Bothrops insularis

specie di serpente

Il ferro di lancia dorato (Bothrops insularis (Amaral, 1929)) è un crotalo velenoso appartenente alla famiglia Viperidae, presente esclusivamente sull'isola di Queimada Grande, in Brasile[2][3]. Deve il suo nome alla colorazione particolare della sua pelle, unica per il genere a cui appartiene.

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Ferro di lancia dorato
Bothrops insularis
Stato di conservazione
Critico[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Classe Reptilia
Ordine Squamata
Sottordine Serpentes
Famiglia Viperidae
Sottofamiglia Crotalinae
Genere Bothrops
Specie B. insularis
Nomenclatura binomiale
Bothrops insularis
(Amaral, 1929)
Sinonimi

Bothropoides insularis

Descrizione modifica

La lunghezza media di B. insularis è di 70 cm, mentre la lunghezza massima conosciuta si aggira attorno ai 118 cm.[2] A dispetto delle sue abitudini arboricole manca di una coda prensile.[2] La pelle è di un pallido colore bruno-giallastro, ornata da motivi triangolari o quadrangolari che ricordano vagamente dei diamanti, caratteristica che lo rende facilmente riconoscibile. In cattività il colore tende a diventare più scuro, probabilmente a causa di una cattiva circolazione sanguigna dovuta ad una inefficace termoregolazione.[4] Il nome ferro di lancia si riferisce alla caratteristica forma del capo che distingue tutti i serpenti del genere Bothrops, che si allunga in corrispondenza del naso[5]. B. insularis ha inoltre una coda più lunga rispetto al suo parente più prossimo, B. jararaca, che permette alla vipera movimenti più lesti tra i rami degli alberi.[5]

Distribuzione e habitat modifica

La specie è endemica dell'Ilha da Queimada Grande, un'isola di 430.000 m2.

L'isola di Queimada Grande è classificata come subtropicale o tropicale a clima umido e presenta differenti tipi di habitat, incluse foreste, radure e arbusti. L'isola ha un clima mite, la temperatura non scende al di sotto dei 18 °C mentre quella massima è di 22 °C.

Biologia modifica

Comportamento modifica

Questi serpenti possono essere sia terrestri che arboricoli nonostante non abbiano una reale coda prensile. Basandosi su osservazioni in situ alcuni scienziati[3] suggeriscono che l'uso della vegetazione da parte di questa specie sia facoltativo, mentre altri[5] ipotizzano che B. insularis occupi frequentemente i rami degli alberi per cacciare le proprie prede, che consistono sostanzialmente in uccelli, per poi successivamente scivolare verso zone maggiormente rocciose durante le tempeste o la digestione.

A differenza di altri serpenti velenosi che tendono a colpire, rilasciare e poi seguire la preda, il ferro di lancia dorato tiene la preda in bocca dopo averla avvelenata. Mentre altre specie appartenenti al genere Bothropoides sono stati colti a scuotere la coda per richiamare le prede, questo non è stato osservato per questo genere di vipera. Considerando la presenza di potenziali prede sensibili al richiamo caudale e la natura opportunistica di B. insularis, non sarebbe una sorpresa constatare tale comportamento.

In base ad una ricerca effettuata nel 2004[3] non esistono specie in grado di predare un adulto di B. insularis, sebbene gli individui più giovani possano essere potenzialmente cacciati da specie quali lucertole, millepiedi, ragni ed uccelli presenti sull'isola. Non esistono tuttavia osservazioni dirette, a causa dell'isolamento di cui gode la specie.[4]

Alimentazione modifica

La dieta degli individui adulti consiste soprattutto in uccelli[5], raramente da lucertole ed invertebrati. Questi ultimi sono le principali prede dei neonati o dei serpenti più giovani. In caso di carenza di cibo sono stati riscontrati episodi di cannibalismo. I crotali adulti non competono con nessun'altra specie in quanto sono gli unici in grado di cacciare volatili.

Riproduzione modifica

Gli individui di Bothrops insularis si accoppiano tra agosto e settembre, sugli alberi oppure al suolo. Come la maggior parte delle vipere il ferro di lancia dorato è ovoviviparo. Non esistono dati scientifici in merito alla lunghezza degli individui neonati, ma probabilmente le loro dimensioni si avvicinano a quelle dei piccoli di B. jararaca, che misurano alla nascita dai 24.5 ai 25.3 centimetri e pesano dai 9.38 ai 10.61 grammi.

Veleno modifica

Poiché B. insularis si trova in un'area non abitata da umani, non sono mai stati riportati ufficialmente casi di avvelenamento. Ludwig Trutnau, un biologo tedesco, sostiene che quattro persone siano state morse e tre di queste siano morte a causa del veleno. Normalmente la percentuale di mortalità legata al genere Bothrops varia dallo 0,5 al 3% nel caso sia stata somministrata una terapia, altrimenti si assesta attorno al 7%.[3] Gli effetti dell'avvelenamento includono sanguinamento nella zona interessata dalla lesione, dolore localizzato, nausea, vomito, emorragia intestinale, insufficienza renale, sangue in vomito ed urine, emorragia cerebrale e serie necrosi a muscoli e tessuti. Analisi di laboratorio sembrano confermare che il veleno del ferro di lancia dorato sia almeno 5 volte più potente di quello della specie affine Bothrops jararaca, oltre ad essere quello dall'azione più rapida all'interno del genere, dati che giustificherebbero un tasso di mortalità più alto. Una tossicità così alta, anomala per le vipere sudamericane, potrebbe essere legata a fattori evolutivi. Poiché B. insularis si nutre quasi esclusivamente di uccelli, la potenza del suo veleno è utile ad uccidere rapidamente le sue prede, impedendo così loro qualsiasi tipo di fuga.

Parassiti modifica

È noto che nella bocca del ferro di lancia dorato possano essere presenti dei trematodi, il più comune dei quali è l'Ochetosoma heterocoelium.[4]

Tassonomia ed evoluzione modifica

Nel genere Bothrops la specie più affine al ferro di lancia dorato è il B. jararaca. Si pensa che l'antenato dei due serpenti sia giunto sull'isola di Queimada Grande quando il livello del mare era più basso o quando quest'ultima era, se non connessa alla terraferma, più vicina rispetto alla collocazione attuale. L'assenza di mammiferi sull'isola ha indubbiamente inciso sull'evoluzione del ferro di lancia dorato, soprattutto per ciò che riguarda la tossicità del suo veleno.

Conservazione modifica

B. insularis è considerata dallo IUCN come specie a rischio critico di estinzione (Critically Endangered)[1]. Nonostante la popolazione sia stabile e scarsamente minacciata dall'intervento umano o da condizioni ambientali, l'assegnazione di tale classe è dovuta alla concentrazione della vipera in un territorio dall'ampiezza inferiore a 1 km2.

Poiché l'isola che ospita il ferro di lancia dorato ha una superficie molto ristretta, essa può ospitare una scarsa popolazione di animali. Questo significa che B. insularis è estremamente sensibile ad eventuali cambiamenti ambientali[4], poiché se tutta la popolazione dovesse essere sterminata questo si tradurrebbe automaticamente nell'estinzione in natura della specie. In passato si è cercato, tramite incendi, di ridurre considerevolmente la quantità di serpenti per impiantare sull'isola una piantagione di banane[4], ma con scarsi risultati. Anche la marina brasiliana ha contribuito alla distruzione dell'habitat naturale, una parte della vegetazione è stata infatti eradicata per permettere l'edificazione di un faro sull'isola. Per queste ragioni gli scienziati ritengono un azzardo considerare B. insularis un serpente invulnerabile.[4]

Intersessualità modifica

Un problema futuro per la specie potrebbe essere la frequenza di individui intersessuali, nati con parti di entrambi gli apparati genitali. Questa malformazione è dovuta secondo gli studiosi al limitato areale di B. insularis e ai frequenti incroci che occorrono nella popolazione, e potrebbe rivelarsi pericolosa per la preservazione della specie poiché la maggior parte delle vipere intersessuali risulta essere sterile.[4]

Note modifica

  1. ^ a b (EN) Marques, O.A.V., Martins, M. & Sazima, I. 2004, Bothrops insularis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ a b c Bothrops insularis, su The Reptile Database. URL consultato il 28 luglio 2014.
  3. ^ a b c d Campbell JA, Lamar WW. 2004. The Venomous Reptiles of the Western Hemisphere. Comstock Publishing Associates, Ithaca and London. 870 pp. 1500 plates. ISBN 0-8014-4141-2.
  4. ^ a b c d e f g Duarte MR, Puorto G, Franco FL, A biological survey of the pitviper Bothropoides insularis Amaral (Serpentes: Viperidae): an endemic and threatened offshore island snake of Southeastern Brazil, in Studies on Neotropical Fauna and Environment, vol. 30, 1995, pp. 1–13, DOI:10.1080/01650529509360936.
  5. ^ a b c d Wüster W, Duarte MR, Graca Salomao M, Morphological correlates of incipient arboreality and ornithophagy in island pitvipers, and the phylogenetic position of Bothrops insularis, in Journal of Zoology, vol. 266, 2005, pp. 1–10, DOI:10.1017/S0952836904006247.

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