Discussione:Spedizione al K2 del 1954

Ultimo commento: 2 anni fa, lasciato da Rupertsciamenna in merito all'argomento K2 e CAI
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Parte della voce proviene da K2--AnjaManix (msg) 16:42, 2 apr 2009 (CEST)Rispondi

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Benchè manchino note in grado di contestualizzare le fonti nelle parti più discusse e discutibili credo siano espresse obbiettivamente entrambe le versioni dei fatti (quella del CAI, ossia quella ufficiale, e quella di Bonatti). Il fatto che non è possibile distinguere i fatti dalle opinioni dell'autore è ovvio in quanto ci sono due versioni dei fatti contrastanti. Prendendo per vera la versione ufficiale (che per logica è la scelta più obbiettiva e di conseguenza enciclopedica) si dovrebbe magari specificare che l'alra versione dei fatti (quella di Bonatti) è la sua opinione personale e che dunque le eventuali accuse ad Compagnoni e Lacedelli sono solo delle supposizioni e dunque non di pari entità delle accuse allo stesso Bonatti. Per quanto riguarda la mancanza di note credo che se si prende in considerazione anche la bibliografia escluderei il fatto che sembrano essere frutto di considerazioni puramente personali dell'autore.--MSpimpa (msg) 20:29, 14 lug 2011 (CEST)Rispondi

Il fatto è che se le accuse sono delle "supposizioni", queste "supposizioni" sono state fatte da qualcuno o sono "supposizioni" dell'autore della voce ?
Mi riferisco a:
Supposizioni

Se l'ultimo punto è sicuramente il più importante, anche i primi 3 non sono tuttavia da considerarsi futili, ai fini di una valutazione della questione dell'ossigeno ma anche di tutta la vicenda che ne seguì. Infatti, a seconda della quota del campo e del bivacco, della carica delle bombole di ossigeno e degli orari, Bonatti potrebbe essere accusato, come in effetti fu, dei seguenti comportamenti: Essersi ostinato a passare la notte in un bivacco, quando sarebbe stato possibile ridiscendere al campo VIII anche al buio. Aver respirato l'ossigeno delle bombole destinate a Compagnoni e Lacedelli, pur non avendo a disposizione la maschera e l'erogatore, e averli così costretti a salire gli ultimi 200 m senza ossigeno. Aver abbandonato al suo destino l'Hunza Mahdi, che infatti riportò amputazioni alle dita dei piedi e delle mani per gelature. Questi fatti suggerirebbero che Bonatti, per ambizione personale, avrebbe avuto l'intenzione di sopravanzare Compagnoni e Lacedelli per giungere primo in vetta, servendosi eventualmente dell'ossigeno a loro destinato, che avrebbe comunque in parte rubato durante il bivacco notturno. E che Bonatti, una volta fallito il suo piano, avrebbe codardamente abbandonato Mahdi. Nell'altro caso invece, Compagnoni e Lacedelli potrebbero essere accusati di: Aver piazzato il campo IX ben 250 m più in alto della quota (7900 m) stabilita il giorno prima con Bonatti e Gallotti, e aver dunque reso praticamente impossibile il suo raggiungimento a Bonatti e Mahdi, con conseguente esposizione dei due a un bivacco notturno forzato e a rischio di morte. Non aver aiutato Bonatti e Mahdi, pur essendo infine i due giunti a una quota (il luogo del bivacco notturno) non molto distante dal campo: avrebbero potuto segnalare chiaramente la posizione del campo o, ancor meglio, sarebbero potuti scendere ad aiutarli, trasportando, almeno per gli ultimi metri, i 19 kg del carico destinato a ciascuno di loro.

Questi fatti suggerirebbero l'evidente scopo di impedire, a Bonatti e Mahdi, il pernottamento al campo IX, ad evitare che l'indomani si ponesse la questione sulla scelta della coppia più in forma a cui far tentare la vetta servendosi dell'ossigeno. Oppure, impedire anche, ad ogni costo, che Bonatti potesse tentare la vetta come terzo uomo e senza ossigeno, il giorno stesso o l'indomani, ripetendo l'exploit di Hermann Buhl dell'anno prima sul Nanga Parbat. Impresa forse alla portata della sua condizione fisica, che gli aveva permesso di trasportare 19 kg di bombole da 7400 a 8100 m, senza ossigeno e in un solo giorno, sopportando poi senza danni un bivacco notturno nella zona della morte a una temperatura di -50°. La storia dell'arrivo in vetta senza ossigeno sarebbe servita, oltre che ad eroicizzare ulteriormente Compagnoni e Lacedelli, soprattutto a ridurre i meriti e minimizzare il contributo eroico di Bonatti e Mahdi.
Se sono, appunto, "supposizioni" dell'autore della voce, non sono altro che una ricerca originale.--Midnight bird 15:26, 15 lug 2011 (CEST)Rispondi
Allora:Supposizioni di Bonatti =>enciclopediche, supposizioni di Bob Marshall =>enciclopediche, supposizioni dei tre saggi =>enciclopediche (ma praticamente non ce ne sono), supposizioni dell'autore della voce =>RO, quindi da cassare. Per il resto è da notare che la versione Bonatti, la ricostruzione Marshall e la versione finale del CAI (commissione dei tre saggi) pur differendo nei dettagli coincidono nella sostanza. A margine suggerirei di dividere la voce in due, una sulla spedizione (con una sezione sintetica sulle controversie) e una sul caso K2. Allo stato attuale mi risulta tutto di difficile lettura. Rupert Sciamenna qual è il problema? 16:10, 15 lug 2011 (CEST)Rispondi
Sono daccordo, infatti ho segnalato che la mancanza di note impedisce di distinguere cosa è da attribuire al CAI o a Bonatti o casa è RO dell'autore. Per me la parte nel cassetto è sicuramente una RO, ma aspetto conferma in questo senso, inoltre anche il resto della voce va analizzato. Comunque, questa voce è già uno scorporo di quella sul K2, non so quanto sia il caso di dividerla ulteriormente.--Midnight bird 16:21, 15 lug 2011 (CEST)Rispondi
Rileggendo il paragrafo cassettato arrivo alla conclusione che sono sicuramente considerazioni personali. Ho letto praticamente tutto quello che è stato scritto sul caso K2 e a quanto mi ricordo tutti gli analisti concordano nel dire sostanzialmente l'opposto di quello che è affermato in quelle "supposizioni". Né Bonatti era in grado di riscendere al buio (soprattutto con Mahdi) né era in grado di consumare l'ossigeno (senza erogatore non si può e basta). Inoltre nessun autore (neanche lo stesso Bonatti) ipotizza un comportamento "doloso" da parte di C&L che avesse lo scopo di impedire volutamente a Bonatti e Mahdi di raggiungere il campo (cosa che avrebbe avuto del criminale). Sostiene invece Marshall che il sospetto che Bonatti volesse raggiungere la cima si creò in seguito, quando ritornati al campo base Mahdi riferì che per convincerlo a salire gli era stato detto (o lasciato intendere) che forse sarebbe andato fino in vetta. Questa (sempre secondo Marshall, ma per ammissione degli stessi alpinisti) era in pratica poco meno di una bugia per fare in modo che l'ossigeno fosse recapitato. Appena avrò tempo proverò ad aggiungere note e fonti, ma tutto quello che non può essere confermato da una fonte deve essere tolto. Bonatti, in quanto parte in causa, deve essere considerato non neutrale, e quindi quello che scrive lui va correttamente indicato come sua esclusiva opinione. Idem per le versioni di Desio e di C&L. Rupert Sciamenna qual è il problema? 16:29, 15 lug 2011 (CEST)Rispondi
Quindi la parte cassettata oltre che RO è pure sbagliata...Cassiamo subito ?--Midnight bird 18:00, 15 lug 2011 (CEST)Rispondi
Sì quella parte è da cassare. Sul resto posso mettermici a lavorare fra una o due settimane. Rupert Sciamenna qual è il problema? 12:33, 18 lug 2011 (CEST)Rispondi
Ok, procedo.--Midnight bird 12:35, 18 lug 2011 (CEST)Rispondi
Cassata la parte cassettata[1]--Midnight bird 12:38, 18 lug 2011 (CEST)Rispondi
Non sono d'accordo con la cassatura del testo in questione: quanto riportato in quel testo e' quanto e' riportato nel libro di Robert Marshall "K2: Lies and Treachery". Ovvero se vogliamo sono supposizioni personali dell'autore Robert Marshall, ma supposizioni che mi sembrano di gran lunga degne di nota e sufficientemente scientifiche per essere riportate in questa voce. Quando avro' tempo prometto di andare a ricercare pagine e paragrafi precisi dove Marshall le ha formulate per citazione. In sostanza Marshall, da osservatore esterno, cerco' in primis di capire dove era la verita' e chi mentiva, ad esempio sulla storia dell'ossigeno. Una volta trovata la verita' allora ha anche cercato di spiegare il perche' di certi comportamenti e certe menzogne, ovvero dare risposta a certe domande fondamentali. Ad esempio: Perche' Compagnoni e Lacedelli hanno piazzato il campo IX molto piu' in alto di quanto stabilito con Bonatti e Gallotti il giorno prima? Perche' avrebbero mentito sull'esaurimento dell'ossigeno? Perche' le foto incriminate furono scartate dal reportage ufficiale della spedizione di Desio? e molte altre... Queste questioni non mi sembrano affatto marginali e da sorvolare. Risposte a queste questioni, cosi' come Marshall le ha date o come chiunque altro puo' cimentarsi a fare fornendo la sua personale versione, sono degne di essere riportate. Da notare infine che quelle non sono supposizioni originali di Bonatti, che e' parte in causa, e che nel corso degli anni si e' solo limitato a cercare di confutare le bugie e le calunnie che gli venivano rivolte. Bonatti, forse per essere troppo preso dalla questione, non si e' mai posta veramente la domanda del perche' Compagnoni, Desio e il CAI si erano comportati e si comportavano cosi' verso di lui. Solo dopo aver letto Marshall, Bonatti abbraccio' le sue tesi e ovviamente le condivise. Dunque penso che sia il caso di ripristinare quel testo poiche' inoltre mi sembra molto equilibrato nel presentare in modo chiaro e conciso delle supposizioni nelle 2 versioni piu' contrapposte. Cassandolo, a mio avviso, si commette una omissione che non contribuisce a rendere chiari non solo i fatti, ma anche le motivazioni che hanno mosso i diversi protagonisti ad agire nel modo in cui hanno agito per piu' di 50 anni. E si copre tutto con un velo di incertezza, "di vento e di voci che si perdono nella bufera" per dirla ancora una volta con le parole di Marshall.--EMajor (msg) 15:08, 16 ago 2011 (CEST)Rispondi
Ho in questo momento sottomano il testo di Marshall. In effetti lui si pone quelle domande, ma non arriva affatto alle conclusioni che erano riportate nel testo eliminato. Marshall nel fornire una possibile spiegazione dei comportamenti dei protagonisti afferma che a) nel porre il campo più in alto di quanto preventivato non c'era da parte di Compagnoni e Lacedelli nessun intento di escludere Bonatti; b) l'ostilità nei confronti di Bonatti si creò dopo che tutti erano ridiscesi, soprattutto per via del confuso racconto di Mahdi che portò Desio a credere che Bonatti volesse "rubare" la vetta ai due, trasformando così l'impresa di gruppo in un suo successo personale; c) Bonatti, pur aspirando come tutti alla cordata di testa, non aveva alcuna intenzione di "rubare" la vetta a C&L, anche se Compagnoni gli aveva detto, accorgendosi che lui era il più in forma di tutti, che se uno dei due alpinisti di punta fosse stato in forma lui l'avrebbe potuto sostituire. Tuttavia il fatto che avesse fatto l'enorme fatica di trasportare le bombole (e nei giorni precedenti anche altro materiale) in alta quota (così debilitandosi) dimostra (a detta di Marshall) che aveva già rinunciato alla sua ambizione personale di arrivare in cima in favore della riuscita della spedizione.
Questo è quello che conclude Marshall, e sono le medesime conclusioni alle quali arriva Messner nel suo K2 Chogori.

────────────────────────────────────────────────────────────────────────────────────────────────────Data la carenza di fonti nella voce mi accingo a revisionarla tutta, cambiando quando necessario la forma per distinguere le opinioni delle parti in causa dalle analisi compiute in seguito. Queste sono le fonti che ho a disposizione:

  1. F. Maraini, A. Monticone, L. Zanzi: K2. Una storia finita (attuale posizione ufficiale del CAI)
  2. Ardito Desio: La conquista del K2 (versione ufficiale del 1954)
  3. Reinhold Messner: K2 Chogori
  4. Robert Marshall K2: Lies and Treachery
  5. Silvia Meztelin e Alessandro Giorgetta: Walter Bonatti, un protagonista al suo posto, articolo sulla «Rivista del Club Alpino Italiano» del giugno 1994 (primo riconoscimento delle rivendicazioni di Bonatti da parte del CAI)
  6. Articolo di Robert Marshall sul Times 21 dicembre 2001
  7. Lettera di Pino Gallotti a Walter Bonatti del 4 ottobre 2002
  8. Walter Bonatti: K2 - Storia di un caso
  9. Walter Bonatti: K2 - La verità (riedizione del precedente con alcuni aggiornamenti)
  10. Walter Bonatti: Le mie montagne
  11. Diversi articoli di giornali, specializzati e non.

Non ho invece a disposizione il libro di Lino Lacedelli K2 il prezzo della conquista. Chi lo avesse a disposizione può occuparsi di inserire le informazioni relative. Se avete altre fonti da segnalare questo è il momento buono per farlo. Rupert Sciamenna qual è il problema? 18:08, 16 ago 2011 (CEST)Rispondi

Mi devo correggere, nella ricostruzione di Marshall viene effettivamente ipotizzato che Compagnoni avesse spostato il campo anche per non farsi raggiungere da Bonatti, con l'intenzione non di farlo bivaccare ma di farlo ridiscebdere dopo aver lasciato le bombole nel punto concordato. Inserirò anche questa informazione. Rupert Sciamenna qual è il problema? 11:37, 18 ago 2011 (CEST)Rispondi
La ricostruzione di Marshall

Robert Marshall tenta di indagare i fatti e le motivazioni che hanno spinto gli alpinisti a comportarsi come si sono comportati. In seguito alle sue indagini giunge alla seguente ricostruzione degli eventi:

  • Compagnoni dice a Bonatti che se sarà in forma si potrà unire a loro nell'assalto finale o addirittura sostituire uno dei due. Si tratta a detta di Marshall di uno stratagemma per "motivare" Bonatti a trasportare il materiale in quota.
  • Abram dice a Mahdi che lui e Bonatti avrebbero potuto partecipare all'assalto finale alla vetta se avessero raggiunto gli altri. Anche in questo caso si tratta di uno stratagemma. Mahdi in seguito attribuirà queste affermazioni a Bonatti, cosa tuttavia impossibile in quanto Bonatti parlava solo italiano, lingua che Mahdi non comprendeva.
  • Compagnoni e Lacedelli piazzano il nono campo più in alto e a sinistra di quanto concordato per evitare il rischio di valanghe. Nelle loro intenzioni forse anche quella di impedire a Bonatti di raggiungerli, per evitare che salendo senza ossigeno il giorno successivo oscurasse la loro impresa.
  • Bonatti e Mahdi non trovano il campo, e Bonatti decide quindi di continuare a salire. I due perdono la traccia di Compagnoni e salgono quindi per un percorso diverso. Madhi si convince che Bonatti voglia tentare di superare Compagnoni e di salire in vetta per primo. Si convince inoltre che Bonatti sia intenzionato ad utilizzare l'ossigeno, dato che gli era stato ripetuto che questo era indispensabile per arrivare in vetta, e che non sapeva che per utilizzare le bombole erano necessari gli erogatori in possesso di Compagnoni e Lacedelli. È rilevante che Mahdi avesse visto Hermann Buhl fare qualcosa del genere al Nanga Parbat.
  • Bonatti e Mahdi raggiungono il canale al di sotto del "collo di bottiglia". Il nono campo si trova alla stessa quota ma alla loro sinistra, oltre un pendio di ghiaccio che, dato che si sta facendo buio, i due non sono in grado di attraversare. Mahdi vede che si trovano su una via più diretta alla cima rispetto al campo, e questo lo rafforza nella sua convinzione che Bonatti voglia arrivare in vetta.
  • Bonatti riesce a comunicare a voce con il nono campo. Gli viene detto di abbandonare le bombole e riscendere, ma ormai è troppo tardi e i due sono costretti a bivaccare.
  • Alle primissime luci Mahdi comincia a scendere, ignorando i richiami di Bonatti che preferisce aspettare l'alba. Ha le mani e i piedi congelati.
  • Verso le sette Compagnoni e Lacedelli lasciano il campo. Compagnoni vede Bonatti che scende. È tuttavia all'oscuro del bivacco.
  • Compagnoni e Lacedelli traversano per riportarsi sulla via di salita e trovano le Bombole lasciate da Bonatti. Le usano durante la salita e raggiungono la vetta verso le 18. L'ossigeno si esaurisce quando i due sono in cima.
  • Riscendendo all'ottavo campo Compagnoni apprende del bivacco e dei congelamenti di Mahdi.
  • Al campo base Mahdi racconta la sua versione ad Ata Ullah (l'ufficiale di collegamento pakistano), il quale rimane indignato dal trattamento che crede sia stato riservato al suo connazionale. Madhi non affermerà mai (e in seguito negherà esplicitamente) che Bonatti abbia utilizzato l'ossigeno, ma solo che aveva intenzione di utilizzarlo "se fosse stato necessario".
  • Ata Ullah, probabilmente infuriato, chiede spiegazioni a Desio, il quale a rimane a sua volta indignato dal comportamento sleale che crede tenuto da Bonatti.
  • Desio interroga Compagnoni. Questi teme che gli sia attribuita la colpa del bivacco forzato e dei congelamenti di Mahdi (cosa che effettivamente avverrà sulla stampa pakistana) e approfitta quindi per scaricare l'intera colpa su Bonatti. Racconta una falsa versione secondo cui lui e Lacedelli avrebbero lasciato il campo alle 4.15 e sarebbero dovuti riscendere di 100 metri per trovare le bombole d'ossigeno, il quale si sarebbe poi esaurito verso le 16, circa 200 metri sotto la vetta. Alle accuse fatte da Mahdi di voler raggiungere la vetta aggiunge quelle di aver utilizzato l'ossigeno (cosa impossibile senza gli erogatori) senza peraltro darlo a Mahdi. Avendo inoltre visto un solo uomo che scendeva, e sapendo che Bonatti e Mahdi sono tornati al campo separatamente, accusa Bonatti di aver abbandonato il portatore. Queste accuse sembrano apparentemente confermate dal fatto che Bonatti non ha riportato alcun congelamento.
  • Desio, il Governo Italiano e il CAI, pur dando tutta la colpa a Bonatti, preferiscono mettere tutto a tacere per non oscurare la "gloria" dell'evento, e così fanno anche in occasione della polemica sulla stampa pakistana. Bonatti rimane quindi all'oscuro delle accuse che gli vengono rivolte. Nelle relazioni ufficiali il contributo di Bonatti viene per quanto possibile ignorato
  • Nel 1961 Bonatti pubblica la sua prima autobiografia, nella quale racconta una storia differente da quella di Compagnoni.
  • Nel 1964, in occasione del decennale, vengono intervistati Ata Ullah e Compagnoni. Ata Ullah riferisce la versione di Mahdi, Compagnoni ribadisce la propria. Scoppia così il caso.

Credo che il testo qui sopra sia sufficientemente "asciutto" e possa essere inserito. Rupert Sciamenna qual è il problema? 12:21, 18 ago 2011 (CEST)Rispondi

Adesso è chiaro che non è una ricerca originale, prima era assolutamente impossibile poterlo capire. Il paragrafo nella versione di RupertSciamenna può IMHO tranquillamente essere reinserito.--Midnight bird 12:24, 18 ago 2011 (CEST)Rispondi

Citazioni modifica

Una cosa che ho notato adesso: che ci fa un elenco di citazioni in fondo alla voce? Da spostare quanto prima su quote. Rupert Sciamenna qual è il problema? 19:21, 16 lug 2011 (CEST)Rispondi

Assolutamente si, da spostare.--Midnight bird 00:14, 18 lug 2011 (CEST)Rispondi
P.S. Ho cambiato il titolo ad un link. Che in un articolo di mezza facciata ci sia "La verità sul K2" mi pare un tantino pretestuoso e pov[2].--Midnight bird 00:15, 18 lug 2011 (CEST)Rispondi
  Fatto. Spostate citazioni a q:K2. Chi sa usare quote meglio di me forse ci può dare una sistemata. Rupert Sciamenna qual è il problema? 12:38, 18 ago 2011 (CEST)Rispondi

Cominciare il lavoro modifica

Ecco quello che sto per fare. Suggerimenti e aiuti sono ben accetti.

  • Rendere la prima parte della voce il più asciutta possibile e aderente ai fatti accertati. Considererò fatti accertati:
  1. I fatti risultanti dai procedimenti giudiziari di torino tra il 64 e il 67.
  2. Il risultato dell'inchiesta dell'ambasciatore d'Acunzo
  3. La relazione dei tre saggi
  4. La ricostruzione di Marshall, epurata tuttavia di tutte le considerazioni personali relative alle motivazioni degli alpinisti.
  • Strutturare la seconda parte come segue:
  1. Relazione ufficiale dell'epoca, il film e le prime perplessità di Bonatti.
  2. Polemica sulla stampa pakistana e inchiesta dell'ambasciata italiana.
  3. Gli articoli del 1964 e la causa per diffamazione.
  4. Le prove fotografiche e la ricostruzione di Robert Marshall.
  5. Il trentennale e le prime ammissioni del CAI.
  6. Il cinquantesimo e la revisione finale del CAI.

Ovviamente questi non saranno i titoli delle sezioni ma il contenuto. Attendo suggerimenti e obiezioni e poi procedo. Rupert Sciamenna qual è il problema? 13:07, 20 ago 2011 (CEST)Rispondi

Non ho obiezioni, per me puoi procedere.--Midnight bird 13:17, 20 ago 2011 (CEST)Rispondi
  Fatto. Qualcuno gentilmente dia una riletta. Poi semmai la proponiamo come vdq ;-) Rupert Sciamenna qual è il problema? 15:16, 26 ago 2011 (CEST)Rispondi

Esclusione di Riccardo Cassin modifica

Servirebbe una fonte per questa frase, che nel frattempo ho tolto:

«Secondo un'opinione diffusa, il professor Desio temeva che la forte personalità ed il carisma del Cassin potessero mettere in discussione la sua leadership, adombrandone il merito in caso di riuscita dell'impresa.»

L'ho sentito dire anch'io, ma non lo trovo scritto in nessuna delle mie fonti. Rupert Sciamenna qual è il problema? 18:19, 28 ago 2011 (CEST)Rispondi

Qui: «...probably organised by Ardito Desio himself to avoid having to deal with Cassin’s leadership and the respect the other climbers had for him.» --DelforT (KvZ) 00:40, 30 ago 2011 (CEST)Rispondi
Mirella Tenderini in The American Alpin Journal, a pag. 375: «It was clear that Desio, a dictatorial boss, could not bear another leader in his group». --DelforT (KvZ) 00:46, 30 ago 2011 (CEST)Rispondi
Grazie, lo reinserisco! Rupert Sciamenna qual è il problema? 10:46, 30 ago 2011 (CEST)Rispondi

Suggerimento modifica

Sono ancora incerto se valutare o meno la voce, causa mancanza di tempo in questo periodo (eventualmente settimana prossima prendo una decisione), però se mi è concesso propongo qualche suggerimento.

  • Personalmente amplierei il paragrafo "Componenti della spedizione": spenderei infatti qualche riga per spiegare meglio a che titolo si partecipava, aggiungendo dettagli sull'esperienza personale. In particolare mi soffermerei sui "link rossi", giacchè le biografie "in blu" sono comunque verificabili.
  • Non credo abbia molta utilità il paragrafo "Via seguita" così redatto. Si tratta infatti di una sola riga che informa che la via seguita fu lo Sperone Abruzzi. A questo punto due scelte: o si amplia il paragrafo spiegando il perchè fu fatta quella scelta, oppure si integra quel rigo in "Storia".
  • Cambierei titolo al paragrafo "Direzione", chiarendo a cosa si riferisca (leggendo l'indice, credevo si riferisse alla direzione della scalata).

Restano pareri personali, quindi Rupert: libero di ignorarmi :) --DelforT (KvZ) 11:20, 13 set 2011 (CEST)Rispondi

Allora, dato che lo Sperone Abruzzi ha già una voce sua ho unito il paragrafo "via seguita" con il successivo. Il titolo del paragrafo "direzione" l'ho cambiato per ora in "Gestione della spedizione" (non mi soddisfa, se qualcuno ha un titolo migliore lo applichi. Guida? Comando? Conduzione?). Sul primo punto sto ancora pensando a come fare. L'idea sarebbe di aggiungere 1-2 righe per ognuno dei componenti, giusto? Rupert Sciamenna qual è il problema? 12:06, 13 set 2011 (CEST)Rispondi
Si esatto, una breve descrizione per ciascuno (magari un pelino più ampia per i nomi in rosso). Questo almeno è il mio parere, se non è condiviso fa nulla! PS: "Guida della spedizione" è IMO più adatto. Spero di poter dare un mano in modo più attento nei giorni a venire. --DelforT (KvZ) 14:46, 13 set 2011 (CEST)Rispondi
  Fatto, ho anche trovato una fonte che conteneva proprio dei mini-curricola degli alpinisti. Rupert Sciamenna qual è il problema? 12:29, 26 set 2011 (CEST)Rispondi

Compagnoni e Lacedelli non avevano mentito? modifica

È il caso di menzionare quanto riportato nell'articolo:

http://www.repubblica.it/cultura/2014/07/25/news/k2_la_verit_60_anni_dopo_compagnoni_e_lacedelli_erano_a_corto_di_ossigeno-92343738/#gallery-slider=92343088 Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 151.44.66.18 (discussioni · contributi) 31 luglio 2014.

Anche no. Pure speculazioni basate su un fotogramma, troppo poco.--MidBi 12:35, 31 lug 2014 (CEST)Rispondi
Quando uscirà il libro, se rilevante, riporteremo l'opinione di Conefrey. --Rupert Sciamenna qual è il problema? 12:07, 30 ott 2014 (CET)Rispondi

Proposta di spostamento modifica

L'attuale titolo (Spedizione del 1954 al K2 e Caso K2) mi sembra inutilmente fuori standard. Non è necessario specificare "e Caso K2" per trattare nella voce anche tutto ciò che riguarda la polemica successiva, in quanto sempre riferita al tema originario, e dunque attinente alla voce senza bisogno di ulteriori specificazioni nel titolo. Proporrei di spostare a Spedizione al K2 del 1954, invertendo anche "K2" e "1954", che è più lineare, lasciando tutti i redirect che si ritengono opportuni.--ArtAttack (msg) 15:57, 10 gen 2015 (CET)Rispondi

Sarei d'accordo, e caso K2 è inutile nel titolo, Caso K2 va creato a sé come redirect. --SteGrifo27 (in ascolto) 19:44, 10 gen 2015 (CET)Rispondi
Servirebbe il parere anche di chi ci ha lavorato, tipo Rupertsciamenna.--MidBi 21:55, 12 gen 2015 (CET)Rispondi
Nessun problema per me. --Rupert Sciamenna qual è il problema? 15:16, 26 gen 2015 (CET)Rispondi
Fatto, grazie. --ArtAttack (msg) 01:27, 27 gen 2015 (CET)Rispondi

Bivacco Bonatti-Mahdi modifica

Ho apportato una piccola correzione nella descrizione in quanto si parlava di uno spazio di qualche metro, quando invece è risaputo -si legge nei suoi libri e in parecchi articoli di giornale- che Bonatti scavò con la piccozza un piccolo gradino di appena 60 centimetri nella neve, finché non arrivò a battere sul ghiaccio. Purtroppo, come fonte da citare, sono riuscito a trovare online solo questo articolo del Corriere della Sera, spero sia sufficiente. http://archiviostorico.corriere.it/1994/aprile/23/conquista_del_nuova_verita_co_0_9404231274.shtml --Scalco (msg) 20:59, 24 feb 2015 (CET)Rispondi

Marshall modifica

Io casserei tutto il lungo spazio dedicato a Marshall per ingiusto rilievo. E' un suo pov, mentre ormai esiste una versione ufficiale che ha fatto giustizia dando ragione alla versione di Bonatti.--Sizigia (msg) 15:18, 2 mar 2016 (CET)Rispondi

Io proporrei di mettere un riassunto molto stringato della sezione su Marshall. Giusto per far vedere in che modo la sua relazione abbia "contribuito a rivelare la verità sugli eventi" (cito dal testo): a quanto leggo pare che sia la relazione di Marshall e la sua scoperta di foto mai pubblicate in Italia ad aver smosso le acque. --Mandella85 MSG 15:55, 2 mar 2016 (CET)Rispondi
Sì, ma non direi più di un cenno, due-tre righe, giusto per dire ciò che dici tu. Puoi farlo visto che nessuno si è opposto. Se no lo faccio io, come vuoi.--Sizigia (msg) 18:11, 6 mar 2016 (CET)Rispondi
Sono d'accordo. Fai pure tu, non c'è problema. :) Ciao --Mandella85 MSG 09:30, 7 mar 2016 (CET)Rispondi
  Fatto --Rupert Sciamenna qual è il problema? 13:47, 22 ott 2017 (CEST)Rispondi

Collegamenti esterni modificati modifica

Gentili utenti,

ho appena modificato 2 collegamento/i esterno/i sulla pagina Spedizione al K2 del 1954. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 22:40, 28 ott 2017 (CEST)Rispondi

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Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 18:12, 26 gen 2018 (CET)Rispondi

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Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento esterno sulla pagina Spedizione al K2 del 1954. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 07:27, 7 mag 2019 (CEST)Rispondi

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K2 e CAI modifica

L'affermazione che apre questo articolo: "La spedizione al K2 del 1954 è stata una spedizione alpinistica italiana patrocinata dal Club Alpino Italiano" è un falso assoluto. Il CAI non ha mai avuto nessun ruolo organizzativo, o di altro genere, nella spedizione del 1954. La versione inglese di questo articolo, in modo corretto, non contiene nessun riferimento al CAI. Questo articolo "Spedizione al K2 del 1954" dovrebbe limitarsi a descrivere la spedizione e i suoi risultati e non le polemiche giornalistiche relative a W. Bonatti iniziate 10 anni dopo. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 79.40.139.84 (discussioni · contributi).

La questione non mi sembra così semplice, segnalo questo articolo. Per quel che vale, non è vero che la voce inglese esclude qualsiasi ruolo del CAI. --ArtAttack (msg) 16:56, 24 ago 2021 (CEST)Rispondi
Segnalo che il termine "patrocinio" non implica alcun ruolo organizzativo e che la polemica sul ruolo del CAI nasce esclusivamente dagli scritti personali di Desio (un estratto dei quali, peraltro autocontradditorio, è citato nel link postato qui sopra), che è già stato accertato siano una ricostruzione quantomeno pesantemente distorta dei fatti (le fonti sono ampiamente discusse nella sezione "caso K2). --Rupert Sciamenna qual è il problema? 14:53, 29 apr 2022 (CEST)Rispondi
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