La diocesi di Siniti (in latino Dioecesis Sinitensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Siniti
Sede vescovile titolare
Dioecesis Sinitensis
Chiesa latina
Vescovo titolareHenryk Wejman
IstituitaXVIII secolo
StatoAlgeria
Diocesi soppressa di Siniti
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

Storia modifica

Siniti, nei pressi di Annaba nell'odierna Algeria, è un'antica sede episcopale della provincia romana di Numidia.

Sono quattro i vescovi documentati di questa diocesi africana. Il donatista Massimino fu invitato nel 392 da sant'Agostino di Ippona, allora semplice prete, ad una conferenza e ad un confronto di carattere dogmatico tra cattolici e donatisti; in una delle sue lettere, posteriore al 22 agosto 408,[1] il santo riferisce che Massimino si è convertito al cattolicesimo e il suo episcopato è minacciato dai donatisti; questa conversione à posteriore al 406.[2] Dovette morire prima del 411, perché alla conferenza di Cartagine di quell'anno, che vide riuniti assieme i vescovi cattolici e donatisti dell'Africa romana, era presente il donatista Cresconio, ma senza competitore cattolico.[3]

Il vescovo cattolico Lucillo è menzionato da sant'Agostino nel suo De civitate Dei[4]; secondo la testimonianza del santo di Ippona, Lucillo fu guarito da una malattia portando in processione il reliquiario di santo Stefano, santo venerato a Siniti, dove esisteva una sua memoria. Vista la rarità del nome, è probabile che questo vescovo sia da identificare con il vescovo Lucillo, indicato senza la sede di appartenenza nelle sottoscrizioni del concilio antipelagiano celebrato a Milevi nel 416.[5]

Ultimo vescovo noto di Siniti è Stefano, il cui nome figura al 67º posto nella lista dei vescovi della Numidia convocati a Cartagine dal re vandalo Unerico nel 484; Stefano, come tutti gli altri vescovi cattolici africani, fu condannato all'esilio.[6]

Dal XVIII secolo Siniti è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 22 novembre 2014 il vescovo titolare è Henryk Wejman, vescovo ausiliare di Stettino-Kamień.

Cronotassi modifica

Vescovi modifica

  • Massimino † (prima del 392 - dopo il 408)
  • Lucillo † (prima del 416 ? - prima del 426)
  • Stefano † (menzionato nel 484)

Vescovi titolari modifica

  • James Grant † (21 febbraio 1755 - 3 dicembre 1778 deceduto)
  • Giacomo Luigi Fontana, M.E.P. † (9 maggio 1817 - 11 luglio 1838 deceduto)
    • Pierre-Antoine Papin, M.E.P. † (1838[7] - ? dimesso)[8] (vescovo eletto)
  • Eugène-Jean-Claude-Joseph Desflèches, M.E.P. † (18 dicembre 1840 - 20 febbraio 1883 nominato arcivescovo titolare di Claudiopoli di Onoriade)
  • Bernardo Caetani d'Aragona, O.S.B. † (9 agosto 1883 - 25 aprile 1889 succeduto vescovo di San Severo)
  • Philippe-Prosper Augouard, C.S.Sp. † (14 ottobre 1890 - 30 novembre 1915 nominato arcivescovo titolare di Cassiope)
  • Luis Mena Arroyo † (1º settembre 1964 - 3 marzo 2009 deceduto)
  • Leslie Rogers Tomlinson (5 maggio 2009 - 3 febbraio 2012 nominato vescovo di Sandhurst)
  • Jan Piotrowski (14 dicembre 2013 - 11 ottobre 2014 nominato vescovo di Kielce)
  • Henryk Wejman, dal 22 novembre 2014

Note modifica

  1. ^ Lettera 105.
  2. ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 728, Maximinus 2.
  3. ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 245, Cresconius 26.
  4. ^ Libro XXII, 8, 12.
  5. ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 650, Lucillus.
  6. ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 1094, Stephanus 3.
  7. ^ Annuario Pontificio 1840, p. 183. Voce Papin Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive. nel sito di archives.mepasie.org. (FR)
  8. ^ Morì il 18 ottobre 1880. Cfr. Papin nel sito di archives.mepasie.org. (FR)

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

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