Chiesa di San Vito (Albettone)

chiesa, chiesetta o oratorio di Lovertino, frazione del comune di Albettone

La chiesa di San Vito, citata anche come chiesetta, o oratorio, di San Vito o dei Santi Vito e Modesto[1], è un edificio religioso sito a Lovertino, frazione del Comune di Albettone.

Chiesa di San Vito
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàLovertino (Albettone)
Coordinate45°20′38.19″N 11°36′43.96″E / 45.343942°N 11.612211°E45.343942; 11.612211
Religionecattolica di rito romano
TitolareSan Vito
Diocesi Vicenza
Stile architettonicoromanico

La chiesa, che conserva il suo originale aspetto romanico, nella sua forma attuale è stata eretta nel XV secolo, tuttavia conserva parte della struttura originaria nella piccola abside, protocristiana secondo alcuni studiosi locali.

Storia modifica

Prima del IX secolo giunsero in zona, provenienti dall'abbazia di Nonantola, dei monaci appartenenti all'Ordine di San Benedetto, i quali eressero una cappella dedicata al protomartire san Vito, santo cristiano del III secolo il cui culto era popolare nell'ambito agricolo abbinato in seguito con quello dei santi Modesto e Crescenzia.[2]

 
Il Cristogramma IHS scolpito a rilievo sull'architrave.

L'originale sacello, probabilmente sorto attorno a una cella monastica, filiazione del complesso benedettino di San Silvestro, venne realizzato con conci in pietra calcarea e riutilizzando frammenti di mattoni di epoca romana, aspetto che rimane visibile nella parte più antica dell'edificio attuale, la piccola abside orientata a levante. Gli storici locali, tuttavia, benché sia ovvia l'estraneità alla struttura ad aula unica del XIV secolo, avendo l'abside una dimensione sostanzialmente inferiore, non sono concordi nella datazione di tale elemento architettonico, reputato risalente per alcuni al periodo tra l'VIII e il IX secolo, per altri tra i secoli XII e XIII. Sempre della prima metà del Quattrocento è l'aspetto della facciata e del campanile a vela, datazione ricavata dalla presenza, scolpito sull'architrave del modesto portale d'accesso, di un bassorilievo rappresentante il monogramma di Cristo.[2]

Alla metà del XVIII secolo, grazie ad un documento che attesta la visita del monsignor canonico Giuseppe Troncato, si conosce la dedicazione dell'oratorio e della famiglia che ne aveva cura, in latino sub titolo S.S. Viti e Modesti de jure Nobb. Haeredum Pigafetta. In quell'occasione il prelato la descrisse brevemente come dotata al suo interno di un unico altare, in legno, e della presenza di immagini sacre, probabilmente ad affresco, e della necessità della loro ridipintura. Per ottemperare alle richieste del vescovo, qualche anno più tardi venne incaricato il vicentino Costantino Pasqualotto di dipingere una tela raffigurante i santi Vito e Modesto.[2]

Alla fine del XX secolo il progressivo degrado dell'edificio, arrivato al crollo del tetto, venne interrotto dopo l'acquisizione del bene da parte delle istituzioni locali che, dopo l'avvio dei lavoro di restauro, venne inaugurata e riaperta al pubblico il 12 giugno 1994, benedetta dall'allora vescovo di Vicenza Pietro Giacomo Nonis in occasione della sua visita pastorale alla parrocchia di Lovertino.[2]

Descrizione modifica

 
La parte absidale.

Esterno modifica

L'edificio ripropone l'impostazione classica del tempo nella costruzione di edifici destinati al culto, pianta a navata unica e copertura a capanna, di gusto romanico, con orientamento est-ovest e facciata posta a ponente. Tutta la struttura è in muratura, con conci in pietra calcarea ricavata da cave in zona.

Quest'ultima è del tipo a vela, semplice e senza mondanature, con la parte centrale che integra l'unico portale, di semplice fattura, sormontato da un oculo e le due altre finestre con arco a tutto sesto.

Privo di torre campanaria, la facciata integra un campanile a vela.

Interno modifica

Note modifica

  1. ^ Chiesa dei SS. Vito e Modesto, su Catalogo Generale dei Beni Culturali. URL consultato il 20 ottobre 2021.
  2. ^ a b c d fondazionemalandrin.it, Chiesetta di San Vito.

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