«La creatività è un tentativo di risolvere un conflitto generato da pulsioni istintive biologiche non scaricate, perciò i desideri insoddisfatti sono la forza motrice della fantasia ed alimentano i sogni notturni e quelli a occhi aperti.»

Creatività è un termine che indica genericamente l'arte o la capacità cognitiva della mente di creare e inventare.

Kandinsky, Improvvisazione 31, olio su tela (1913)

«La creatività non è altro che un'intelligenza che si diverte.»

«La creatività è mettere in connessione le cose...»

Etimologia modifica

Il verbo italiano "creare", al quale il sostantivo "creatività" rimanda, deriva dal "creare" latino, che condivide con "crescere" la radice KAR. In sanscrito, "KAR-TR" è "colui che fa" (dal niente), il creatore.[senza fonte]

Ricognizione storica e teorica del concetto modifica

 
Leonardo Da Vinci è noto per la sua creatività e le sue invenzioni originali

L'idea di creatività come atteggiamento mentale proprio (ma non esclusivo) degli esseri umani nasce nel Novecento. I primi studi sul fenomeno risalgono agli anni venti. Nella specie umana, mentre in alcuni campi - la matematica, per esempio - la creatività sembra svilupparsi meglio in giovane età, in altri - letteratura, musica, arti figurative - continua per tutto l'arco della vita.

L'atto del creare è stato a lungo percepito come attributo esclusivo della divinità: Catullo, Dante, Leonardo, infatti, non avrebbero mai definito se stessi dei creativi. Propri dell'uomo erano invenzione, genio e, dal 1700, progresso e innovazione. La parola creatività entra nel lessico italiano solo negli anni cinquanta.

Gli antichi Greci identificavano la creatività con la capacità poetica (e lo stesso fece Ralph Waldo Emerson, il più celebre filosofo della creatività, nel suo saggio "Il poeta"), ma non solo e non principalmente. L'attività poetica, infatti, è legata a moduli e scansioni ritmiche (a, per così dire, regole da applicare), e mal si presterebbe alla costruzione creativa di azioni che possano risultare esemplari[1], che possano venire ricordate per la loro memorabilità, arditezza, innovazione repentina e assolutamente imprevista. Vi è però uno stato d'animo che, per gli antichi Greci, forniva condizione di possibilità e terreno d'emersione per simili atti memorandi, oltremodo creativi: la melanconia. Scrive infatti Aristotele in Problemi XXX 953a (trad. Marco Mazzeo):

«Perché gli uomini che si sono distinti [perittòi] nella filosofia, nella politica, nella poesia, nelle diverse arti sono tutti dei melanconici e alcuni fino al punto da ammalarsi delle malattie dovute alla bile nera?»[2]

Gli uomini che si sono distinti, che eccedono e rimangono sempre come fuori misura (più o meno questo significa infatti perittòi), sono caratterizzati da uno stato d'animo melanconico. Questo è un passaggio che per noi non è facile da capire, visto che quando diciamo "malinconia" pensiamo a scoramento, impotenza, indecisione. Ma la malinconia (che mostra legami stretti e complessi con la mania[3], che parrebbe invece il suo contrario) mostra effettivamente in piena luce un fatto antropologico primario: i sapiens sono una specie assai poco specializzata[4], una specie per la quale praticamente niente ha un significato biologico predefinito[5][6], e questa situazione di perenne indecisione (si pensi allo stato d'animo malinconico) è condizione imprescindibile per poter decidere effettivamente, per poter istituire una regola nuova[7] e dunque per ogni umana azione creativa.

Istituire una regola, seguire una regola modifica

Tra le moltissime definizioni di creatività che sono state coniate si segnala per semplicità e precisione quella fornita dal matematico Henri Poincaré: "Creatività è unire elementi esistenti con connessioni nuove, che siano utili".

Le categorie di "nuovo" e "utile" radicano l'attività creativa nella società e nella storia. Il "nuovo" è relativo al periodo storico in cui viene concepito; l'"utile" è connesso con la comprensione e il riconoscimento sociale. Nuovo e utile illustrano adeguatamente l'essenza dell'atto creativo: un superamento delle regole esistenti (il nuovo) che istituisca un'ulteriore regola condivisa (perché rivelatasi utile). Si individuano anche le due dimensioni del processo creativo che unisce disordine e ordine, paradosso e metodo.

Infine, le categorie di nuovo e utile ampliano la sfera delle attività creative a tutto l'agire umano a cui sia riconosciuta un'utilità economica - estetica o etica - e che sviluppi uno dei tre possibili gradi di novità: applicazione nuova di una "regola" esistente, estensione di una regola esistente a un campo nuovo, istituzione di una regola del tutto nuova.

Creatività e mercato modifica

Il 2009 è stato l'Anno Europeo della Creatività e Innovazione (European Year of Creativity and Innovation - EYCI). L'obiettivo è "accrescere la consapevolezza dell'importanza della creatività e dell'innovazione in quanto competenze chiave per lo sviluppo personale, sociale ed economico".

Creatività e neuropsicologia modifica

In neuropsicologia l'aspetto propriamente individuale della creatività viene studiata con i metodi tipici dello studio delle funzioni cerebrali (come memoria, linguaggio, attenzione) che si basano sul confronto dell'espressione di diverse capacità neuro-motorie in relazione a tre circostanze[8]:

  1. fasi dello sviluppo
  2. esito di lesioni selettive
  3. livello di eccellenza nello svolgimento di quella determinata funzione

Questi metodi hanno significato il prevalere dell'ottica riduzionista (le facoltà hanno sede nel cervello) che ha contribuito a notevoli successi quantitativi grazie anche alle recenti tecniche di imaging del cervello in attività.

L'ambito individuale dello studio della creatività si concentra quindi sulle capacità dell'atto creativo addebitabili a differenze individuali, che possano essere anche affinate tramite la pratica e l'insegnamento.

Le teorie correnti per una neuropsicologia della creatività si basano in parte sul modello dello Human Information Processing di Lindsay & Norman (1977).

Sarnoff Mednick pose l'accento sull'aspetto ricombinatorio: il cervello contiene informazioni memorizzate in forma isolata, mentre determinati stati mentali potrebbero favorire associazioni nuove tra gli elementi esistenti. Per esempio chi pensa per immagini potrebbe notare elementi figurativi comuni in due esperienze che sono trascurati da chi pensa per parole. Mednick partiva da un interesse clinico nella schizofrenia ed era portato ad utilizzare moderne tecniche di indagine neuropsicologica.

Negli anni 1860-70 Eugen Bleuler, studiando la demenza precoce, ne sottolineò quattro aspetti particolari:

  1. allentamento delle associazioni mentali;
  2. anaffettività;
  3. ambivalenza;
  4. autismo.

L'ipotesi naturale dopo Bleuler fu che la tendenza a formulare associazioni inusuali fosse alla base di questo disturbo, che egli battezzò schizofrenia.

Da altri era stato concluso che una tendenza alla iperinclusività degli elementi, sino alla produzione di collegamenti improbabili, era riportata anche in studi psicometrici condotti su individui creativi. Si poteva immaginare che uno stile di pensiero schizofrenico senza l'angoscia e la destrutturazione della patologia corrispondente potesse essere alla base dell'atto creativo.

JL Karlsson nel 1978, nel suo Inheritance of creative intelligence (Nelson-Hall, Chicago, 1978), rilevò in Islanda una maggiore frequenza di alcune psicopatologie tra quanti venivano citati nel Who's Who, a causa della loro creatività rispetto agli altri menzionati.

Albert Rothenberg fece in seguito riferimento alla presenza di un pensiero allusivo nei soggetti creativi, capace di cogliere associazioni remote e infrequenti senza sentirsi disturbati dalla loro stranezza.

Sebbene si sia ipotizzato che a fronte di maggiori stimoli il creativo disponga di una maggiore fluidità o velocità di pensiero, niente in tal proposito è stato dimostrato. Molto più condiviso dai ricercatori è l'elemento della disinibizione nelle associazioni. Questa di pari passo espone il soggetto a varie forme di psicopatologia.[9]

Meccanismi della creatività modifica

Metodi di Creatività modifica

Tecniche di creatività modifica

Note modifica

  1. ^ Massimo De Carolis, La vita nell'epoca della sua riproducibilità tecnica, Torino, Bollati Boringhieri, 2004, p. 225.
  2. ^ Marco Mazzeo, Melanconia e rivoluzione. Antropologia di una passione perduta, Ariccia (RM), Editori Internazionali Riuniti, 2012, p. 87.
  3. ^ Ludwig Binswanger, Melanconia e mania. Studi fenomenologici, Torino, Bollati Boringhieri, 1977.
  4. ^ Marco Mazzeo, Tatto e linguaggio. Il corpo delle parole, Roma, Editori Riuniti, 2003.
  5. ^ Massimo De Carolis, Il paradosso antropologico. Nicchie, micromondi e dissociazione psichica, Macerata, Quodlibet, 2008.
  6. ^ Arnold Gehlen, L'uomo. La sua natura e il suo posto nel mondo, Milano-Udine, Mimesis, 2010.
  7. ^ Paolo Virno, Motto di spirito e azione innovativa. Per una logica del cambiamento, Torino, Bollati Boringhieri, 2005.
  8. ^ schizophreniaproject.org: Creatività e scienze del cervello
  9. ^ schizophreniaproject.org: Creatività e psicopatologia

Bibliografia modifica

  • AA.VV., Ricerche.... sulla creatività, Ed. Vita e Pensiero, Milano, 1965.
  • AA.VV., La creatività nell'espressione., La Nuova Italia, Firenze, 1972.
  • Amadori A., Piepoli N., Come essere creativi, Sperling & Kupfer Editori, 1992.
  • Amadori A., Risolvi i tuoi problemi! - Come superare con la creatività le sfide sul lavoro e nella vita, Mind Edizioni, Milano, 2010
  • Anderson H.H., La creatività e le sue prospettive, La Scuola, Brescia, 1972.
  • Antonietti A., Il pensiero efficace: metodi e tecniche per la soluzione dei problemi, Franco Angeli, Milano, 1994.
  • Arieti S., tr. it. Creatività. La sintesi Magica, Il Pensiero Scientifico, Roma, 1979.
  • Barron F., tr. it. Creatività e libertà della persona, Astrolabio, Roma, 1971.
  • Beaudot A., tr. it. Il problema della creatività nella scuola, Società ed. Internazionale, Torino, 1976.
  • Beaudot A.(a cura di), tr. it. La creatività. Ricerche Americane presentate da A. B., Loescher, Torino, 1977.
  • Bendin M., Creatività. Come sbloccarla, stimolarla, svilupparla e viverla, Mondadori, Milano, 1990.
  • Bertinetto A., Martinengo A. (eds.), Ripensare la creatività/Re-thing Creativity. Vol. 1 Between Art and Philosophy, Trópos. Rivista di ermeneutica e critica filosofica, 2/2011.
  • Bertinetto A., Martinengo A.(eds.), Ripensare la creatività/Re-thing Creativity. Vol. 2 History and Theory, Trópos. Rivista di ermeneutica e critica filosofica 1/2012.
  • Brambilla D., Per una bibliografia su creatività e formazione, in Demetrio D., Pelosi G. (a cura di), Educazione permanente, Quattro Anni di idee, ricerche, progetti 1992-1996, Cap. IV, pp. 221–229, Quaderni IRRSAE Lombardia, Milano, 1997
  • Caccamo R., Il filo di Arianna. Una ricerca sulle professionalità creative, Franco Angeli, Milano, 1987.
  • Calvi G., "La creatività", in: Nuove questioni di Psicologia, Voll. I pp. 637–712, La Scuola, Brescia, 1972.
  • Calvi G. (a cura di), La creatività e le sue prospettive. Relazioni presentate al simposio interdisciplinare sulla creatività promosso dalla Michigan State University, La Scuola, Brescia, 1975.
  • Casadei A., Poetiche della creatività. Letteratura e scienze della mente, Bruno Mondadori, Milano, 2011.
  • Cavallin F., Atlante della creatività. Itinerari alla riscoperta della creatività addormentata, "AIF. Ass. italiana formatori" n. 11, Unicopli, 1993.
  • Cavallin F., Sberna M., Essere creativi. Giochi, esercizi, tecniche per aumentare la creatività, "Gruppi e comunità", CittàStudi, Milano, 1993.
  • Ceccato S., La terza cibernetica. Per una mente creativa e responsabile, Feltrinelli, Milano, 1974.
  • Cei Vittorio: libera la tua creatività. f. Angeli editore, Milano 2009
  • Cropley A. J., tr. it. La creatività, La Nuova Italia, Firenze, 1969.
  • De Bono E., tr. it. Imparare a pensare in 15 giorni, Feltrinelli, Milano, 1971.
  • De Bono E., tr. it. Il pensiero laterale, Rizzoli, Milano, 1969.
  • De Bono E., tr. it. Il meccanismo della mente, Garzanti, Milano, 1972.
  • De Bono E., tr. it. Il pensiero pratico, Garzanti, Milano, 1975.
  • De Bono E., tr. it. I bambini di fronte ai problemi, Garzanti, Milano, 1974.
  • De Bono E., tr. it. Sei cappelli per pensare, Rizzoli, Milano, 1991.
  • De Bono E., tr. it. Io ho ragione - Tu hai torto, Sperling & Kupfer, Milano, 1991.
  • De Carolis M., La vita nell'epoca della sua riproducibilità tecnica, Bollati Boringhieri, Torino 2004.
  • De Carolis M., Il paradosso antropologico. Nicchie, micromondi e dissociazione psichica, Quodlibet, Macerata 2008
  • Eliade M., tr. it. Spezzare il tetto della casa. La creatività e i suoi simboli, Jaca Book, Milano, 1988.
  • Gardner H., tr. it. Aprire le menti. La creatività e i dilemmi dell'educazione, Feltrinelli, Milano, 1991.
  • Gardner H., tr. it. Intelligenze creative: Fisiologia della creatività attraverso le vite di Freud, Einstein, Picasso, Stravinskij, Eliot, Gandhi e Martha Graham, Feltrinelli, Milano, 1994.
  • Garroni E., Creatività, Quodlibet, Macerata 2010.
  • Gentile A., L'intuizione creativa, Rubbettino Editore, Soveria Mannelli, 2012.
  • Guilford J. P., tr. it La creatività, in Beaudot A. (a cura di), La creatività, Loescher, Torino, 1977.
  • Jones T. P., tr. it. L'apprendimento creativo, Giunti Barbera, Firenze, 1974.
  • Karlsson JL, Inheritance of creative intelligence, Nelson-Hall, Chicago, 1978.
  • Koestler A., tr. it. L'atto della creazione, Ubaldini, Roma, 1975.
  • Koffka K., tr. it. Principi di psicologia della forma, Boringhieri, Torino, 1970.
  • Köhler W., tr. it. L'intelligenza nelle scimmie antropoidi, Giunti, Firenze, 1961.
  • Köhler W., tr. it. La psicologia della Gestalt, Feltrinelli, Milano, 1961.
  • Kris E., tr. it. Ricerche psicoanalitiche sull'arte, Einaudi, Torino, 1967.
  • Lowenfeld V., tr. it. La natura dell'attività creatrice, La Nuova Italia, Firenze, 1968.
  • Lowenfeld V., tr. it. Creatività e sviluppo mentale, Giunti-Barbera, Firenze, 1984.
  • Mazzeo M., Tatto e linguaggio. Il corpo delle parole, Editori Riuniti, Roma 2003.
  • Mazzeo M., Melanconia e rivoluzione. Antropologia di una passione perduta, Editori Internazionali Riuniti, Ariccia (RM) 2012.
  • Milner M., tr. it. Disegno e creatività, La Nuova Italia, Firenze, 1975.
  • Mosconi G., D'Urso V., Il farsi e il disfarsi del problema, Giunti, Firenze, 1974.
  • Munari B., Fantasia. Invenzioni, creatività e immaginazione nelle comunicazioni visive, Laterza, Bari, 1977.
  • Nettle D., tr. it. Immaginazione, pazzia e creatività, Giunti, Firenze, 2005.
  • Neumann E., tr. it. L'uomo creativo e la sua trasformazione, Marsilio, Venezia- Padova, 1975.
  • Osborn A. F., tr. it. L'immaginazione creativa, Franco Angeli, Milano, 1967.
  • Pagnin A., Vergine S., Il pensiero creativo, La Nuova Italia, Firenze, 1974.
  • Pagnin A., Vergine S., La personalità creativa, La Nuova Italia, Firenze, 1977.
  • Powell T. J., tr. it. L'apprendimento creativo, Giunti-Barbera, Firenze, 1974.
  • Rank O., tr. it. L'Artista. Approccio a una psicologia sessuale, Sugarco, Milano, 1986.
  • Ricoeur P. (a cura di), tr. it. Saggi sulla Creatività, Il Pensiero Scientifico, Roma, 1977.
  • Rodari G., Grammatica della fantasia, Einaudi, Torino, 1973.
  • Rogers C., tr. it. Libertà nell'apprendimento, Giunti, Firenze, 1973.
  • Rosati L., (a cura di), Creatività e risorse umane, La Scuola, Brescia, 1997.
  • Roy E. D., tr. it. L'imaginazione creativa, Bresci, Torino, 1986.
  • Rubini V., La creatività: interpretazioni psicologiche, basi sperimentali e aspetti educativi, Giunti-Barbera, Firenze, 1980.
  • Spaltro E. (a cura di) (1958), Brainstorming... cosa è e come si applica, Ed. ET/AS Kompas, Milano, 1963.
  • Storr A., tr. it. La dinamica della creatività, Astrolabio, Roma, 1973.
  • Testa A., La creatività a più voci, Laterza, Bari, 2005.
  • Testa A., La trama lucente - Che cos'è la creatività perché ci appartiene come funziona, Rizzoli, Milano, 2010.
  • Trombetta C., Il problema psicologico della creatività, Bulzoni, Roma, 1980.
  • Trombetta C., La creatività. Un'utopia contemporanea, Gruppo Editoriale Fabbri-Bompiani Sonzogno-Etas, Milano, 1990.
  • Virno P., Motto di spirito e azione innovativa. Per una logica del cambiamento, Bollati Boringhieri, Torino 2005.
  • Vygotskij L. S., tr. it. Immaginazione e creatività nell'età infantile, Editori Riuniti, Roma, 1972.
  • Wertheimer M., tr. it. Il pensiero produttivo, Giunti, Firenze, 1965.
  • Williams F., tr. it. TCD. Test della creatività e del pensiero divergente, "Materiali di diagnosi funzionale", Centro Studi Erickson, 1994.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàThesaurus BNCF 14326 · LCCN (ENsh85033833 · GND (DE4032903-3 · BNE (ESXX526693 (data) · BNF (FRcb11936171q (data) · J9U (ENHE987007531262005171