Attigliano

comune italiano

Attigliano è un comune italiano di 1 982 abitanti[1] della provincia di Terni in Umbria. Si trova geograficamente nella Valle del Tevere.

Attigliano
comune
Attigliano – Stemma
Attigliano – Bandiera
Attigliano – Veduta
Attigliano – Veduta
Localizzazione
StatoItalia Italia
Regione Umbria
Provincia Terni
Amministrazione
SindacoLeonardo Vincenzo Fazio (lista civica Polo per Attigliano) dal 22-9-2020
Territorio
Coordinate42°31′N 12°18′E / 42.516667°N 12.3°E42.516667; 12.3 (Attigliano)
Altitudine95 m s.l.m.
Superficie10,51 km²
Abitanti1 982[1] (31-8-2022)
Densità188,58 ab./km²
FrazioniBufalino, La Croce, La Piazza, La Stazione, Lo Stradone, Madonna delle Grazie
Comuni confinantiAmelia, Bassano in Teverina (VT), Bomarzo (VT), Giove, Graffignano (VT), Lugnano in Teverina
Altre informazioni
Cod. postale05012
Prefisso0744
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT055006
Cod. catastaleA490
TargaTR
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona D, 1 872 GG[3]
Nome abitantiattiglianesi
Patronosan Lorenzo Martire
Giorno festivo10 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Attigliano
Attigliano
Attigliano – Mappa
Attigliano – Mappa
Posizione del comune di Attigliano all'interno della provincia di Terni
Sito istituzionale

Origini del nomeModifica

Deriva dal nome personale latino Attilius; si tratta di un nome prediale, ovvero legato a terreni o fondi rustici, con suffisso -ānus, che ha attestazioni in Umbria[4][5][6].

StoriaModifica

La zona, di origine etrusca, delimitata dalla linea naturale del fiume Tevere, ospitò le primitive popolazioni, come attestano i ritrovamenti di tombe, cripte e vasellame. All'inizio del XIII secolo fu coinvolta nelle guerre, e Todi si assicurò il possesso del castello (di importante posizione strategica). Fino al 1500, insieme ai paesi vicini, Attigliano fu teatro di guerre ed assalti e più volte passò dal dominio di Todi a quello della Santa Sede, a quello di Amelia, fino a tornare definitivamente dominio di Bartolomeo d'Alviano. A Corrado o Consolo, nipote di Bartolomeo, si deve la costruzione del palazzo Baronale e della chiesa della Madonna del Porto (ora chiesa del cimitero). Nel 1540 Attigliano venne ceduto a papa Paolo III Farnese. Dopo 104 anni di possesso, nel 1644 il feudo di Attigliano fu venduto dai Farnese al marchese Marcello Raimondi di Genova, che dopo sette anni lo rivendette ad Olimpia Pamphili, che lo passò poi alla famiglia Orsini. Nel 1840 il feudo fu acquistato dal principe Borghese.

Intorno alla seconda metà dell'800 il comune di Attigliano si scelse un emblema, un gonfalone in pesante velluto, diviso in bande, una bianca e una verde, con al centro uno scudo sormontato da una corona baronale rappresentante tre figure naturali e ideali: un tiglio, un mitologico ippogrifo che lo arrampa su una distesa d'acqua.

Monumenti e luoghi d'interesseModifica

  • Fontana dei delfini. Al centro della piazza principale, fu costruita da Ramperti da Amelia nel 1885 con il duplice scopo di favorire l'approvvigionamento idrico e
  • e di ornare lo spazio antistante. I materiali upera provengono dalla vecchia cava di S. Eugenia.
  • Chiesa di S. Lorenzo Martire. La chiesa, di moderna concezione, risalente al 1983, si fregia di vetrate artistiche concretizzate attraverso l'uso del mosaico e di un portale di bronzo realizzato dalla scultrice Nadia Rognoni. Nel giardino antistante il sagrato un monumento bronzeo realizzato dalla scultrice Annita Mechelli rappresenta L'AVIS Attigliano, una delle numerose associazioni operanti nel paese.
  • Il campanile di piazza della Rocca. La piazza della Rocca è sovrastata da un campanile che reca sul frontale un singolare orologio ad una sola lancetta e a dodici ore.
  • La chiesa della Madonna delle Grazie. Situata alla periferia del paese, al di là della stazione ferroviaria, è nata tra la I e la II guerra mondiale. Il quadro della Madonna dipinto su tegola da ignoto era punto di unione e devozione dei familiari dei combattenti.
  • Parco di Studio e Riflessione: inaugurato nel maggio 2008, prima chiamato "Parco del Messaggio di Silo" [1].

SocietàModifica

Evoluzione demograficaModifica

Abitanti censiti[7]

Infrastrutture e trasportiModifica

FerrovieModifica

La stazione di Attigliano-Bomarzo è collocata sulla ferrovia Viterbo-Attigliano-Orte e sulla ferrovia Roma-Firenze.

Vi si fermano treni regionali in servizio navetta tra Viterbo e Orte, tutte le coppie di treni regionali veloci Viterbo Porta Fiorentina-Orte-Roma Termini nonché tutti i treni regionali della ferrovia Roma-Firenze.

AmministrazioneModifica

Istituzioni

È la sede nazionale del Sindacato dei direttori e degli assistenti amministrativi delle scuole pubbliche italiane (ANQUAP).

NoteModifica

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ (DE) Wilhelm Schulze, Zur Geschichte lateinischer Eigennamen, Berlin, Weidmann, 1933 [1904], pp. 448-449.
  5. ^ (DE) Wilhelm Bofinger, Lateinische Personennamen in den Romanischen Ortsnamen auf -anum, -acum und -anicum. Versuch einer vergleichenden Toponomastik, Tübingen, Bölzle, 1938, p. 6.
  6. ^ Giovan Battista Pellegrini, Saggi di linguistica italiana, Torino, Bollati Boringhieri, 1975, p. 254, SBN IT\ICCU\SBL\0566803.
  7. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.

Voci correlateModifica

Altri progettiModifica

Collegamenti esterniModifica

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