Atsushi Kaneko

fumettista giapponese

Atsushi Kaneko (カネコ・アツシ?, Kaneko Atsushi; Sakata, 26 dicembre 1966) è un fumettista e illustratore giapponese.

Biografia modifica

Atsushi Kaneko è nato a Sakata, una cittadina della prefettura di Yamagata, in data 26 dicembre 1966. Dopo la laurea in Economia conseguita presso l’Università Senshu, mentre è alla ricerca di un impiego professionale si avvicina da autodidatta al mondo dei fumetti[1]. Nel 1988 pubblica il suo primo racconto, Haiyuyukuku (ハイユユクク?), senza però ottenere alcun successo di critica e pubblico. Il lavoro successivo, Ratty gets new way, viene invece nominato per il Big Comic Spirits Newcomer Award. Nel 1990, ottiene inoltre l'Afternoon Four Season Awards Winter Prize. Durante questi anni, Kaneko è attivo anche come creatore di copertine di CD e illustratore.

Nel 1992 pubblica Rokkunrōru igai wa zenbu uso - (ロックンロール以外は全部嘘 -?) mentre tra il 1998 e il 1999 i volumi B.Q. THE MOUSE BOOK, B.Q. THE FLY BOOK, B.Q. OUTTAKES THE ROACH BOOK, R - Tan Henshū (R - 短編集?). Nel 1998, invece, inizia l’opera che concluderà nel 2001 e lo farà conoscere al grande pubblico, giapponese quanto estero: BAMBi diventerà nel corso degli anni una serie di culto e ispirerà persino due raccolte musicali, i CD Shot The Pink Gun: Bad Tracks For BAMBi e One Shot One Kill: Bad Tracks For BAMBi 2[2].

Nel 2004, dopo i volumi BAMBi 零 alternative - e Hunky X Punky, Kaneko inizia la serializzazione di quella che a tutt'oggi è la sua serie più lunga, composta da 11 volumetti e conclusasi nel 2010: Soil vincerà nel 2012 il Grand prix de l'Imaginaire nella categoria Manga e verrà nominato alla Sélection polar du 39e festival de la bande dessinée d'Angoulême (2012) e Sélection officielle du 40e festival de la bande dessinée d'Angoulême (2013).

Nel 2005, Kaneko debutta nel mondo del cinema, arte che da sempre ammira profondamente e verso la quale trae ispirazione, dirigendo una delle quattro parti in cui è diviso il film collettivo Ranpo jigoku (乱歩地獄?) basato sulle opere dello scrittore Ranpo Edogawa[3]. Il 2011 segna il ritorno di Kaneko verso il medium del fumetto con la serie composta da 3 volumetti e terminata nel 2013 intitolata Wet Moon. L’anno successivo, nel 2014, inizia la nuova serie, Deathco (デスコ?) conclusa nel 2017 con il settimo volumetto. Nel 2018, inizia la sua nuova opera: Search and Destroy (Sāchi ando Desutoroi), rivisitazione della serie Dororo di Osamu Tezuka.

Le opere pubblicate in Italia sono le seguenti: B.Q. The House Book e B.Q. The Fly Book per la d/visual, Soil per Panini Comics e in occasione del Napoli Comicon 2015 vengono annunciati da parte di Star Comics: Bambi, Wet Moon e Deathco. A novembre del 2020 J-Pop fa uscire il cofanetto che comprende i 3 volumi di Search&Destroy, pubblicati in seguito anche singolarmente nei mesi successivi.

Stile modifica

Il disegno di Kaneko è caratterizzato dalle linee forti in bianco e nero. Il suo stile grafico trae ispirazione dal fumetto indipendente statunitense (come Paul Pope) e giapponese (Suehiro Maruo). Il suo tratto così particolare lo porta a lavorare senza assistenti, contrariamente a molti altri colleghi mangaka. In questo modo riesce a preservare la particolarità di stile. Per le sue storie, spesso caratterizzate da un’atmosfera surreale e ambientate in un mondo regolato dalla violenza ritratta in maniera grottesca, Kaneko trae ispirazione dalla cultura popolare, dalla musica e dal cinema. Stanley Kubrick è il suo cineasta preferito[4].

Opere modifica

  • Rokkunrōru igai wa zenbu uso (ロックンロール以外は全部嘘 -?) (1992)
  • B.Q. - THE MOUSE BOOK (1998)
  • B.Q. - THE FLY BOOK (1998)
  • R - Tan Henshū (R - 短編集) (1998)
  • B.Q. - OUTTAKES THE ROACH BOOK (1999)
  • Bambi (1998-2001) 6 tankōbon
  • ATOMIC? - 短編集 (2001)
  • BAMBi 零 alternative (2002)
  • HUNKY×PUNKY (2004)
  • Soil (2003-2010) 11 tankōbon
  • Wet Moon (2011-2013) 3 tankōbon
  • Deathco (デスコ?) (2014-2018) 7 tankōbon
  • Comic? カネコアツシ Extra Works (2016)
  • Search and Destroy (2018-2020) 3 tankōbon
  • Evol (イーヴォー?) (2020-in corso) 7 tankōbon

Note modifica

  1. ^ (FR) Atsushi Kaneko, su Mang'Arte, 27 aprile 2007. URL consultato il 28 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2012).
  2. ^ (EN) Atsushi Kaneko, su Junk Magnet. URL consultato il 28 ottobre 2022.
  3. ^ (FR) Kaneko Atsushi, su Du9, 27 gennaio 2007. URL consultato il 28 ottobre 2022.
  4. ^ (FR) Mickaël Géreaume, Interview manga de Atsushi Kaneko, su Planète BD, 16 febbraio 2014. URL consultato il 28 ottobre 2022.

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN71686614 · ISNI (EN0000 0000 0259 9273 · LCCN (ENnb2018016330 · GND (DE1075481368 · BNE (ESXX5620487 (data) · BNF (FRcb150868187 (data) · NDL (ENJA00754737