Dawid Janowski

scacchista polacco naturalizzato francese
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Dawid Markelowicz Janowski (Wołkowysk, 25 maggio 1868Hyères, 15 gennaio 1927) è stato uno scacchista polacco naturalizzato francese.

Dawid Janowski

Nato in Bielorussia da una famiglia polacca, si trasferì a Parigi intorno al 1890 e visse in Francia per il resto della sua vita. Iniziò la sua carriera scacchistica nel torneo di Lipsia 1894, dove giunse = 6º con Georg Marco. In seguito ottenne numerosi successi, affermandosi come uno tra i migliori giocatori dell'epoca.

Principali risultati modifica

Janowski era noto per giocare molto velocemente e per la sua grande forza tattica. Capablanca, annotando alcune sue partite, ne lodò le capacità combinative, affermando: «quando è in forma è uno degli avversari più temibili che si possano incontrare». Allo stesso tempo disse che la sua maggiore debolezza era nei finali, e Janowski a tale proposito gli disse apertamente: «Detesto i finali!».

Frank Marshall, nel suo libro Marshall's Best Games of Chess, sottolineò il talento di Janowski ma anche la sua testardaggine nel continuare partite con posizioni perse, affermando: «poteva seguire la strada sbagliata con maggior determinazione di qualunque altro maestro che io abbia mai incontrato».

Reuben Fine riconobbe il suo notevole talento, ma lo definì un «maestro degli alibi», in quanto aveva sempre pronta una scusa per ogni partita che perdeva.

Janowski era noto come un incallito frequentatore di case da gioco. Edward Lasker nel suo libro Segreti che ho imparato dai Maestri lo ricorda come un giocatore d'azzardo inveterato che poteva perdere in breve tempo alla roulette tutti i guadagni ottenuti nei tornei.

Fu redattore della rubrica scacchistica della rivista "Le Monde Illustré" dal 1902 al 1908, dopo Samuel Rosenthal.

Note modifica

  1. ^ Il secondo incontro è spesso citato come valido per il titolo mondiale, ma recentemente Edward Winter ha dimostrato che non lo era.

Bibliografia modifica

  • Chicco, Porreca, Dizionario Enciclopedico degli scacchi, Mursia 1971.

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN75539919 · ISNI (EN0000 0000 3214 8596 · LCCN (ENn94022929 · BNF (FRcb10242559v (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n94022929