Cheilio inermis
Cheilio inermis (Forsskål, 1775), unica specie appartenente al genere Cheilio, è un pesce di acqua salata appartenente alla famiglia Labridae[2].
Cheilio inermis | |
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esemplare adulto | |
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Ramo | Bilateria |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Superclasse | Gnathostomata |
Classe | Actinopterygii |
Sottoclasse | Neopterygii |
Infraclasse | Teleostei |
Superordine | Acanthopterygii |
Ordine | Perciformes |
Sottordine | Labroidei |
Famiglia | Labridae |
Genere | Cheilio |
Specie | C. inermis |
Nomenclatura binomiale | |
Cheilio inermis (Forsskål, 1775) |
Distribuzione e habitat
modificaProviene dalle barriere coralline dell'oceano Atlantico, dell'oceano Pacifico e del Mar Rosso[3]. Ha un areale ampio, ed è stato localizzato alle Hawaii, dall'Isola di Pasqua e dall'Isola di Lord Howe, lungo le coste del Giappone, del Gibuti, della Somalia, del Kenya, del Mozambico e del Sudafrica, dalle Isole Chagos, Aldabra, Seychelles, attorno al Madagascar[2], Figi e Nuova Caledonia. Si trova spesso in luoghi ricchi di vegetazione acquatica, come le praterie di fanerogame marine o dove presente Sargassum, di solito a profondità intorno ai 30 m[1].
Descrizione
modificaIl corpo è estremamente allungato, la testa dal profilo affusolato, gli occhi grandi. La pinna dorsale e la pinna anale sono bassissime e trasparenti, la prima presenta fino a 23 raggi, di cui i primi 8-9 spiniformi[4]. La pinna caudale non è biforcuta, ha il margine dritto o appena arrotondato e la sua colorazione è giallastra. Le pinne pettorali sono trasparenti e dietro di esse possono essere presenti macchie colorate. La lunghezza media di C. inermis è di 35 cm, ma alcuni esemplari raggiungono i 50[3].
La livrea cambia tra giovani e adulti. Gli esemplari giovani possono essere striati ma la loro colorazione si mantiene sempre sul verde-grigiastro[3], mentre il colore dei maschi adulti è decisamente più variabile: alcuni esemplari possono essere grigi, più o meno pallidi, altri gialli o gialli-verdastri. Sul ventre possono essere presenti screziature rossastre.
Biologia
modificaComportamento
modificaEscluso il periodo riproduttivo, durante il quale gli adulti si raccolgono in banchi a volte anche molto ampi, è una specie prevalentemente solitaria, soprattutto gli esemplari giovani, mentre è più facile trovare gli adulti in piccoli gruppi[1].
Alimentazione
modificaHa una dieta prevalentemente carnivora, composta sia, anche se raramente, da pesci ossei più piccoli che, più frequentemente, da invertebrati marini come crostacei (gamberi, stomatopodi, granchi, soprattutto Portunidae[5]), molluschi (gasteropodi e bivalvi), vermi, in particolare policheti[6].
Riproduzione
modificaÈ oviparo e la fecondazione è esterna[7]; non ci sono cure verso le uova, che vengono deposte quando gli adulti si raccolgono in grandi gruppi[1].
Conservazione
modificaQuesta specie viene classificata come "a rischio minimo" (LC) dalla lista rossa IUCN perché a parte la saltuaria pesca per l'acquariofilia, non è minacciata da particolari pericoli[1].
Note
modifica- ^ a b c d e (EN) Cheung, W.W.L., Sadovy, Y. & Liu, M, C. inermis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ a b (EN) Bailly, N, Cheilio inermis, in WoRMS (World Register of Marine Species).
- ^ a b c (EN) C. inermis, su FishBase. URL consultato il 7 novembre 2013.
- ^ Gomon, M.F. and J.E. Randall, p. 4.
- ^ Alimentazione, su FishBase. URL consultato il 23 maggio 2014.
- ^ C. inermis, alimentazione, su fishbase.org. URL consultato il 7 novembre 2013.
- ^ C inermis, riproduzione, su fishbase.org. URL consultato il 7 novembre 2013.
Bibliografia
modifica- Gomon, M.F. and J.E. Randall, Labridae, Western Indian Ocean fishing area 51 (PDF), in FAO species identification sheets for fishery purposes.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cheilio inermis
- Wikispecies contiene informazioni su Cheilio inermis
Collegamenti esterni
modifica- Scheda su eol.org, su eol.org. URL consultato il 7 novembre 2013.
- Immagini di C. inermis, su fishbase.org. URL consultato il 7 novembre 2013.