Bussolino

frazione del comune italiano di Gassino Torinese

Bussolino è una frazione di Gassino Torinese, nella città metropolitana di Torino. Fino al 1928 era un comune autonomo col nome di Bussolino Gassinese.

Bussolino
frazione
Bussolino – Veduta
Bussolino – Veduta
Villa Bria
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Città metropolitana Torino
Comune Gassino Torinese
Territorio
Coordinate45°07′49″N 7°51′06″E / 45.130278°N 7.851667°E45.130278; 7.851667 (Bussolino)
Altitudine363[1] m s.l.m.
Abitanti32[3] (2001)
Altre informazioni
Cod. postale10090
Prefisso011
Fuso orarioUTC+1
Cod. catastaleB298 (valido fino al 1983)[2]
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Bussolino
Bussolino

Geografia fisica modifica

 
Il vialetto d'accesso all'ex castello.
 
L'ex scuola elementare.
 
L'ex parrocchiale.
 
L'inizio della frazione sulla SP Gassino-Rivalba.

Bussolino è situata in una zona collinare immersa nel verde a poco più di 2 km in linea d'aria dal centro di Gassino. Il nucleo storico del paese è situato sul crinale di una collina a circa 300 m di quota, mentre villa Bria ed altre abitazioni sparse si allineano più in basso, lungo la strada che collega Gassino a Rivalba, nei pressi del rio di Valle Maggiore.

Origini del nome modifica

Il nome Bussolino è un fitonimo, o nome di vegetale, e deriva dal piemontese bus, da cui bussin, il cui significato è cespuglio.

Storia modifica

Con il nome di Busceli o Buxeli il paese è menzionato per la prima volta nel 1034 in un documento di permuta scritto dall'abate di Nonantola e dal conte di Pombia. Fu feudo dei Marchesi del Monferrato fino alla Pace di Cherasco avvenuta nel 1631, poi passò ai Savoia. Dal XV secolo si ha notizia di un Castello, detto della Motta, che assieme al borgo fu dato in feudo a Gabriele e Ludovico di Provana. L'ultimo della linea gentilizia, Luigi, fu il primo comandante del Corpo dei Carabinieri Reali. Una volta estinta la famiglia, il castello fu acquistato dai Conti Perrucca della Rocchetta, che in parte lo demolirono, ricavandone una villa, attualmente esistente.
La frazione diventò nel Settecento meta di villeggiatura, come dimostrano le cosiddette vigne, nome con il quale erano chiamate le residenze estive della collina.

Bussolino con regio decreto fu denominata Bussolino Gassinese e nel 1928 divenne frazione di Gassino. Il 16 giugno 1904 vi morì Aurora Pavlovna Demidova.

Edifici di pregio modifica

  • Adiacente alle mura dell'antico castello della Motta si trova l'ex chiesa parrocchiale dei Santi Andrea e Nicola, che fu ricostruita nella seconda metà del Settecento. La chiesa è a navata unica con due cappelle laterali; l'altare e la balaustra sono in marmo di Gassino. Il campanile è dotato di dieci campane fatte montare nel 1929 da don Annibale Ronco, parroco della frazione per sessant'anni.
  • Sulla strada che unisce Gassino a Rivalba si trova Villa Bria, conosciuta anche come "La Favorita", edificata attorno alla metà del Settecento da Carlo Domenico Beria e dal figlio Benedetto Maurizio, proprietari di filande. L'architettura della villa, di chiaro modello seicentesco, possiede una facciata in mattoni con al centro due serliane sovrapposte (aperture centrali ad arco con due aperture laterali). La villa, di proprietà privata, non è visitabile.

Attività ed eventi modifica

Per Bussolino transita la Grande Traversata della Collina, un lungo itinerario di trekking che collega Moncalieri con Chivasso.

La festa patronale si tiene nella penultima o nell'ultima domenica di settembre.

Note modifica

  1. ^ Carta Tecnica Regionale raster 1:10 000 (vers.3.0) della Regione Piemonte - 2007
  2. ^ Codice Catastale del Comune di:Bussolino Gassinese, on-line su www.ilcodicefiscale.it (consultato nell'ottobre 2013)
  3. ^ 14º Censimento generale della popolazione e delle abitazioni, dati on-line sul sito Istat dawinci.istat.it (consultato nell'ottobre 2013)

Altri progetti modifica

  Portale Piemonte: accedi alle voci di Wikipedia che parlano del Piemonte