Chaetodon larvatus

specie di pesce

Chaetodon larvatus (Cuvier, 1831) è un pesce osseo marino appartenente alla famiglia Chaetodontidae[2].

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Chaetodon larvatus
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Classe Actinopterygii
Ordine Perciformes
Famiglia Chaetodontidae
Genere Chaetodon
Specie C. larvatus
Nomenclatura binomiale
Chaetodon larvatus
Cuvier, 1831

Distribuzione e habitat modifica

È endemico del mar Rosso a partire da Hurghada verso sud e del golfo di Aden[3][4][5]. Le segnalazioni dal golfo dell'Oman sono dubbie[6]. Un individuo è stato catturato nel gennaio 2011 nel mar Mediterraneo a Tel Shiqmona, in Israele, dove probabilmente è giunto in seguito alla migrazione lessepsiana. Vi sono forti dubbi circa la possibilità che questa specie possa stabilire popolazioni stabili nel Mediterraneo vista l'assenza delle specie coralline che sono il suo esclusivo alimento[6].

Vive nelle barriere coralline in buono stato ecologico e con abbondante crescita di madrepore, specie Acropora con forme tabulari[1][3][6][4][5][7].

Si incontra a profondità fra 3 e 12 metri[3], occasionalmente fino a 40 metri[4].

Descrizione modifica

Si tratta di una specie non confondibile con altri pesci farfalla del mar Rosso per il suo aspetto e la sua colorazione che sono molto caratteristiche. La sua forma è approssimativamente triangolare con corpo alto e molto compresso lateralmente e testa di piccole dimensioni, appuntita. La bocca è piccola mentre gli occhi sono grandi e vicini fra loro. La pinna dorsale e la pinna anale sono alte e si espandono nella parte posteriore. La pinna caudale ha il bordo posteriore arrotondato. Le scaglie sono piccole, disposte anche sulla testa e su gran parte delle pinne impari. La livrea è distintiva. La testa fino all'opercolo escluso, il dorso fino all'origine della pinna dorsale e il petto fino alle pinne ventrali è bruno arancione, il corpo è grigio-azzurro con 13 linee giallastre a "V" molto appiattita disposte verticalmente con la punta in avanti e sempre più corte verso la parte posteriore. La parte posteriore della pinna dorsale, il peduncolo caudale e gran parte della pinna caudale neri con un bordo chiaro variabile. La caudale ha uno spesso bordo posteriore chiaro o trasparente[4][5][6][7].

La taglia massima nota è di 12 cm[3].

Biologia modifica

Comportamento modifica

Territoriale[3] si trova solitario o più spesso in coppie. Scaccia i pesci farfalla di altre specie dalle sue aree di alimentazione[1].

Alimentazione modifica

Si nutre esclusivamente di polipi di madrepore[1][7] soprattutto dei generi Echinopora, Montipora, Pavona, Porites, Stylophora[8] e Acropora[7].

Riproduzione modifica

Forma coppie monogame[3].

Acquariofilia modifica

Si trova raramente sul mercato dei pesci per gli acquari marini. La sua dieta specializzata rende molto difficile, se non del tutto impossibile, il suo allevamento[1].

Conservazione modifica

Si tratta di una specie comune nel suo areale, con popolazioni stabili e abbondanti. La sua dipendenza dall'ambiente corallino a causa della sua dieta specializzata lo rende sensibile alla degradazione dei reef, che però nel suo areale sono in buono stato di conservazione. Non si riscontra nessun'altra minaccia. Per questi motivi la lista rossa IUCN la classifica come "a rischio minimo"[1].

Note modifica

  1. ^ a b c d e f (EN) Chaetodon larvatus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) Bailly, N. (2015), Chaetodon larvatus, in WoRMS (World Register of Marine Species).
  3. ^ a b c d e f (EN) Chaetodon larvatus, su FishBase. URL consultato il 19 maggio 2021.
  4. ^ a b c d (EN) Scheda di Chaetodon larvatus, su CIESM Atlas of Exotic Fishes in the Mediterranean Sea. URL consultato il 19 maggio 2021.
  5. ^ a b c R. Myers E. Lieske, Collins Pocket Guide: Coral Reef Fishes - Indo-Pacific and Caribbean, Harper Collins Publishers, 1996, ISBN 0002199742.
  6. ^ a b c d (EN) Pierre Salameh, Oren Sonin, Dor Edelist1, e Daniel Golani, First record of the Red Sea orangeface butterflyfish Chaetodon larvatus Cuvier, 1831 in the Mediterranean, in Aquatic Invasions, vol. 6, n. 1, 2011, pp. 53-55, DOI:10.3391/ai.2011.6.S1.012. URL consultato il 19/05/2021.
  7. ^ a b c d R. H. Kuiter, Butterflyfishes, Bannerfishes and their relatives. A comprehensive guide to Caetodonthidae and Microcanthidae, TMC Publishing, 2002, ISBN 0953909735.
  8. ^ (EN) Food items reported for Chaetodon larvatus, su FishBase. URL consultato il 19 maggio 2021.

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