Dialetto sahidico
Il dialetto[1] sahidico, denominato a volte dialetto tebaico, o copto dell'Alto Egitto, è una varietà della lingua copta[2] parlato un tempo nell'alta valle del Nilo, fino all'altezza di Menfi ma escludendo la città, che dà inizio alla zona del Basso Egitto.
Sahidico † ⲧⲙⲛ̄ⲧⲣⲙ̄ⲛ̄ⲕⲏⲙⲉ | |
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Parlato in | Egitto |
Periodo | II secolo-XIV secolo |
Locutori | |
Classifica | estinta |
Altre informazioni | |
Scrittura | Alfabeto copto |
Tipo | SVO |
Tassonomia | |
Filogenesi | Lingue afro-asiatiche Egizio Copto Sahidico |
Codici di classificazione | |
Glottolog | sahi1241 (EN)
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Storia
modificaBasato sul sottodialetto parlato nella zona di Ermopoli[3], intorno al 300 d.C. cominciò ad essere scritto con scopi letterari e religiosi, soprattutto per tradurre le parti più importanti della Bibbia. Dal VI secolo l'uso dell'ortografia standardizzata del sahidico era diffuso nell'intero Egitto; quasi tutti gli autori nativi scrivevano in questa varietà, che si confermò il principale dialetto copto impiegato come lingua liturgica e letteraria, in particolare nel periodo pre-islamico; finché a partire dal IX secolo, e definitivamente dall'XI, venne soppiantato dal dialetto bohairico. Nonostante ciò, il sahidico è documentato fino al XIV secolo.
Mentre i testi negli altri dialetti copti sono soprattutto traduzioni di testi religiosi e letterari greci, il sahidico è l'unico dialetto dotato di una considerevole quantità di letteratura originale e anche di testi non letterari. Siccome il sahidico condivide la maggior parte delle sue caratteristiche con gli altri dialetti e mostra soltanto alcune particolarità ad esso specifiche, oltre che a possedere la più abbondante quantità di testi a noi conosciuti, è generalmente il principale dialetto studiato dagli studenti e dagli specialisti del copto, soprattutto da quelli esterni all'ambito della Chiesa ortodossa copta, nella quale invece ha la precedenza il dialetto bohairico, da più di mille anni lingua della liturgia, e dal secolo scorso oggetto di tentativi di recupero della lingua.
I dialetti dell'Alto Egitto furono tutti e tre largamente usati per la traduzione di testi gnostici e manichei, tra i quali i Codici di Nag Hammadi.
Dialetto achmimico
modificaIl dialetto achmimico, anch'esso dell'Alto Egitto, fu il dialetto copto della zona intorno alla città di Akhmim (la Panopoli dei Greci). Fu impiegato in letteratura nel IV e nel V secolo, successivamente non è più attestato.
Nella fonologia fu il più arcaico dei dialetti copti. In particolare conservò il fonema /x/ (ch tedesco), che diventò /ʃ/ (sc di scena) nella maggior parte degli altri dialetti. Analogamente usava un metodo di scrittura arcaico, molto simile a quello dell'antico copto.
Dialetto licopolitano
modificaAltro dialetto letterario dell'Alto Egitto, il licopolitano (detto anche subachmimico o assiutico) fu un dialetto affine all'achmimico; parlato in una zona prossima, quella che faceva capo alla città di Asyūṭ (la Licopoli dei Greci), e impiegato in letteratura all'incirca nella stessa epoca. La principale differenza sembra consistesse nella grafia.
Note
modifica- ^ La denominazione di dialetto vale esattamente come nel greco antico (vedi Dialetti greci antichi), ossia significa "varietà", "lingua", "parlata" e non "dialetto" in senso moderno.
- ^ (EN) M. Paul Lewis, Gary F. Simons e Charles D. Fennig (a cura di), Coptic, in Ethnologue: Languages of the world, Seventeenth edition, SIL International, 2013.
- ^ Antica Khmun, in latino Hermopolis Magna, in copto Shmunein e oggi, in arabo, Al-Ashmunein.
Bibliografia
modifica- Thomas Lambdin, Corso di copto sahidico, traduzione dall'inglese e integrazioni a cura di Alberto Elli, Collana Seshat, Torino, Ananke Edizioni, 2010, ISBN 978-88-7325-323-5
- Edizione originale: Introduction to Sahidic Coptic, Macon, Mercer University Press, 1982, ISBN 978-0-86554-048-4
- Bentley Layton, Coptic in 20 Lessons, Lovanio, Peeters, 2007, ISBN 978-90-429-1810-8
- Bentley Layton, A Coptic Grammar, Wiesbaden, Otto Harrassowitz, 2000-2011, ISBN 3-447-06200-2
- Hans Jakob Polotsky, Die Grundlagen des koptisches Satzbaus, 2 voll., American Society of Papyrologists, 1990
- J. Plumley, Introductory Coptic Grammar, Londra, Home & Van Thal, 1948
- Alexis Mallon, Grammaire copte: bibliographie, chrestomathie et vocabulaire, Beirut, Imprimerie Catholique, 1904
- Jozef vergote, Grammaire copte, Lovanio, Peeters, 1973-1983-1992
- Marius, Chaîne, Éléments de grammaire dialectale copte: bohairique, sahidique, achmimique, fayoumique, Parigi, Paul Geuthner, 1933
- Henry Tattam, A compendious grammar of the Egyptian language as contained in the Coptic, Sahidic and Bashmuric Dialects, 2ª edizione, Edimburgo, Williams & Norgate, 1863
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- (EN) Sahidic, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
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