La cucina ugandese comprende le abitudini culinarie dell'Uganda. Essa si basa su prodotti derivanti dall'agricoltura locale che variano in base alla regione e ai gruppi etnici. I principali raccolti diffusi tra le popolazioni bantu sono platani, banane, mais, riso, patate dolci, igname, arachidi, zucche, fagioli, fagioli dall'occhio, verdure e frutta. Nelle aree settentrionali del paese, abitate dai nilotici, vengono coltivati manioca, miglio, sorgo e sesamo.[1]

Cibo servito in Uganda

Caratteristiche generali modifica

 
Tilapia fritta con patate
 
Riso fritto in Uganda

Alcuni alimenti base popolari in Uganda non sono di origine ugandese. Nel corso dei secoli la manioca, il mais e le patate dolci (importati dai portoghesi[2]) hanno rimpiazzato l'igname del luogo. La tratta degli schiavi e il periodo coloniale hanno ulteriormente plasmato la dieta ugandese, introducendo i kebab arabi, le torte nunziali di origine britannica, nonché diversi piatti della cucina indiana,[3] come il chapati, i samosa e i mandazi.[2]

Nelle regioni lacustri e fluviali è diffuso il consumo di pesce, che può essere grigliato, fritto oppure stufato. Alcune specie rinomate sono la tilapia, il persico del Nilo e l'amia calva, che spesso accompagnano diverse portate principali come il posho.[2]

Le insalate non sono molto diffuse, tuttavia frutta e verdura vengono impiegate in svariate salse, stufati o zuppe. Tra le circa 600 varietà di verdure indigene vi sono amaranto, solano e taro. La frutta fresca è ampiamente disponibile e viene consumata come snack. I frutti di origine straniera, come ananas o arance, sono molto più diffusi rispetto ai frutti selvatici locali, come le prugne selvatiche (carissa edulis) e l'uva spina (physalis manima).[3]

Le bevande più diffuse sono acqua e dolce mischiato con latte (chai). Nel paese vi sono diverse birre, sia straniere che locali, mentre il waragi è un distillato di banana o di manioca. La soda viene servita nelle occasioni speciali come se fosse champagne.[3]

Abitudini culinarie modifica

Gli ugandesi consumano in media tre pasti al giorno.[2] La tipica colazione comprende un porridge di mais che può essere mischiato con latte e accompagnato da banane. Nei centri urbani possono essere consumati anche tè, caffè o pane. Il pranzo e la cena consistono in alimenti a base di amidi come platani, patate dolci, fagioli o una salsa con carne. Nelle famiglie più abbienti la cena può includere anche del riso o uno stufato di carne.[4]

La preparazione dei cibi spetta alle donne, mentre gli uomini si occupano della produzione alimentare. A tavola vengono serviti per primi gli uomini più anziani con porzioni abbondanti,[4] poi le donne e i bambini, che in molti casi mangiano separatamente. Le posate sono diffuse nelle aree urbane, mentre tradizionalmente si mangia con le mani.[5]

Il cibo è parte integrante delle cerimonie ugandesi, come i matrimoni, i funerali o i riti di passaggio. In passato era consuetudine offrire diverse vivande agli dei, ma con l'avvento del Cristianesimo e dell'Islam, che hanno rimpiazzato le religioni tradizionali, queste pratiche sono andate in disuso. Le principali specialità servite nelle occasioni di festa sono pane, riso, carne stufata e dolci.[6]

Note modifica

  1. ^ Otiso 2006, p. 69.
  2. ^ a b c d Otiso 2006, p. 71.
  3. ^ a b c Long 2015, p. 649.
  4. ^ a b Otiso 2006, p. 72.
  5. ^ Otiso 2006, p. 73.
  6. ^ Otiso 2006, p. 74.

Bibliografia modifica

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