Dabula Anthony Mpako

arcivescovo cattolico sudafricano

Dabula Anthony Mpako (Bhisho, 6 settembre 1959) è un arcivescovo cattolico sudafricano, dal 30 aprile 2019 arcivescovo metropolita di Pretoria e ordinario militare per il Sudafrica.

Dabula Anthony Mpako
arcivescovo della Chiesa cattolica
Veni Sancte Spiritus
 
TitoloPretoria
Incarichi attuali
Incarichi ricopertiVescovo di Queenstown (2011-2019)
 
Nato6 settembre 1959 (64 anni) a Bhisho
Ordinato presbitero28 giugno 1986
Nominato vescovo23 maggio 2011 da papa Benedetto XVI
Consacrato vescovo6 agosto 2011 dall'arcivescovo William Matthew Slattery, O.F.M.
Elevato arcivescovo30 aprile 2019 da papa Francesco
 

Biografia modifica

Formazione e ministero sacerdotale modifica

Dopo essere entrato nell'istituto secolare Christ the Priest, nella diocesi di Umzimkulu nel 1978, ha proseguito la sua formazione sacerdotale nel 1980 presso il seminario maggiore St. Augustine del Lesotho ed è stato ordinato sacerdote il 28 giugno 1986.

Dopo l'ordinazione sacerdotale è stato formatore dal 1987 al 1990 e successivamente rettore del seminario St. Paul di Hammanskraal. Dal 1991 al 1994 si è trasferito negli Stati Uniti d'America per perfezionare i suoi studi in teologia pastorale presso l'Università Loyola di Chicago.

Dal 1994 al 1998 è stato rettore del seminario maggiore St. Peter's di Garsfontein.

Nel 1999 è stato uno dei fondatori del Movimento di Solidarietà dei Preti Cattolici Africani (ACPSM) e come segretario ne è stato il portavoce. L'organizzazione ha espresso un "profondo senso di alienazione" perché la Chiesa era ancora "un'istituzione radicata nel passato coloniale e dell'apartheid che riflette l'etica culturale della comunità nera", affermando che la Chiesa in Sudafrica è "eurocentrica" nella sua teologia e nella sua agenda[1].

Nel 2001, alla Conferenza mondiale contro il razzismo tenutasi in Sudafrica, ha discusso la storia del ruolo della Chiesa in Africa e ha criticato aspetti della sua pratica contemporanea. Ha elogiato l'opposizione della Chiesa all'apartheid e la denuncia del razzismo da parte di papa Giovanni Paolo II, ma ha criticato la Chiesa per la sua enfasi sugli individui piuttosto che sulle strutture[2].

Nel 2003 ha affermato che l'ACPSM era un "movimento profetico" e che solo pochi vescovi avevano espresso sostegno, mentre la maggior parte aveva reagito con "tentativi di ignorarci per screditarci". Nello stesso anno il gruppo ha formulato delle scuse alle suore africane, in quanto "soffrono gli effetti del razzismo che ancora esiste, e soffrono come donne a causa del sessismo"[3].

Ministero episcopale modifica

Il 23 maggio 2011 papa Benedetto XVI lo ha nominato vescovo di Queenstown[4].

Ha ricevuto l'ordinazione episcopale il 6 agosto successivo dalle mani dell'arcivescovo metropolita di Pretoria, William Matthew Slattery, co-consacranti l'arcivescovo di Città del Capo Stephen Brislin e il vescovo di Umtata Sithembele Anton Sipuka.

Il 24 aprile 2014 ha compiuto la visita ad limina insieme agli altri vescovi sudafricani[5].

Nel 2015 ha partecipato alla XIV assemblea generale ordinaria del sinodo dei vescovi[6].

Nel febbraio 2019 è stato eletto vicepresidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici dell'Africa Meridionale[7].

Il 30 aprile 2019 papa Francesco lo ha nominato arcivescovo metropolita di Pretoria e ordinario militare per il Sudafrica, succedendo a William Matthew Slattery, dimessosi per raggiunti limiti d'età[8]. Ha preso possesso dell'arcidiocesi il 22 giugno successivo.

Nell'ottobre 2023 ha partecipato alla XVI assemblea generale ordinaria del sinodo dei vescovi[9].

Genealogia episcopale e successione apostolica modifica

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Opere modifica

  • Dabula Anthony Mpako, "Il Sinodo africano". L'inculturazione nel contesto sudafricano, Nairobi, Pubblicazioni Paoline Africa, 2000, ISBN 978-9966215413.

Note modifica

  1. ^ (EN) Priests to take up racism challenge, su iol.co.za, 16 luglio 2001. URL consultato il 10 novembre 2023.
  2. ^ (EN) Should the Vatican Compensate for Colonialism/Slavery?, su web.peacelink.it, 16 luglio 2001. URL consultato il 10 novembre 2023.
  3. ^ (EN) South African priests issue apology to black nuns, su natcath.org, 5 settembre 2003. URL consultato il 10 novembre 2023.
  4. ^ Rinunce e nomine. Nomina del Vescovo di Queenstown (Sudafrica), in Bollettino della Sala stampa della Santa Sede, 23 maggio 2011. URL consultato il 10 novembre 2023.
  5. ^ Le Udienze. 24.04.2014, in Bollettino della Sala stampa della Santa Sede, 24 aprile 2014. URL consultato il 10 novembre 2023.
  6. ^ XIV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi: Elenco dei Membri e dei Sostituti eletti dagli Organismi aventi diritto, in Bollettino della Sala stampa della Santa Sede, 25 marzo 2015. URL consultato il 10 novembre 2023.
  7. ^ (EN) SACBC New Leadership 2019 – 2021, su sacbc.org.za, 9 febbraio 2019. URL consultato il 10 novembre 2023.
  8. ^ Rinunce e nomine. Rinuncia dell'Arcivescovo Metropolita di Pretoria e Ordinario Militare del Sudafrica e nomina del nuovo Arcivescovo Metropolita e nuovo Ordinario Militare, su press.vatican.va, 30 aprile 2019. URL consultato il 10 novembre 2023.
  9. ^ XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi - Elenco dei partecipanti secondo il titolo di partecipazione, su press.vatican.va, 21 settembre 2023. URL consultato l'11 novembre 2023.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN101549844 · ISNI (EN0000 0000 7194 3429 · LCCN (ENno2009169302