dicembre 1110. Quando la città si arrese Re Baldovino garanti le stesse condizioni di resa assegnate precedentemente a Arsuf e Acri lasciando liberi gli abitanti di partire o restare[1].

Conseguenze modifica

Su ordine di Baldovino e del Patriarca di Gerusalemme, Gibelino di Arles, una scheggia della santa croce fu consegnata a Sigurd in segno di amicizia.

La Signoria di Sidone fu creata e donata a Eustachio I de Grenier per poi passare al Regno di Gerusalemme.

Note modifica

  1. ^ Thomas Asbridge, The Crusades, p. 125.

Bibliografia modifica

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Collegamenti esterni modifica