Cavargna

comune italiano

Cavargna (Cavargna in dialetto comasco, AFI: /kaˈvarɲa/) è un comune italiano di 172 abitanti della provincia di Como in Lombardia.

Cavargna
comune
Cavargna – Veduta
Cavargna – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Provincia Como
Amministrazione
SindacoErmanno Rumi (lista civica Viviamo Cavargna) dal 3-10-2021
Territorio
Coordinate46°05′N 9°07′E
Altitudine1 071 m s.l.m.
Superficie14,98 km²
Abitanti172[1] (28-02-2023)
Densità11,48 ab./km²
FrazioniSegalè, Mondrago, Vegna, Dosso-Finsuè, San Lucio
Comuni confinantiBellinzona (CH-TI), Lugano (CH-TI), Ponte Capriasca (CH-TI), San Nazzaro Val Cavargna, Val Rezzo
Altre informazioni
Cod. postale22010
Prefisso0344
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT013062
Cod. catastaleC381
TargaCO
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 590 GG[3]
Nome abitanticavargnoni
Patronosan Lorenzo
Giorno festivo10 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Cavargna
Cavargna
Cavargna – Mappa
Cavargna – Mappa
Posizione del comune di Cavargna nella provincia di Como
Sito istituzionale

Geografia fisica

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Cavargna è il più alto comune della provincia di Como. Il suo territorio è attraversato dal fiume Cuccio.

Di origine preromana[4], nel Basso Medioevo Cavargna era inserito nella Pieve di Porlezza del Ducato di Milano, della quale il paese seguì le sorti fino alla fine del XVIII secolo[5].

Nel 1751 il territorio comunale di Cavargna comprendeva già i cassinaggi di "Cassina Mondracco" e "Cassina Vegnia".[5]

Come il resto della pieve di Porlezza, inizialmente Cavargna faceva parte della Riviera di Lecco.[5] Quando poi, nel 1786, la Lombardia austriaca fu divisa in province, Cavargna, pur rimanendo inserito nella stessa pieve, fu aggregato alla provincia di Como.[6]

Durante il periodo napoleonico, nel 1801 il territorio di Cavargna fu in un primo momento aggregato al comune di Buggiolo,[7] per poi recuperare l'autonomia comunale l'anno successivo[8]. Un altro decreto napoleonico sancì, nel 1812, l'accorpamento di Cavargna al comune di San Nazzaro[8], decisione che fu tuttavia abrogata con la Restaurazione.[9]

Simboli

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Il Comune di Cavargna non possiede uno stemma e non risulta che in passato ne abbia fatto uso.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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La chiesa di San Lucio

Chiese di San Lorenzo

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La vecchia chiesa di San Lorenzo[10], dotata di campanile[11] e attestata nella pieve di Porlezza già nel XIII secolo, fu elevata a parrocchiale nel 1575 su volontà di Carlo Borromeo.[12]

Poco sotto al vecchio edificio religioso si fa notare un altro campanile: quello della nuova chiesa di San Lorenzo.[11] Al suo interno, conserva una pala d'altare risalente al XVI secolo e una statua quattrocentesca di San Lucio, entrambe provenienti dalla chiesetta dedicata a quest'ultimo.[4]

 
Veduta sul passo di San Lucio

Chiesa di San Lucio

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Nei pressi del passo di San Lucio, situato a 1542 m s.l.m. sul confine con la Svizzera[13], si trova l'omonimo oratorio, già attestato nel XIII secolo[14] e presso cui l'arcivescovo Carlo Borromeo in visita a Cavargna nel 1582 si fermò a pregare[15] per quasi una giornata.[10]

Nel 1606, la chiesetta fu descritta in modo dettagliato da Federico Borromeo, in seguito a una visita al luogo.[15] Fu proprio Federico a commissionare l'esecuzione di un intonaco che, per secoli, ricoprì una serie di affreschi databili tra i secoli XV e XVIII.[16]

Esternamente, la chiesetta si presenta con un porticato aggiunto non prima del XV secolo.[17]

All'interno vi si conservano alcuni affreschi databili al XV-XVII secolo[13] (o, più genericamente, in un periodo collocabile tra i secoli XIV e XVIII[17][16]). Tra i soggetti affrescati si identificano i santi Lorenzo, Lucio e Vincenzo (sulla volta), sant'Antonio Abate (intradosso tra la seconda e la terza campata).[16] La chiesetta ospita l'affresco di un Dio Padre tra visi angelici; racchiusa entro una "mandorla", l'opera e databile tra la fine del XVII secolo e l'inizio del successivo, ed è attribuibile alla scuola dell'artista locale Giovan Battista Pozzo.[18] L'oratorio ospita inoltre statua in legno quattrocesca che rappresenta il santo titolare[13], patrono dei casari[10]. Nell'area presbiteriale, decorazioni miniaturizzate di paesaggi ignoti.[18]

Secondo la tradizione, la chiesa ospiterebbe le spoglie di Lucio di Cavargna.[15]

Chiesa di Sant'Antonio da Padova

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La chiesetta di Sant'Antonio di Padova (XVII secolo)[19] è attestata come oratorio già al tempo della visita pastorale del vescovo Pozzobonelli del 1751.[12]

Architetture civili

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  • Rifugio San Lucio[20]
  • Rifugio Garzirola[20]

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[21]

Cultura

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Dal 1982 Cavargna ospita il Museo della Valle, un museo etnografico sugli usi e costumi, sui mestieri e sulle tradizioni storiche del luogo. Tra le varie sezioni di cui il museo si compone, si registrano quella dedicata al lavoro dei magnani, quella sul fenomeno del contrabbando, quella relativa alle vecchie attività minerarie e siderurgiche e quella sulla religiosità popolare, in particolare alla devozione a san Lucio di Cavargna.[10]

Economia

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Secondo una statistica del Centro Studi Sintesi di Mestre[22], che ogni anno stila una classifica in base alla "ricchezza" dei comuni italiani in base al reddito, Cavargna è risultato più volte essere il paese più povero d'Italia[23](nel 2006, con un reddito medio pro capite di circa 2 000 euro). Questo però non è dovuto alla povertà del paese, ma al fatto che, essendo al confine con la Svizzera, la quasi totalità degli abitanti lavora in territorio elvetico e lì paga le tasse.[23]

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 28 febbraio 2023 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ a b Borghese, p. 162.
  5. ^ a b c Comune di Cavargna, sec. XIV - 1757, su Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali. URL consultato il 30 aprile 2020.
  6. ^ a b Comune di Cavargna, 1757 - 1797, su Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali. URL consultato il 30 aprile 2020.
  7. ^ a b Comune di Cavargna, 1798 - 1801, su Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali. URL consultato il 30 aprile 2020.
  8. ^ a b c d Comune di Cavargna, 1802 - 1812, su Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali. URL consultato il 30 aprile 2020.
  9. ^ a b Comune di Cavargna, 1816 - 1859, su Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali. URL consultato il 30 aprile 2020.
  10. ^ a b c d Comune di Cavargna (CO), su comune.cavargna.co.it. URL consultato il 30 aprile 2020.
  11. ^ a b Campanile della Chiesa di S. Lorenzo, Via alla Chiesa - Cavargna (CO), su Architetture – Lombardia Beni Culturali. URL consultato il 30 aprile 2020.
  12. ^ a b SIUSA - Parrocchia di San Lorenzo martire di Cavargna, su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 30 aprile 2020.
  13. ^ a b c Touring Club Italiano, Dieci chiesette sperdute sui monti a poca distanza da Milano (3 di 10), su Touring Club Italiano. URL consultato il 30 aprile 2020.
  14. ^ Chiesa di S. Lucio - complesso, Cavargna (CO), su Architetture – Lombardia Beni Culturali. URL consultato il 30 aprile 2020.
  15. ^ a b c Bartolini, p. 193.
  16. ^ a b c Bartolini, p. 194.
  17. ^ a b TCI, p. 324.
  18. ^ a b Bartolini, p. 195.
  19. ^ Chiesa di S. Antonio, Cavargna (CO), su Architetture – Lombardia Beni Culturali. URL consultato il 30 aprile 2020.
  20. ^ a b Comune di Cavargna (CO), su comune.cavargna.co.it. URL consultato il 30 aprile 2020.
  21. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  22. ^ «Cavargna è il paese più povero d'Italia» Ma la statistica non vede i redditi svizzeri, su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 12 gennaio 2006. URL consultato il 10 febbraio 2011.
  23. ^ a b Cavargna: il paese più povero d'Italia è in provincia di Como. Il sindaco: «Lavoriamo tutti in Svizzera», su Corriere della Sera, 13 maggio 2023. URL consultato il 16 maggio 2023.

Bibliografia

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  • Annalisa Borghese, Cavargna, in Il territorio lariano e i suoi comuni, Milano, Editoriale del Drago, 1992.
  • Touring Club Italiano (a cura di), Guida d'Italia - Lombardia (esclusa Milano)anno=1999, Milano, Touring Editore, ISBN 88-365-1325-5.
  • Franco Bartolini, I segreti del Lago di Como e del suo territorio, Cermenate, New Press Edizioni, 2016 [2006].

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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